14 Marzo 2020

Trasporti – “Fieri e orgogliosi di far muovere l’Italia, ma impossibile farlo nell’incertezza, a scapito della salute”. Genedani al Presidente della Repubblica Mattarella

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Pubblichiamo l’appello rivolto dal Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in cui si sottolinea il ruolo che l’autotrasporto sta svolgendo in questa drammatica emergenza da coronavirus e le criticità con cui convivono quotidianamente imprese ed operatori del settore. coronavirus

Appello del Presidente Amedeo Genedani


Al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella 

Egregio Presidente, 

con la presente desidero unirmi al messaggio di speranza ed ai ringraziamenti di quanti in queste difficili settimane per il nostro Paese, siano essi categorie professionali o semplici cittadini, stanno facendo con sacrificio la propria parte nel quotidiano cercando di resistere e limitare i danni provocati da un nemico invisibile, che è entrato prepotentemente nella nostra vita, cambiandone abitudini e diffondendo paura e sconforto tra la popolazione. 

A tal proposito, in qualità di Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, la più grande rappresentanza italiana di artigiani, piccole e medie imprese dell’autotrasporto merci, colgo l’occasione per sottoporre alla Sua attenzione ed a quella delle Istituzioni il profondo valore, il coraggio e l’utilità che stanno dimostrando migliaia di operatori del trasporto merci che, con la loro silenziosa ma preziosa attività quotidiana, stanno garantendo al Paese di andare avanti. 

I vari Dpcm che si sono succeduti in questi frenetici giorni, che hanno esteso le zone di sicurezza e protezione a tutto il territorio nazionale introducendo misure sempre più restrittive per il contenimento del contagio, hanno richiesto la continuità del trasporto merci perché necessario ed essenziale al mantenimento delle funzioni primarie di approvvigionamento della popolazione tutta. Tutto ciò a riprova della straordinaria importanza dell’autotrasporto quale motore dell’economia nazionale, costituito per la quasi totalità da migliaia di operatori che riforniscono quotidianamente gli ospedali, i supermercati, le farmacie, l’industria manifatturiera, i siti di stoccaggio, i negozi e tutte le attività di beni e servizi siano essi alimentari, di prima necessità o di altro genere di cui tutti i cittadini hanno bisogno. 

Allo stesso tempo mi preme portare alla Sua attenzione le criticità che stiamo riscontrando nello svolgimento della nostra attività quotidiana alla guida. 

Siamo fieri di far muovere l’Italia ma anche i nostri autisti e dipendenti hanno il diritto di avere garanzie contro il contagio, di esser messi nelle migliori condizioni per operare e continuare a svolgere al meglio i servizi di trasporto. 

Al contrario, pare che ancora vi siano prese di posizione difformi delle varie Regioni, in contraddizione con le disposizioni dei Decreti del Presidente del Consiglio, o ancora peggio della committenza industriale, che hanno pesanti effetti sulle condizioni minime da garantire agli autotrasportatori su tutta la rete stradale ed autostradale, nei depositi di smistamento e nei centri di carico e scarico. 

Negli ultimi giorni i nostri autisti hanno dovuto subire le enormi difficoltà derivanti dall’impossibilità di poter soddisfare i propri bisogni fisiologici, di rifocillarsi durante le soste con un pasto oppure dall’imposizione di quarantena ingiustificata appena raggiunto un territorio di destinazione del servizio di trasporto o, ancora, dall’essere considerati come gli appestati untori da cui proteggersi. 

I timori e le frustrazioni dei camionisti aumentano e tutte queste criticità non fanno altro che mostrare il lato fragile di questa professione, troppo spesso bistrattata. 

Mi consenta, signor Presidente, di lanciare un messaggio al Paese che viene dalla nostra categoria: 

“Siamo fieri ed orgogliosi di far muovere l’Italia, ma non possiamo continuare a farlo nell’incertezza, a scapito della nostra salute.” 

Questo il messaggio che vorrei arrivasse nelle case di tutti gli italiani per elogiare lo spirito e l’umanità di tutti i nostri camionisti, donne e uomini di buona volontà che amano il proprio lavoro e che in talune circostanze, anche nel recente passato, non sono stati considerati per quanto avrebbero meritato rispetto al ruolo strategico che svolgono. 

Oggi, nel pieno dell’emergenza, ci sarebbe bisogno di un messaggio tranquillizzante e che facesse arrivare un segnale di vicinanza ed un semplice ringraziamento alla categoria dell’autotrasporto sempre in prima fila, a servizio dei cittadini e delle comunità, a cui tutti insieme dovremmo far sentire di essere a fianco per l’encomiabile lavoro che svolge. 

Noi, come rappresentanti d’impresa non finiremo mai di ringraziare gli autotrasportatori, come auspichiamo non se ne dimentichino le Istituzioni e la politica nel prossimo futuro, quando ci auguriamo che finita l’emergenza con i minori effetti negativi possibili, si dovrà pensare a come incoraggiare e sostenere la ripresa economica. 

Nel ringraziarla sentitamente, porgo i più distinti saluti. 

Il Presidente 

Amedeo Genedani


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