ASSOCIAZIONE – Addio a Renzo Bissoli, Presidente dell’UPA nei primi anni ’90 e padre dell’attuale Presidente Andrea Bissoli
SERVIZI IMPRESENon è un saluto qualsiasi: è l’ultimo, l’addio ad un protagonista della storia di quella che è stata l’Unione Provinciale artigiani di Verona ed oggi è la Confartigianato di Verona che tutti noi conosciamo. Nel pomeriggio di domenica 21 aprile, dopo una fin troppo rapida battaglia contro la malattia, ci ha lasciati Renzo Bissoli, ex Presidente dell’Associazione, padre dell’attuale Presidente Andrea.
Nato a Roverbella, in provincia di Mantova, il 7 giugno 1936, Renzo Bissoli frequentò la scuola artistica di Montagnana e fu per diversi anni apprendista in una bottega d’arte di Cerea. Iniziò a lavorare in conto proprio nel 1961.
Sposato, con tre figli, tra i quali quello che avrebbe poi ripercorso le orme del padre, credendo profondamente nel valore dell’associazionismo, per anni si impegnò in prima persona in seno all’Unione Provinciale Artigiani, ricoprendo svariati ruoli e incarichi, sia a livello mandamentale, rappresentando gli artigiani della Pianura Veronese, sia come Presidente della categoria Legno.
Entrato in Giunta Esecutiva nel 1989, dal 1990 assunse la carica di Vicepresidente provinciale. A livello regionale fu componente del Comitato Direttivo della FRAV, la Federazione regionale di Confartigianato, e del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Veneto per il Lavoro.
Nel dicembre del 1991, Bissoli fu chiamato a succedere a Santo Passaia alla guida dell’UPA e sarà ricordato come il Presidente del 45° anniversario dell’Associazione, che di lì a qualche mese fu celebrato con un’assemblea che aprì con un accorato discorso nel quale ripercorse le tappe fondamentali della storia dell’Associazione, evidenziando successivamente le difficoltà e le incomprensioni tra le quali il settore artigiano fu, in quegli anni, costretto continuamente a districarsi.
Nel frattempo, il mondo dell’artigianato fu scosso da fremiti di ribellione nei confronti della politica economica e fiscale del Governo, che stava mettendo in gravissimo pericolo la sopravvivenza delle piccole e medie imprese. Una Finanziaria vessatoria era in discussione, con l’introduzione, ad esempio della controversa “Minimum Tax” e di altri provvedimenti che avrebbero finito per addossare ai piccoli imprenditori i costi di una crisi che aveva ben altri responsabili. Per questo motivo il popolo degli artigiani scese in piazza. Nell’ottobre del 1992 oltre 50 mila persone provenienti da tutta Italia sfilarono lungo le vie di Roma per una manifestazione organizzata da Confartigianato e le altre confederazioni artigiane. La delegazione veneta partecipò con ben 22 pullman, tra i quali quelli occupati dal gruppo veronese dell’UPA, guidato dal Presidente Renzo Bissoli.
Sugli stessi argomenti, un’ancora più imponente manifestazione di protesta venne organizzata anche l’anno successivo: nel gennaio 1994 oltre 100 mila artigiani si radunarono a Milano. Con loro una nutrita delegazione veronese dell’UPA, alla cui testa sfilò sempre il Presidente.
Renzo Bissoli concluse il suo impegno alla presidenza dell’Unione Provinciale Artigiani il 12 luglio 1994, quando a succedergli fu Giovanni Tommasi, ma mantenendo incarichi e volontà di impegno negli anni successivi, come membro della Giunta associativa e Presidente del Mandamento della Bassa Veronese.
Al Presidente Andrea Bissoli e a tutta la famiglia, da parte dei dirigenti e dei dipendenti di ieri e di oggi dell’intera struttura di Confartigianato Verona e UPA Servizi Srl, la totale e sincera vicinanza nel ricordo di un amico, un artigiano e di un grande uomo.