IMPIANTI – Pubblicato il nuovo Decreto sugli F-gas. Cugildi: “Novità positive”
ImpiantiSERVIZI IMPRESEPubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto sui cosiddetti F-gas, o gas fluorurati ad effetto serra, contenente alcune importanti novità. “La principale – afferma Nadia Cugildi, vicepresidente di Confartigianato Impianti Verona – è l’istituzione di una banca dati che verrà gestita, al pari del registro fgas.it, dalle Camere di Commercio e dovrà contenere tutti i dati relativi ai movimenti sui gas fluorurati: vendita e acquisto dei refrigeranti da parte di personale e di aziende certificate con registrazione del numero di certificato, delle apparecchiature che li contengono e i dati relativi alle attività di installazione, assistenza, manutenzione, riparazione, rimozione e smantellamento”.
Il Decreto, che va a disciplinare le modalità di attuazione del Regolamento UE 517/2014, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 gennaio ed entrerà in vigore il prossimo 24 gennaio 2019, “mettendo la parola fine – continua Cugildi – al lungo iter legislativo sugli F-Gas che si trascina da anni, nell’incertezza sugli adempimenti a carico degli imprenditori che operano su apparecchiature di uso domestico e industriale contenenti i cosiddetti F-gas: pompe di calore, gruppi frigoriferi, condizionatori d’aria, lavatrici industriali, climatizzatori in abitazioni e su auto”.
“Questa novità – aggiunge Dario Dalla Costa Presidente della Federazione Impianti di Confartigianato Imprese Veneto ed anche presidente nazionale di categoria – sebbene potrà comportare qualche nuovo adempimento per le imprese, risulterà essere un utile strumento per controllare le vendite e di conseguenza le installazioni a cura delle sole imprese certificate, cosa che finora veniva molto spesso affidata dal cliente ad imprese, o presunte tali, non in possesso delle certificazioni previste dalla normativa. Mancano ancora i nuovi schemi delle certificazioni ma, da indiscrezioni, sembra che saranno accolte alcune richieste di semplificazione più volte formulate da Confartigianato per le micro imprese o per le imprese individuali senza dipendenti”.
Tra le principali novità, inoltre, è stata recepita la richiesta di eliminare l’obbligo di redigere un Piano di qualità per le imprese non previsto dal Regolamento Ue e di sostituirlo con una procedura semplificata.
“Avremmo voluto un’ulteriore stretta – riprende la veronese Nadia Cugildi – anche sui produttori dei gas refrigeranti per il recupero di gas fluorurati a effetto serra ed il relativo riciclaggio, ma così non è stato nell’ultima versione del provvedimento; confidiamo, inoltre, vengano date indicazioni su alcuni punti che sono rimasti ancora da chiarire. In definitiva, sembra che questo nuovo Decreto, i cui effetti in Veneto potranno interessare circa 6 mila imprese artigiane, possa essere ritenuto un buon provvedimento, sapendo sin d’ora che, affinché lo sia fino in fondo, saranno necessari controlli nell’intera filiera, fino al consumatore finale, che certifichino il rispetto della normativa, a tutela proprio dello stesso consumatore e del lavoro delle imprese che impegnano risorse ed energie per ottenere la certificazione e proporsi sul mercato con professionalità e serietà”.
Nel dettaglio, i punti fondamentali del provvedimento sono:
- > il riordino dei sistemi di certificazione/attestazione delle imprese che operano con gas fluorurati ad effetto serra (F-GAS);
- > l’implementazione del registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate, assicurando a tutti i soggetti la pubblica notizia delle informazioni sulle attività disciplinate dal decreto, nonché la trasparenza delle attività medesime;
- > l’individuazione di sistemi di comunicazione delle informazioni di cui all’articolo 20 del Regolamento (UE) n. 517/2014, per la raccolta di dati sulle emissioni dei settori rientranti nel campo di applicazione;
- > la costituzione e la gestione di una Banca Dati per la raccolta e la conservazione delle informazioni relative alle vendite di gas fluorurati a effetto serra e delle apparecchiature che contengono tali gas, nonché alle attività di installazione, manutenzione riparazione e smantellamento di dette apparecchiature (questo punto è di significativa importanza in quanto si avrà il controllo di tutta la filiera, dal venditore all’installatore sino al cliente finale);
- > l’eliminazione dell’obbligo di redigere un Piano di qualità per le imprese (non previsto dal Regolamento Ue) e sua sostituzione con una procedura semplificata.