AUTOTRASPORTO – Ennesima sospensione divieti circolazione mezzi pesanti per il 24 e 31 maggio e il 2 giugno. Brandellero: "Sospensioni con contagocce è ostacolo per attivita' imprese"
22 Maggio 2020

AUTOTRASPORTO – Ennesima sospensione divieti circolazione mezzi pesanti per il 24 e 31 maggio e il 2 giugno. Brandellero: “Emissione con contagocce è ostacolo per attivita’ imprese”

Trasporti - Logistica - Mobilità

Il Ministero dei Trasporti ha nuovamente sospeso il calendario dei divieti per la circolazione dei mezzi pesanti.
Il Ministro Paola De Micheli ha infatti firmato il Decreto n. 209 del 21/05/2020 con il quale viene sospeso il calendario 2020 dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti da 7,5 ton, relativamente al trasporto nazionale, per le seguenti domeniche:

  • 24 e 31 maggio

  • 2 giugno

Resta ancora valida fino a nuova disposizione governativa la sospensione sine die del divieto per i servizi di trasporto merci internazionale.

Secondo il Ministero, la proroga, ancora una volta, si è resa necessaria dall’emergenza Coronavirus e dalla necessità di superare un ulteriore elemento di criticità del sistema dei trasporti non più giustificato dall’attuale riduzione dei flussi di traffico.

Per gli Autotrasportatori, invece, si tratta dell’ennesima “goccia” lasciata cadere in questi mesi, senza una decisione univoca di sospensione in toto dei divieti.

“Pare proprio che, a fronte di un decreto che dichiara lo stato di emergenza  per un semestre – commenta Paolo Brandellero, Presidente di Confartigianato Trasporti Verona –, l’emissione con il contagocce dei provvedimenti, anche quelli senza aggravio di costi per la pubblica amministrazione e quelli che garantiscono maggiore operativita’ alle imprese, debba proseguire nonostante si tratti di un palese ostacolo alla programmazione dell’attività delle imprese di trasporto stradale, tenute fino all’ultimo col fiato sospeso. Continuiamo a ripeterlo e per questo iniziamo anche a sentirci a disagio: perché non deliberare una sospensione dei divieti fino a formale revoca? Sarebbe una cosa di maggior praticità, minor burocrazia, maggior buonsenso? Già, viene il sospetto che sia così”.