2 Marzo 2022

EDILIZIA – Decreto antifrodi, le Associazioni e i Sindacati del Veneto: “Bene vincolare l’utilizzo dei bonus al rispetto dei contratti di settore”

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Le Associazioni Datoriali e Sindacali regionali delle costruzioni: Confartigianato, Ance, CNA, Casartigiani, FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, hanno diffuso un comunicato stampa unitario in merito al cosiddetto Decreto antifrodi, per esprimere posizione favorevole sui correttivi introdotti dal governo, anche a seguito della “sollevazione” critica del mondo imprenditoriale e lavorativo coinvolto, seguita alla prima stesura del provvedimento.

“Il decreto legge è un buon risultato, a cui siamo arrivati con una mobilitazione sia territoriale sia a livello nazionale – aggiunge Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona –. Il Governo ha recepito le nostre sollecitazioni per modificare la stretta sulla cessione dei crediti contenuta nell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, di fatto, ha paralizzato il mercato delle costruzioni. La nuova strada individuata dall’Esecutivo rappresenta una scelta equilibrata, anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese del settore costruzioni. In particolare, appoggiamo con convinzione l’introduzione dell’obbligo di rendere conto del contratto collettivo nazionale applicato dall’impresa affidataria dell’opera, se questa supera i 70.000 euro. Purché lo scopo sia effettivamente quello di garantire, o aumentare, gli standard di sicurezza applicati nei luoghi di lavoro”.

“Ci auguriamo, che tale requisito non si traduca in un nuovo balzello burocratico – conclude il Presidente Iraci Sareri –, diventando solo una nuova zavorra per l’agevolazione degli interventi e portando, alla fine, a disincentivare i lavori”.

Il comunicato unitario regionale

COMUNICATO STAMPA

DECRETO ANTIFRODI, EDILIZIA: BENE VINCOLARE L’UTILIZZO DEI BONUS AL RISPETTO DEI CONTRATTI DI SETTORE

Le Associazioni Datoriali e Sindacali regionali Veneto delle costruzioni (Ance, Confartigianato, CNA, Casartigiani, FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil) esprimono soddisfazione per l’importante risultato raggiunto con il Decreto correttivo antifrodi in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tra le varie misure introdotte, per le lavorazioni edili il riconoscimento dei benefici fiscali è ora vincolato all’applicazione dei contratti collettivi del settore edili, nazionali e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Le nuove norme prevedono, infatti, l’accesso ai benefici per i lavori edili di importo superiore a 70.000 euro solo a imprese regolari e qualificate che, applicando il contratto nazionale e territoriale dell’edilizia, garantiscono ai lavoratori adeguate tutele in termini di salario, formazione e sicurezza sul lavoro. Inoltre, l’indicazione dello stesso limite di importo economico a cui già si applica la verifica della congruità dell’incidenza della manodopera nei cantieri ( D.U.R.C. di congruità) , rafforzerà i sistemi di controllo favorendo il contrasto al lavoro irregolare.

Puntare sulla selezione delle imprese coinvolte nella realizzazione delle opere, è un passo importante che consente di favorire il raggiungimento di standard di qualità e sicurezza nei cantieri e una maggiore trasparenza e una leale concorrenza tra gli operatori del mercato.

Si tratta di una richiesta che imprese e sindacati avevano avanzato da tempo al Governo proprio a tutela delle tante imprese sane, dei lavoratori e dei cittadini che stanno usufruendo dei bonus edilizi e in particolare del superbonus 110% in quanto strumento importante per la crescita del settore e del Paese in chiave di sostenibilità e di sicurezza.

Con queste correzioni apportate al decreto si garantiscono più controlli e misure antifrodi senza bloccare i cantieri.