COVID-19 – Confartigianato scrive alla Regione chiedendo attenzione verso fotografi, produzioni video e imprese Comunicazione
Comunicazione e servizi innovativiUn comparto che, sebbene formalmente operativo anche durante il lockdown, è rimasto e purtroppo rimarrà ancora fortemente penalizzato nei mesi a venire: è quello dei fotografi che, assieme a video-operatori e imprese di produzioni video, all’interno della categoria Comunicazione, in provincia di Verona conta circa un migliaio di aziende (al 31 dicembre 2019), per un totale di oltre 2.000 addetti e numerosi lavoratori liberi professionisti.
Queste attività, infatti, registrano un crollo totale delle commesse attuali e future a causa dell’annullamento delle cerimonie religiose, degli eventi fieristici e dell’attività di promozione pubblicitaria da parte delle aziende. Un settore che, oltre alla fotografia coinvolge ovviamente il mondo della ristorazione, della moda, dell’estetica e acconciatura e molte altre attività. “Il risultato – spiega Valeria Bosco, Segretario di Confartigianato Imprese Verona – è che, sebbene formalmente in condizione di lavorare, queste imprese di fatto si ritrovano a ‘fatturato zero’, con l’aggravante, rispetto ad altre, di non poter pensare ad una prospettiva di operatività concreta nel medio periodo. Il Coronavirus ha, infatti, colpito proprio prima dell’avvio del momento di massima concentrazione di cerimonie ed eventi, rendendo perciò impossibile persino il lavoro di mera postproduzione”.
Su queste basi, Confartigianato Imprese Veneto ha inviato una lettera ai tre assessori regionali Roberto Marcato, Elena Donazzan e Federico Caner, rispettivamente allo Sviluppo Economico e Energia, all’Istruzione, alla Formazione al Lavoro e Pari opportunità e alla Programmazione, fondi UE, Turismo, Commercio estero.
Nella lettera si sottolinea che per fotografi e produzioni video si prospetta un intero anno di black-out a causa del rinvio al 2021 di tutti gli eventi di aggregazione quali matrimoni, battesimi, comunioni ma anche di quei servizi legati alla promozione turistica del territorio, alle sfilate di moda, al lancio di nuove collezioni ed agli altri eventi a carattere stagionale, che non potranno essere recuperati. “Ciò premesso – si legge nella missiva –, considerato che nelle bozze del Decreto Rilancio non si rilevano misure specifiche concrete di aiuto per la categoria, si elencano delle proposte per migliorarlo: estendere l’esonero dell’IMU ai foto negozianti o ai proprietari dei negozi con lo stesso principio del credito d’imposta (riduzione di fatturato) riservato agli affitti; prevedere una tax credit alle famiglie che acquistano servizi nei settori dello spettacolo, matrimoni, cerimonie, ristorazione, servizi fotografici così come previsto per le vacanze; estendere il credito d’imposta per la pubblicità non solo per investimenti in spazi pubblicitari nei giornali e nelle riviste a favore del settore dell’editoria ma dell’intero comparto della comunicazione inglobando gli investimenti per la promozione e la realizzazione di campagne promozionali e cataloghi per fiere e mostre. In tal modo anche i fotografi e le agenzie di comunicazione e di stampa potrebbero beneficiare dei vantaggi derivanti dall’appartenenza alla filiera”.
“Su tali proposte Confartigianato regionale ha chiesto l’aiuto degli assessori – spiega Bosco – al fine di sostenerle nei confronti degli interlocutori politici nazionali. Sebbene la Regione non abbia competenze specifiche sulle materie evidenziate per il rilancio dell’economia, essa svolge un ruolo fondamentale di promozione di politiche di sviluppo alle imprese del territorio”.
Confartigianato ha presentato anche proposte orientate ad azioni a sostegno della filiera della comunicazione ma rivolte alla generalità delle imprese, quali: interventi di sostegno rivolti alle imprese venete per investimenti in marketing, promozione e digital economy; interventi a sostegno della formazione continua per il settore della fotografia, video, post produzione, computer grafica e web non solo per disoccupati ma estesi a professionisti e imprese che hanno avuto riduzioni importanti di fatturato; interventi a sostegno della promozione e della pubblicità per il turismo e per la digitalizzazione dei sistemi di prenotazione, comunicazione e vendita on-line (e-booking) in modo che siano supportate le realizzazioni di siti web, prodotti audio e video e fotografici anche tramite l’utilizzo di voucher.
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