GELATERIA – La Regione vara una nuova legge per valorizzare il gelato tradizionale e tutelare il lavoro degli artigiani
30 Giugno 2022

GELATERIA – La Regione vara una nuova legge per valorizzare il gelato tradizionale e tutelare il lavoro degli artigiani

Alimentazione

“Tutelare i prodotti tipici di alta qualità, proteggendo la filiera corta, il duro lavoro di tanti artigiani che con passione e fatica tramandano le vecchie tradizioni e valorizzano gli ingredienti del territorio, tenendo alto il nome dell’enogastronomia veneta e italiana in tutto il mondo”. È con questi obiettivi che il Consiglio della Regione del Veneto ha approvato una nuova legge regionale che vuole promuovere il gelato tradizionale, tutelando un prodotto artigianale all’insegna della sostenibilità e della qualità. Un aiuto concreto per tutti i mastri gelatai del Veneto.

La nuova legge regionale prevede una serie di linee guida e criteri per assicurare il mantenimento di un alto livello, la trasparenza della filiera e la sua sostenibilità, nel rispetto dell’ambiente, andando di fatto a valorizzare i veri artigiani del gelato, dietro cui si nascondono ore e ore di lavoro portato avanti dagli allevatori, fornitori di latte e uova, dagli agricoltori, la cui frutta è ingrediente fondamentale, e per finire dai mastri gelatai che, con la loro fantasia e la loro tecnica, creano prodotti sempre diversi.

L’innovazione è fondamentale in questo settore e per questo motivo il testo normativo lascia molto spazio alla formazione e all’aggiornamento dei gelatieri. La legge, inoltre, prevede standard specifici di qualità e permetterà anche di combattere quei finti artigiani abusivi che vendono prodotti non sicuri per la salute dei consumatori.

In provincia di Verona sono quasi 270 le gelaterie e pasticcerie, delle quali circa 190 sono artigiane, ossia il 70% delle attività di settore si riconosce nei valori della tradizione e della qualità della produzione. “Il settore ha sofferto pesantemente gli effetti della crisi da Covid-19 – afferma Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona –. La minore domanda determinata dalla recessione, il crollo dei flussi turistici e le restrizioni della mobilità hanno determinato conseguenze rilevanti sulle gelaterie e pasticcerie che, come emerso da un’analisi di Confartigianato sulle conseguenze dell’emergenza pandemica sulle micro e piccole imprese, hanno registrato un calo di fatturato intorno al 37%. Purtroppo, la ripresa e la ripartenza sono state annullate dal susseguirsi di crisi e speculazioni, con rialzi incontrollati dei prezzi che, diciamolo, ormai riguardano qualsiasi cosa. I costi fuori controllo di energia, carburanti e materie prime causano, a cascata, l’impennata dei prezzi in ogni ambito della fornitura”.

“Con questa iniziativa legislativa della Regione del Veneto – continua Iraci Sareri –, all’elaborazione della quale, per anni, ha lavorato e collaborato anche Confartigianato, auspichiamo che si concretizzi davvero il raggiungimento dei due obiettivi primari: la promozione del gelato artigianale e la sua tutela, ad esempio, dalla standardizzazione verso il basso della qualità portata da grandi catene di distribuzione e da chi spaccia come artigianale un prodotto industriale oppure confezionato con materie prime scadenti”.

Sul versante dell’evoluzione della domanda, per Confartigianato Imprese Verona sono da sottolineare due aspetti contraddittori: “Da una parte gli operatori artigiani del settore notano una omogeneizzazione dei consumi – spiega il Presidente –, dall’altra una maggiore segmentazione del consumo, con un cliente più esigente ed attento al rapporto qualità-prezzo, in cui la qualità è rappresentata da vari fattori: genuinità, freschezza, gusto, estetica, servizio, diversi a secondo del consumatore. Da registrare, inoltre, negli ultimi anni, nell’offerta del gelato, il passaggio da una estrema varietà di gusti, creati per attrarre e colpire anche visivamente il consumatore, ad una ricerca di soluzioni attente a soddisfare esigenze di specifici target di consumo, individuati da motivazioni dietetiche, come il gelato ipocalorico o per intolleranze alimentari. Senza dimenticare la ricerca legata alle tipicità del territorio, con proposte di gelati particolari che, ad esempio, per la provincia di Verona, si legano ai gusti del vino e della frutta tipica e di stagione, come le pesche, il melone e le ciliegie”.