COVID-19 – Veneto verso ‘zona bianca’ dal 7 giugno. Iraci Sareri: ‘Parvenza di normalità, ma no a colli di bottiglia burocratici. Serve rapida approvazione green pass”
AlimentazioneArtigianato ArtisticoAttualitàBenessere...Se la zona bianca per il Veneto scatterà, come tutti si aspettano, lunedì 7 giugno prossimo, da quella data in regione saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”.
Il settore del wedding ha subito pesanti effetti dalla crisi Covid-19 a causa dei provvedimenti introdotti per il contenimento del virus, a livello nazionale e locale. Inoltre, le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate, seppur con intensità differenti, dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica.
“Con la zona bianca potremmo tornare ad una parvenza di normalità – commenta Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona –. Ma vanno evitati inutili colli di bottiglia burocratici. La certificazione verde, ad esempio, che dimostra di essere vaccinati o guariti dal Covid oppure di essersi sottoposti a tampone con esito negativo, deve essere ottenibile al più presto, visto che è condizione necessaria, ad esempio per il Veneto se diventerà ‘bianco’ dal 7 giungo, per partecipare a nozze, concerti e probabilmente anche per entrare nelle sale da ballo o in discoteca. L’Unione Europea la attiverà dal 1° luglio, il Governo italiano vorrebbe anticiparne l’introduzione dal 15 giugno ma, non avendo coinvolto il Garante durante la stesura del decreto che lo introduce, ha generato una situazione che appare lacunosa su moltissimi aspetti formali ed esecutivi. E’ importante che ogni dubbio venga chiarito al più presto e che gli step per ottenere ed accettare il pass siano rapidi snelli e nel rispetto della privacy”.
Nel 2020, in provincia di Verona sono stati celebrati 1.561 matrimoni, mentre in Veneto si è arrivati a 8.299, numero quasi dimezzato (-39,3%) rispetto ai 13.664 mila dell’anno pre-pandemia (2019), accelerando il trend di decrescita degli ultimi anni. Il Veneto, fortunatamente, ha registrato un calo inferiore alla media del Paese (-47,5%). Prendendo a riferimento i dati del periodo pre-Covid si osserva che i mesi di maggior concentrazione delle celebrazioni di matrimoni sono quelli estivi: da giugno a settembre 2019 sono state celebrate 3 unioni matrimoniali su 5, ossia il 60,2%.
Il comparto delle cerimonie e wedding comprende imprese che operano in differenti ambiti di attività: organizzazione, location, catering e intrattenimento; partecipazioni, fotografi e videomaker; acconciatura e trucco; cappelli, abiti, fedi e accessori; fiori, bomboniere, lista nozze e viaggi di nozze, con un peso variabile delle attività relative a matrimoni e cerimonie sul fatturato totale. All’interno di questi 5 ambiti si individuano 30 settori economici di cui alcuni sono fortemente specializzati, con una più accentuata dipendenza dall’andamento di queste cerimonie ed eventi: agenzie matrimoniali e che organizzano feste e cerimonie, wedding planner, musicisti, cantanti e disc-jockey, imprese che realizzano bomboniere e fotografi.
Nel perimetro dei settori interessati dalla domanda di beni e servizi per cerimonie e wedding, da un’analisi predisposta dall’Ufficio Studi Confederale, si contano in provincia 8.358 aziende, pari all’8,7% dell’intero sistema imprenditoriale scaligero (96.241 imprese). Quasi un’impresa su due del settore, 3.784 unità corrispondenti al 45,3%, appartiene all’artigianato.
Tra i settori in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana in provincia di Verona sono: Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (2.354), confezione di abbigliamento (280), gelaterie e pasticcerie (186), disegnatori grafici (168), attività video-fotografiche (161).
Nelle imprese, non solo artigiane, dei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding lavorano complessivamente 32.612 addetti e la dimensione media di tali attività è di 3,4 addetti per impresa, valore molto superiore a quello medio nazionale fermo a 2,4.
Sulla base delle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, molti dei settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019), hanno registrato cali di fatturato delle micro e piccole imprese superiori a quello medio del -25,5%: Trasporto persone (-73,8%), Pasticcerie (-36,7%), Moda (tessile, abbigliamento, calzature, occhiali e gioielleria) (-35,9%), Comunicazione: grafici e fotografi (-33,7%) e Area benessere, acconciatori ed estetica (-33,6%).