SUPERBONUS – Nuova stretta: crediti cedibili una sola volta. Boschetto: “Modifiche continue scoraggiano il mercato”. Iraci Sareri: "Così si colpiscono le imprese serie"
23 Gennaio 2022

SUPERBONUS – Nuova stretta: crediti cedibili una sola volta. Boschetto: “Modifiche continue scoraggiano il mercato”. Iraci Sareri: “Così si colpiscono le imprese serie”

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“Continui cambiamenti al funzionamento del Superbonus creano una tale incertezza nelle regole da scoraggiare anche il mercato più sensibile come quello veneto. Le nostre imprese sono serie e operano in correttezza. Non possono venire penalizzate da pochi che si comportano fuori dalle leggi”. Questo l’appello di Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che, a fronte della novità introdotta nel Decreto “Sostegni ter” approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, dà voce alle migliaia di imprese artigiane edili alle prese, in questo periodo, con cantieri realizzati con il superbonus. “Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi – sottolinea – ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato”.

Un recente rapporto annuale dell’Enea Italia ha certificato che per effetto dei meccanismi di detrazione fiscale negli ultimi 15 anni nel nostro Paese sono stati investiti oltre 53 miliardi di euro, (45 miliardi al 2020 con l’ecobonus 65% e più di 8 miliardi per interventi già realizzati con il superecobonus 110%).

“La ripresa in atto – interviene Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – è decisamente trainata dalle costruzioni che  diventano tassello fondamentale per la sostenibilità del debito pubblico. In Veneto, giusto per dare una dimensione, nel sistema casa operano 51mila400 imprese artigiane con 107 mila addetti (con risultati positivi e in controtendenza nel primo semestre 2021 rispetto al totale artigianato con un saldo positivo di + 300 imprese)”.

Il Veneto (al 31 dicembre 2021, dati ENEA e MiTE) è la regione che in Italia ad oggi ha più utilizzato il superbonus 110%, non in termini assoluti (prima è la Lombardia), ma in termini relativi, ovvero pesando il numero di interventi rispetto al totale delle famiglie: si tratta di 6,3 interventi ogni 1.000 famiglie, contro una media nazionale di 3,65. Complessivamente sono stati attivati 12.646 interventi con il superbonus 110%, pari 13,2% del totale nazionale per un totale di 1 miliardo 676 milioni di euro di investimenti (11% del totale nazionale). Molto interessanti appaiono gli indici di utilizzo (fonte osservatorio Smart Land), ovvero gli indicatori che dinamicamente misurano l’intensità dell’uso del provvedimento rispetto ai dati medi nazionali. Il Veneto ha un indice di utilizzo più basso di quello medio nazionale nel caso dei condomini, pari a 4,44 interventi ogni 1.000 condomini (considerando condomini tutti gli edifici con 5 e più alloggi) rispetto alla media nazionale di 5,3. Ma presenta indici superiori sia nell’uso negli edifici unifamiliari, 10,32 interventi ogni 1.000 edifici unifamiliari contro la media nazionale di 7,63 che negli interventi nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, 2,41 interventi ogni 1.000 abitazioni totali contro la media nazionale di 1,01.

“Non è possibile che di fronte a questi numeri il Governo risponda ogni mese con qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri – aggiunge il Presidente di Confartigianato Imprese Verona -. Non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità. Contro le frodi, abbiamo chiesto da tempo regole chiare per evitare speculazioni, come l’introduzione di listini prezzi di riferimento per tutti i bonus e un sistema di qualificazione delle imprese, visto il recente proliferare di operatori improvvisati.  Ma finora, al di là di qualche buon proposito, nulla si è fatto, mentre in questo modo si colpiscono le imprese serie”.