8 Marzo 2024

8 MARZO 2024 – Impresa: sostantivo femminile

AttualitàDonne impresa

Il mondo artigiano protagonista con 36mila donne venete con cariche – 9° posto nella Top Ten tra le 233 UE per numero di occupate indipendenti.

Verona 7 marzo 2024 – Con ben 113mila occupate indipendenti e lavoratrici autonome, la regione Veneto è nella Top Ten (9° posizione) tra 233 regioni europee (Nuts 2) e conferma la sua posizione di leadership nel ‘fare impresa’ al femminile. Nelle prime dieci regioni per numero di occupate indipendenti, cinque sono italiane. Il primato europeo è della Lombardia con 235mila donne imprenditrici e lavoratrici autonome, seguita da Ile de France (Francia) con 212mila, Cataluña (Spagna) con 175mila, Andalucía (Spagna) con 170mila, Lazio (Italia) con 144mila, (al 5° posto), Rhône-Alpes (Francia) con 140mila, Provence-Alpes-Côte d’Azur (Francia) con 128mila, Emilia-Romagna (Italia) con 122mila, (al 8° posto), Piemonte (Italia) e appunto il Veneto (Italia) con 113mila, (entrambe al 9° posto).

“In questo primato, un ruolo da protagonista lo svolge l’artigianato – afferma Barbara Barbon Presidente di Confartigianato Donne Impresa del Veneto -. Sono infatti quasi 36mila le donne con cariche nelle nostre imprese artigiane (35.820 di cui quasi la metà 16.600, titolari), il secondo numero più alto in Italia dopo la Lombardia. In pratica un’impresa artigiana su cinque (22,5%) è guidata al femminile. L’artigianato, pur nel momento di difficoltà economica globale, sta offrendo maggiori possibilità di contrasto alla crisi. Lo testimonia proprio il numero di donne a capo di imprese artigiane, che nell’ultimo anno in regione è calato solo dello -0,8% contro la diminuzione del -1,4% degli uomini. Il settore più interessato dall’imprenditoria femminile è ovviamente quello dei servizi alla persona (45,9%), seguito da quello manufatturiero (32%), poi dai servizi alle imprese (11,2%) ed infine da quello delle costruzioni (10,2%).

“Alla luce di queste evidenze, frutto di un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere, – commenta Elena Favero, Presidente di Confartigianato Donne Imprese di Verona – le donne si dimostrano vere e proprie protagoniste dell’attività artigianale ed economica in generale della nostra regione. E proprio per valorizzare il loro quotidiano impegno, non solo nella propria attività ma anche nell’interesse della realtà in cui operano, la nostra Confartigianato Imprese Verona ed il nostro Movimento Donne Impresa continuano a sostenere i progetti di crescita dell’imprenditoria femminile artigiana, raccogliendo stimoli e proposte dalle nostre associate, e proponendo iniziative di sensibilizzazione e formazione sul nostro territorio. L’appello che vogliamo rivolgere è quello di avvicinare l’Associazione, non isolarsi e rimanere così in rete con altre donne, innescando in questo modo una catena di sorellanza che non può che aiutare qualsiasi fase della vita della imprenditrice e della donna”.

“Per offrire servizi e opportunità concrete, è incessante il lavoro di ascolto e analisi dei bisogni, nella consapevolezza che l’elemento femminile, in azienda, sia esso alle dipendenze o alla guida, non può che portare ricchezza, per le innate doti di mediazione, problem solving e multitasking che le donne praticano naturalmente in famiglia e, quindi, anche sul lavoro – aggiunge Valeria Bosco, Segretario di Confartigianato Imprese Verona e Direttore dell’ente di formazione UPA Servizi Srl -. L’anno 2024 si apre con la messa in operatività anche su Verona della grande opportunità offerta dalla Regione Veneto, con il bando PARI, che ci vede partner di rete ed operativi col nostro ente di formazione sia a livello provinciale, sia regionale, con le altre Associazioni, realtà e sindacati veronesi, con lo scopo di tenere alta l’attenzione sui temi della differenza di genere, gap retributivo, violenza e inserimento lavorativo, rivolgendoci a donne di ogni età, fin da quella scolare.”

 

Nella foto, da sinistra: Valeria Bosco, Barbara Barbon e Elena Favero alla presentazione del libro “Donne Visibili e Donne in Controluce” presso la CCIAA.