CORONAVIRUS – Parti sociali firmano accordo veneto per applicazione CIG in deroga. Confartigianato: “Bene, ma vanno aumentati stanziamento e copertura temporale”
AlimentazioneAmbienteANAP PensionatiArtigianato Artistico...La Regione del Veneto e Confartigianato Imprese Veneto, unitamente alle altre associazioni datoriali artigiane e di ogni altro settore produttivo e a CGIL, CISL, UIL e ulteriori organizzazioni sindacali, hanno siglato oggi pomeriggio (martedì 10 marzo 2020) l’accordo quadro che apre l’iter per l’applicazione della cassa integrazione in deroga per Covid-19 (coronavirus).
L’accesso a questa speciale CIG in deroga prevista dal D.L. 9/2020 è limitato ai soli casi di accertato pregiudizio in conseguenza degli effetti economici negativi determinati dall’emergenza sanitaria in corso e dalle ordinanza emanate dalle autorità competenti.
La CIG in deroga Covid-19 si applica alle imprese private che non dispongono o che hanno esaurito a normativa vigente gli ammortizzatori sociali ordinari:
- > FSBA per artigiani non edili con qualunque numero di dipendenti;
- > CIGO per artigiani edili e imprese industriali in genere;
- > CIGS per imprese industriali e commerciali con più di 15 addetti e artigiane con più di 15 addetti dell’indotto;
- > FIS per imprese del terziario/turismo/studi professionali altre tipologie di datori con più di 5 addetti.
La CIG in deroga Covid-19 potrà essere riconosciuta retroattivamente a decorrere dal 23 febbraio 2020 per una durata massima di un mese, pari a 30 giornate e prevede procedure sindacali di attivazione semplificate.
La CIG in deroga riconosce, come FSBA, un’integrazione al reddito delle ore di lavoro perso pari al 80% del salario nel tetto del massimale mensile lordo di circa 1.200 euro, il pagamento sarà diretto da parte dell’INPS al lavoratore cassaintegrato.
Per la piena operatività serviranno altri passaggi tecnici ma la volontà delle parti sociali e della Regione è quella di accelerare al massimo l’iter per consentire al più presto di caricare le domande sul portale dedicato della Regione che saranno accolte in ordine cronologico.
Confartigianato esprime soddisfazione per l’intervento condiviso con la Regione e le altre parti sociali. “Per le imprese artigiane – commenta Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – rappresenta un ulteriore strumento che amplia la dotazione di sostegno al reddito, già garantita dalla bilateralità artigiana tramite FSBA. Da subito potrà dare un concreto aiuto a tutte le micro imprese del turismo, pubblici esercizi, terziario, scuole materne private e altri datori di lavoro che occupano da uno a cinque addetti, privi di una soluzione per evitare di licenziare i loro dipendenti e che si trovano con le loro attività di fatto ferme per ordinanza o prive di clienti per le necessarie misure a tutele della salute che sono state adottate per prime proprio in Veneto contro il Coronavirus”.
“Denunciamo però come siano insufficienti le risorse sin qui stanziate dal Governo per la CIG in deroga – afferma Agostino Bonomo, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto –. Nei prossimi provvedimenti di sostegno all’economia, al mondo produttivo e ai lavoratori, ci aspettiamo lo stanziamento di ulteriori dotazioni finanziarie, oggi ferme a 40 milioni per il Veneto, e l’implementazione della copertura temporale, oggi limitata ad un solo mese”.