BONUS EDILIZIA – Confartigianato, insorgono le categorie Edilizia, Impianti e Legno Arredo: no al blocco della cessione del credito
1 Febbraio 2022

BONUS EDILIZIA – Confartigianato, insorgono le categorie Edilizia, Impianti e Legno Arredo: no al blocco della cessione del credito

CostruzioniImpiantiLegno e Arredo

Si moltiplicano gli appelli delle imprese al Governo per modificare le disposizioni in materia di cessione del credito per utilizzare i bonus edilizia. Confartigianato Imprese sta già operando a livello istituzionale, intervenendo direttamente presso il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, i Ministeri competenti ed i Parlamentari. Ma a far sentire la loro voce sono anche le singole rappresentanze di categoria coinvolte, che per il livello provinciale vedono l’intervento dei Presidenti di Confartigianato Costruzioni, Impianti e Legno Arredo.

 

EDILIZIA

“Questa ennesima revisione sulla disciplina di cessione crediti non può far altro che aumentare il clima di incertezza del mercato, mettendo in grave difficoltà le imprese che si sono esposte finanziariamente applicando lo sconto in fattura alla propria committenza. Non solo. Così facendo si scoraggiano ulteriori investimenti in termini di formazione tecnica specifica e non si incentiva l’ingresso di nuovi addetti nel settore. A subire le conseguenze di queste nuove misure restrittive saranno cittadini e imprese corrette che saranno costretti a rivedere nuovamente le condizioni contrattuali. Inoltre, con la contrazione del numero degli operatori che possono operare acquisizioni saranno inevitabili incrementi degli oneri finanziari”. Queste le parole del Presidente di Confartigianato Costruzioni Verona, Pietro Paolo Fattori.

“Viene meno – continua Fattori – l’efficacia della misura stessa di consentire anche ai contribuenti meno abbienti di effettuare lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico accedendo alla cessione e allo sconto in fattura. Si verrà a delineare uno scenario in cui solo le persone che hanno più risorse e reddito per assorbire negli anni i crediti fiscali potranno effettuare i lavori”.

“Per evitare il blocco delle operazioni di cessione è quindi indispensabile una modifica della norma al fine di rendere possibile almeno due cessioni e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari)”, conclude il presidente Fattori.

 

IMPIANTI

“La stretta sullo sconto in fattura e la cessione del credito contenuta nell’art. 28 del DL sostegni-ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è solo l’ultimo e più lampante esempio di come si cerchi di affrontare un problema, quello delle frodi legate al meccanismo della cessione dei crediti, penalizzando però la stragrande maggioranza delle imprese che lavorano seriamente e cercano di pianificare le loro attività su basi certe”. Questo il commento di Nadia Cugildi, Presidente di Confartigianato Impianti Verona.

“Chiediamo con forza che quanto previsto dall’art. 28 possa essere ritirato al più presto. Sappiamo che potranno esservi modifiche nel corso dell’esame in Parlamento per la conversione in legge, ma abbiamo bisogno di certezze fin da subito perché l’impatto negativo lungo tutta la filiera è reale e si sta già facendo sentire – continua Cugildi –. E’ indubbio che tutto ciò introduca incertezze tra gli operatori e blocchi un mercato che ha invece bisogno di chiarezza e semplificazioni; basti pensare che ancor prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo molte imprese si sono viste rinegoziare le condizioni finanziarie inizialmente pattuite per la cessione del credito con notevoli perdite”.

“Come ampiamente riconosciuto – aggiunge la Presidente degli Installatori di impianti scaligeri – siamo nella ‘decade decisiva’ per contenere l’aumento della temperatura globale e abbattere le emissioni di CO2 e dobbiamo prioritariamente cercare di accelerare il tasso di riqualificazione impiantistica ed efficientamento energetico del parco immobiliare italiano, ancora oggi molto datato. Oggi sappiamo infatti che il problema non è l’offerta tecnologica, ampia ed eterogenea e vero punto di forza di tutta la nostra filiera, che l’Europa ci invidia, ma la consapevolezza da parte dell’utente finale di poter avere un ruolo nella sfida della transizione ecologica e di poterlo esercitare con strumenti di supporto semplici, tangibili e immediati”.

 

LEGNO ARREDO

Anche la categoria Legno Arredo chiede al Governo l’immediata correzione all’articolo 28 del Decreto Legge 4/2022.

“L’impossibilità di cedere più di una volta il credito – afferma Pierluigi Zanini, Presidente di Confartigianato Legno Arredo Verona – impedisce, nei fatti, sia l’opzione dello sconto in fattura, sia quella della cessione del credito, bloccando così migliaia di cantieri italiani impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nella messa in sicurezza antisismica.

“Il comparto italiano delle costruzioni e dell’involucro edilizio – continua Zanini – chiede la massima sollecitudine per la correzione dell’articolo 28 del Decreto 4/2022 perché le imprese italiane non possono sopportare 60 giorni di blocco delle attività e perché i cittadini non devono essere lasciati dallo Stato nella più assoluta incertezza circa la cessione dei loro crediti fiscali. Il giusto contrasto alle frodi non può essere la motivazione per impedire alle imprese di lavorare e per gettare un’intera economia in confusione, ne va della crescita economica del Paese già messa alla prova dal caro prezzi dei materiali e dell’energia”.