CORONAVIRUS – Il Governo vara un decreto da 400 miliardi per dare liquidità alle imprese: garanzie al 100% per le “piccole”
AlimentazioneAmbienteArtigianato ArtisticoAssistenza Sanitaria Integrativa...Un intervento definito “poderoso” da 750 miliardi in totale per le imprese: 200 miliardi di garanzie sui prestiti e 200 miliardi per l’export si sommano ai 350 già previsti con il decreto Cura Italia, con l’arrivo di una copertura fino al 100% per prestiti fino a 800mila euro. Il rinvio delle scadenze fiscali per le aziende danneggiate dalla crisi. Il rafforzamento del golden power, ossia lo scudo per tutelare le aziende italiane da scalate ostili.
Ecco le misure che compongono il nuovo decreto varato oggi dal Governo e presentato questa sera (lunedì 6 aprile) dal premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
“Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. E’ una potenza di fuoco”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte assicurando gli italiani che “quando tutto sarà finito ci sarà una nuova primavera e che presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici”.
II premier, dopo un Consiglio dei ministri fiume, ha spiegato poi, insieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al titolare del Mise, Stefano Patuanelli, i nuovi interventi per dare credito alle imprese in affanno: è l’atto primo di una settimana cruciale per costruire la “fase 2” di convivenza col virus e la graduale ripresa delle attività. Un provvedimento “poderoso” che riguarda la liquidità alle imprese. Il Ministero degli Esteri conserva un ruolo e per il 2020 dovrebbero arrivare 50 miliardi di garanzie per l’export, più 200 miliardi nel 2021 per nuovi investimenti. Quanto ai 200 miliardi di garanzie per permettere alle imprese di ottenere prestiti in banca, saranno vincolati agli obblighi di non licenziare e non trasferire la produzione all’estero.
Le garanzie saranno al 90% per le grandi imprese, al 100% per gli autonomi e le piccole imprese che chiedano fino a 25mila euro, al 100% (ma con 90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) fino a 800.000 euro, del 90% fino a 5 milioni. Il decreto prevede anche una serie di nuove misure: dal rinvio delle scadenze fiscali per le aziende danneggiate dalla crisi, agli sgravi al 50% per l’acquisto di mascherine. Dopo Pasqua arriverà poi un nuovo decreto da oltre 35 miliardi a sostegno di lavoratori e famiglie. Ma intanto, a partire dall’iniezione di liquidità, si ragiona di come far ripartire il motore economico del Paese. Conte martedì pomeriggio (7 aprile) vedrà il comitato tecnico scientifico per iniziare a ragionare di graduali e parziali riaperture di attività fin dal 14 aprile. Inoltre, nei prossimi giorni potrebbe prendere forma la “cabina di regia” con enti locali e parti sociali.
Come sempre, rimaniamo in attesa del testo definitivo del decreto per entrare nel merito delle misure adottate in favore delle micro, piccole e medie imprese.