CORONAVIRUS – Disponibile il modulo per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro
AlimentazioneAmbienteArtigianato ArtisticoAssistenza Sanitaria Integrativa...Il Ministero dello Sviluppo economico ha reso noto che è disponibile il modulo per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro, che le imprese, gli artigiani, i professionisti e i lavoratori autonomi richiedenti, in difficoltà per colpa dell’emergenza sanitaria ed economica provocata dalla pandemia di coronavirus, dovranno compilare e inviare per mail (anche non certificata) per chiedere il finanziamento alla banca o al confidi, accompagnato da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore.
Dopo che questa notte la Commissione europea ha considerato le misure previste nel Decreto legge dell’8 aprile, il cosiddetto “Decreto Liquidità” o “Decreto Imprese”, coerenti con la normativa europea sugli aiuti di stato, la disponibilità del modulo di domanda per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro è un ulteriore passaggio per la piena operatività di tale misura.
Si ribadisce, onde evitare fraintendimenti, che non si tratterà di un contributo economico, ma dell’apertura di una linea di credito con una banca, un prestito, ancorché garantito al 100% dallo Stato.
Come compilare
Tra le varie sezioni, andrà specificato che il soggetto beneficiario non è destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni della cosiddetta legge 231 e che non è incorso in esclusioni dettate dal codice dei contratti pubblici. Bisognerà accettare il diritto del Fondo centrale di rivalersi sul beneficiario nel caso questi non rimborsi il prestito alle banche e specificare la propria classe dimensionale in base ai parametri della raccomandazione della commissione Ue 2003/361 (le garanzie vanno ad imprese fino a 499 dipendenti) e andranno dettagliati gli aiuti di Stato di cui si è eventualmente già beneficiato e l’amministrazione che li ha concessi.
Fatturato
La garanzia si applica a prestiti fino a 25mila euro comunque entro il 25% dei ricavi del beneficiario. Significa, in pratica, che il prestito pieno di 25mila euro si può ottenere solo se si ha un fatturato pari ad almeno 100mila euro. Nel modulo andranno riportati i dati relativi ai ricavi dell’ultimo esercizio contabile, come da ultimo bilancio depositato o da ultima dichiarazione fiscale presentata. Per soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019, invece, per attestare i ricavi basterà un’autocertificazione oppure, specifica il modulo, altra documentazione idonea allo scopo.
Codice Ateco e finalità
Sarò necessario anche compilare la voce relativa al codice Ateco dell’attività economica interessata dal finanziamento e quella in cui si attesta che si sono subiti danni economici legati all’emergenza Covid-19. Non solo: vanno elencate le finalità per le quali il prestito da garantire viene richiesto (o eventualmente è stato già concesso).
Controlli e sanzioni
Serve anche l’ok a controlli ed ispezioni presso le proprie sedi che il gestore del Fondo (gruppo di banche guidato da Mediocredito centrale) dovesse ritenere necessari. Ed è disciplinato il caso di revoche totali o parziali dell’agevolazione: si firma l’impegno a versare al Fondo l’importo pari all’aiuto ottenuto (in termine di equivalente sovvenzione lordo) e delle eventuali sanzioni previste dal Dlgs 123 del 1998: da due a quattro volte l’importo dell’intervento indebitamente fruito.