ATTUALITA' – Legalita’ e infiltrazioni mafiose, nasce la consulta in Camera di Commercio. Franchini: “Tuteliamo le nostre imprese e insegniamo loro a difendersi”
13 Luglio 2020

ATTUALITA’ – Legalita’ e infiltrazioni mafiose, nasce la consulta in Camera di Commercio. Franchini: “Tuteliamo le nostre imprese e insegniamo loro a difendersi”

Attualità

Una consulta della legalità partecipata da tutte le categorie economiche e attività formative specifiche dedicate agli imprenditori per combattere le infiltrazioni mafiose sul territorio veronese. E’ il progetto presentato dalla Camera di Commercio a tutte le categorie rappresentate in Consiglio camerale: imprenditoriali, dei consumatori, dei professionisti e dei sindacati.

“La Camera di Commercio di Verona – spiega il Presidente dell’Ente, Giuseppe Riello – è da tempo impegnata nella repressione delle condotte di concorrenza sleale e nell’intervento attivo su tutte le situazioni che incidono sul libero ed etico agire del mercato, condizione imprescindibile per la competitività delle imprese. Negli ultimi anni, a Verona e provincia, è emersa la presenza di persone collegate a gruppi criminali di stampo mafioso, in particolare nel settore economico locale. Abbiamo quindi stilato un progetto di prevenzione in collaborazione con Avviso Pubblico, l’associazione dei Comuni che promuovono la cultura della legalità”.

Un approccio apprezzato e condiviso anche dalle istituzioni, il Prefetto Donato Cafagna, il Questore Ivana Petricca, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, e anche dalla Vicepresidente di Avviso pubblico, Edi Maria Neri.

“C’è la lotta che si fa nelle aule di giustizia – ha spiegato Cafagna – e quella che si porta avanti con la prevenzione, ma non basta: occorre che ci sia una risposta per fare sistema contro l’ingerenza e l’inserimento delle società non legali, che non si limitano ad agire illegalmente ma disperdono su un territorio sano il germe dell’illegalità e piano piano si inseriscono come partner economici”.

Secondo Avviso Pubblico, in Veneto sono stati confiscati 401 beni, oltre a 5 aziende per infiltrazioni mafiose, di questi provvedimenti ben 80 nella sola provincia di Verona.

“Occorre costruire una rete di legalità organizzata, lavorare sulla base di un approccio sistemico che coinvolga gli operatori economici, diffondere informazioni corrette, fare formazione, raccogliere e diffondere le buone prassi” ha commentato Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico.

Il progetto della Camera di Commercio mira a portare avanti tutte queste attività con il coinvolgimento diretto delle categorie economiche nella Consulta della Legalità. “La necessità di fare squadra, non solo tra noi Associazioni di categoria, ma anche con le forze dell’ordine, la magistratura e le amministrazioni pubbliche dell’intera provincia – afferma Giandomenico Franchini, Vicepresidente di Confartigianato Imprese Verona, che ha rappresentato l’Associazione artigiana scaligera nel corso dell’incontro – è fondamentale per cercare di combattere le infiltrazioni mafiose e i fenomeni criminali di natura economica, purtroppo presenti da tempo sul nostro territorio e che, in questo periodo di crisi, possono rafforzare le loro ramificazioni, trovando terreno fertile per attecchire ulteriormente nel tessuto economico veronese. Confartigianato imprese Verona non può che dare la propria adesione e fornire la propria collaborazione per la riuscita di questa iniziativa, a tutto vantaggio della legalità e in particolare delle nostre imprese, che dobbiamo tutelare e formare affinché possano difendersi concretamente”.

“Si tratta di una scommessa importante – conclude Cesare Veneri, Segretario Generale della Camera di Commercio –, sulla necessità di tutelare le imprese veronesi che si stanno comportando in modo corretto da quella minoranza che opera illegalmente e danneggia la concorrenza. Siamo al fianco di Avviso Pubblico in questo percorso e credo che sia imprescindibile in questo momento la presenza delle rappresentanze di categoria”.

La Consulta della Legalità dovrebbe costituirsi entro fine estate e sarà composta da un rappresentante di ciascuna associazione presente nel Consiglio dell’ente.