SUPERBONUS – In Gazzetta Ufficiale il Decreto con misure restrittive su cessione crediti. Iraci Sareri: "Confartigianato non molla: chiederemo stralcio o modifica norma che blocca mercato e annulla utilità incentivo"
28 Gennaio 2022

SUPERBONUS – In Gazzetta Ufficiale il Decreto con misure restrittive su cessione crediti. Iraci Sareri: “Confartigianato non molla: chiederemo stralcio o modifica norma che blocca mercato e annulla utilità incentivo”

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“Non molliamo! Continueremo a batterci per correggere una misura che, limitando ad una le possibilità di cessione dei crediti fiscali in ambito di superbonus edilizio, di fatto annullerà l’utilità dell’incentivo”. Il Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri, accoglie così la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nella tarda serata di giovedì 27 febbraio 2022, del decreto legge “Sostegni-Ter” (D.L. n. 4 del 27 gennaio 2022), che contiene, all’articolo 28 l’ulteriore “stretta” sulla possibilità di cessione dei crediti fiscali.

La disposizione, entrata in vigore lo stesso giorno della pubblicazione, ha confermato, senza alcun correttivo, le novità aspramente contestate da Confartigianato e dall’intero mondo rappresentativo della filiera delle costruzioni. Infatti, nel caso in cui il fornitore abbia concesso lo sconto in fattura, il medesimo può cedere una sola volta il credito a terzi, comprese le banche, dopodiché il credito diventa incedibile; inoltre, in caso di cessione, il primo cessionario non può cedere ulteriormente il credito.

La norma fissa anche la data del 7 febbraio 2022 quale termine entro il quale possono essere “smaltiti” i crediti pregressi: alla luce di tale disposizione, i crediti che alla data del 7 febbraio 2022 hanno già costituito oggetto di opzione, anche per più volte, possono essere ulteriormente ceduti una sola volta e pertanto gli imprenditori che hanno già comprato il credito anziché concedere lo sconto in fattura, possono cederli un’ulteriore volta. Sono nulli i contratti di cessione conclusi in violazione delle predette disposizioni.

“Confartigianato – afferma Iraci Sareri – ha denunciato subito a gran voce come le continue modifiche della disciplina dei crediti fiscali, susseguitesi negli ultimi mesi, abbiano determinato incertezza sul mercato, con l’effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili ‘patologici’. Abbiamo già rappresentato nelle sedi istituzionali competenti che limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti determina un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari, che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di ‘assorbimento’ in compensazione dei crediti stessi, con inevitabili incrementi di oneri finanziari, in quanto si contrae il numero degli operatori che possono operare acquisizioni”.

La Confederazione si era infatti già attivata, fin dai primi esiti del Consiglio dei Ministri che aveva approvato il decreto, per richiedere interventi correttivi del testo.

“I legislatori non hanno ascoltato alcuna delle voci di critica e proposta levatesi in questi giorni – conclude il Presidente di Confartigianato Imprese Verona –. Ciò significa che Confartigianato, ora, interverrà, in coordinamento con le altre rappresentanze d’impresa, in sede di dibattito parlamentare per richiedere lo stralcio della norma e, in subordine, per sostenerne la modifica al fine di rendere possibile l’aumento del numero delle cessioni e, in ogni caso, consentirle plurime nei confronti di soggetti istituzionali, quali banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari”.

 

Il Presidente nazionale Marco Granelli scrive a Mario Draghi

Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha inviato oggi una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi per denunciare gli effetti e chiedere la modifica delle disposizioni introdotte con l’art. 28 del Dl Sostegni ter che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia, limitano ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.

“Le continue modifiche, succedutesi negli ultimi mesi, delle norme sull’uso dei crediti fiscali per i bonus edilizia – sottolinea Granelli – stanno mettendo a rischio uno dei principali strumenti di ripresa economica. Ancora una volta, invece di colpire i disonesti con misure mirate e chirurgiche, si finisce per sparare nel mucchio con misure restrittive che danneggiano, senza ragione, tutti gli imprenditori”.

“In questo modo – sostiene Granelli – non si scoraggiano certo i ‘furbi’, ben capaci di aggirare le complicazioni burocratiche, ma si rallentano, invece, le operazioni di acquisto dei crediti, soprattutto da parte degli operatori finanziari, in particolare quelli prossimi a raggiungere la capacità di assorbimento dei crediti stessi. Il risultato è un inevitabile incremento degli oneri finanziari e una contrazione pericolosa del numero di operatori che possono operare acquisizioni. In una parola, si finisce per bloccare l’utilizzo dei bonus edilizia e il rilancio del settore.

Confartigianato sollecita al Presidente del Consiglio un intervento urgente per definire in modo chiaro e stabile il quadro di riferimento normativo degli incentivi in materia di edilizia. “Chiediamo – sottolinea il Presidente Granelli – di procedere subito con lo stralcio dell’articolo 28 del DL Sostegni ter e di modificarlo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all’albo degli intermediari finanziari)”.

“Soltanto così – spiega il Presidente di Confartigianato – sarà possibile, per le imprese e i consumatori, utilizzare le opportunità dei bonus edilizia e contribuire sia al rilancio dell’economia sia al raggiungimento degli obiettivi europei di efficienza energetica”.