MANOVRA 2022 – “No a depotenziamento dei bonus edilizia! Disattese le aspettative delle piccole imprese”
29 Ottobre 2021

MANOVRA 2022 – “No a depotenziamento dei bonus edilizia! Disattese le aspettative delle piccole imprese”

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“Ci preoccupa il depotenziamento del superbonus 110% e dei bonus edilizia, compreso il bonus mobili e riqualificazione energetica. Una situazione che sembra emergere dalle anticipazioni sui contenuti della manovra di bilancio all’esame del Consiglio dei Ministri, come pure la mancata proroga dello sconto in fattura e della cessione dei crediti diversi dal 110%. Eventuali ‘revisioni al ribasso’ di questi incentivi limiterebbero l’effetto anticiclico della misura stessa”.

Lo sostiene il Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri, il quale sottolinea: “Proprio ora che il mercato sta ripartendo, i bonus dedicati all’edilizia sono le misure più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e dell’occupazione, soprattutto delle piccole imprese, e la riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione green. Non si devono vanificare le aspettative e gli sforzi di imprese e consumatori che apprezzano e utilizzano questi strumenti. In questa fase così delicata della nostra economia, è infatti essenziale dare certezze agli imprenditori e ai cittadini nella programmazione degli interventi previsti”.

“Confartigianato lancia l’allarme sui molti investimenti, già programmati, che andrebbero in fumo, con danni facilmente immaginabili, prima per i cittadini, i committenti, che si ritroverebbero con il cerino in mano, per lavori da eseguire ed esclusi dagli incentivi, poi, ovviamente, per le imprese e i lavoratori del settore edilizio”, aggiunge il  Presidente di Confartigianato Imprese Verona, sul rischio di vedere escluse dalla proroga del superbonus 110% le singole unità immobiliari. “Limitare la proroga soltanto a condomini e IACP – continua – ed escludere gli interventi su edifici autonomi o con meno di 4 unità famigliari, piuttosto che depotenziare il bonus facciate, significa mettere una pesante zavorra alla transizione ecologica ed energetica del Paese, considerando che Il 65% delle abitazioni è stato costruito prima del 1976, anno della prima legge sul risparmio energetico. Invece di depotenziare il superbonus, in considerazione delle complessità burocratiche che si sono registrate fin dall’avvio e che continuano tutt’ora, il Superbonus avrebbe bisogno di un orizzonte temporale che vada ben oltre il 2023”.

“Solo un dato: allo stato attuale, con il servizio Confartigianato Superbonus Service attivato dalla nostra Associazione, rivolto a privati, professionisti ed imprese – spiega Valeria Bosco, Direttore della Confartigianato scaligera –, sono oltre 200 i potenziali cantieri pronti all’avvio, ma fermi anche a causa dei ritardi e delle difficoltà di accesso agli atti presso le amministrazioni comunali. Ѐ auspicabile pertanto che il Governo raccolga le sollecitazioni contenute nelle risoluzioni parlamentari sulla Nota di Aggiornamento al DEF approvate dal Parlamento dall’unanimità delle forze politiche, nelle quali è indicata con estrema chiarezza la volontà politica di prorogare tutti i bonus edilizi (bonus ristrutturazioni 50%, ecobonus 65%, etc., bonus facciate 90%), oltre alla misura del superbonus 110%, ivi inclusi il rinnovo dei cosiddetti ‘sconto in fattura’ e ‘cedibilità del credito’. Stiamo parlando di lavori che richiedono programmazione e tempi realizzativi lunghi, per non parlare di quelli burocratici nella fase di avvio e progettuale”.