Versamenti IVA, ritenute e contributi di aprile e maggio saranno prorogati al 30 giugno. A stabilirlo è uno dei punti del testo anticipato del cosiddetto “Decreto Liquidità” o “Decreto Imprese”, di cui non è ancora disponibile il documento ufficiale e che è in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

L’interpretazione al momento consolidata annuncia che i versamenti previsti per il 16/04 e per il 16/05 di:

• > ritenute alla fonte previste dagli articoli 23, 24, del decreto del Presidente della Repubblica numero 660 del 29 settembre 1973 e trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, operate dai sostituti di imposta;
• > versamenti IVA;
• > versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria

potranno essere spostati al 30/06/2020 con causale “emergenza coronavirus” e solo per le seguenti categorie di contribuenti:

• > i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato che hanno subito un calo del fatturato del:

• • • 33% nei mesi di marzo e aprile rispetto agli stessi mesi dello scorso anno con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro;
  • • 50% con ricavi o compensi superiori a 50 milioni di euro;
• > i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato e che hanno intrapreso l’attività dal 1° aprile 2019.
• > i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), possono beneficiare della sospensione del versamento IVA se il calo del fatturato è di almeno il 33%, a prescindere dalla soglia dei 50 milioni.

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