BRENNERO – Unatras e Confartigianato Trasporti: pieno appoggio dell’Autotrasporto italiano al Governo sul ricorso contro l’Austria
Trasporti - Logistica - MobilitàSi è svolto nel pomeriggio di ieri, martedì 4 giugno 2024, l’incontro convocato al Ministero Infrastrutture e Trasporti con le rappresentanze della categoria dell’Autotrasporto, sul tema dei divieti austriaci al valico del Brennero, a seguito del parere motivato con cui la Commissione europea ha definitivamente riconosciuto valide le ragioni dell’Italia sulla violazione dell’art. 259 del TFUE da parte dell’Austria.
I dirigenti del MIT presenti, che stanno seguendo da vicino la vicenda, hanno rappresentato lo scenario tecnico-giuridico in cui ci si muoverà d’ora in avanti. Nello specifico, il Consigliere diplomatico del Ministro Salvini, Giovanni Donato, ha spiegato che l’Italia può adesso ricorrere alla Corte di Giustizia europea denunciando l’Austria e lo farà presentando il ricorso entro l’estate.
Nel predisporre il ricorso l’Avvocatura dello Stato, i tecnici stanno valutando la convenienza di includere anche la richiesta di misure cautelari per sospendere l’efficacia dei divieti.
Infine il MIT, chiedendo la condivisione delle organizzazioni di categoria, ha chiesto di continuare a fornire tutti i dati e le informazioni aggiornati su danni economici e situazione attuale prodotta dalle decisioni unilaterali ed illegittime imposte dal Tirolo.
UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto, della quale fa parte Confartigianato Trasporti), condividendo in toto la linea tracciata dal Ministro Salvini e seguita dal Consiglio dei Ministri, ha riaffermato il pieno appoggio dell’autotrasporto italiano alla strategia sul ricorso che il Governo ha deciso di avanzare contro i divieti austriaci, sulla base di evidenze oggettive che dimostrano come tali misure ledono le libertà fondamentali di circolazione di merci e persone, stanno producendo danni continuativi all’economia nazionale distorcendo la leale concorrenza nel mercato unico europeo, non vi sono valide alternative alla direttrice del Brennero per l’attraversamento dell’arco alpino, considerata la grave situazione infrastrutturale ai valichi.