SANI.IN.VENETO – Il 2023 si apre con grandi novità: più prestazioni rimborsabili, nuove tutele e nuove convenzioni con strutture sanitarie pubbliche e private
3 Aprile 2023

SANI.IN.VENETO – Il 2023 si apre con grandi novità: più prestazioni rimborsabili, nuove tutele e nuove convenzioni con strutture sanitarie pubbliche e private

Assistenza Sanitaria Integrativa

SANI.IN.VENETO, Fondo di assistenza sanitaria integrativa regionale per i lavoratori delle imprese artigiane, apre il 2023 con una serie di importanti novità, illustrate alla stampa lo scorso 31 marzo 2023, presso la sede di Marghera Venezia.

La pagina di Sani

Alla presentazione hanno preso parte, oltre al Presidente e al Direttore di SANI.IN.VENETO, anche i rappresentanti delle sei Parti Sociali Costituenti, Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, CGIL, CISL, UIL, del Veneto, a conferma della volontà condivisa di dare risposte concrete ed immediate alle esigenze espresse dagli iscritti al Fondo.

“SANI.IN.VENETO è un punto d’incontro che crea circolarità tra benessere, lavoro, e salute – ha sottolineato Antonio Morello Presidente SANI.IN.VENETO – ed è un modello da replicare poiché risponde in modo efficace alle richieste dei nostri iscritti, offrendo anche innovazioni importanti, come la collaborazione con la Sanità Pubblica da poco avviata tra il Fondo e l’ULSS 8 Berica, strumento che intendiamo replicare in tutta la regione”.

“SANI.IN.VENETO prosegue la sua crescita – continua Jimmy Trabucco Direttore SANI.IN.VENETO – oggi siamo a 13 milioni di euro erogati nel 2022 ai nostri iscritti, 135mila lavoratori artigiani a cui si aggiungono gli imprenditori e i familiari. Oltre ai numeri di quello che facciamo è importante anche come lo facciamo, perché siamo un ente no-profit che garantisce la tutela contrattuale dei nostri iscritti per esplicita volontà delle Parti Costituenti. Oggi, a 10 anni dalla nascita del Fondo, cambiano le modalità di adesione per le tutele volontarie degli imprenditori artigiani e familiari e viene integrato il Nomenclatore, già tra i più ampi a disposizione. Novità introdotte per offrire anche a chi sceglie di iscriversi importanti strumenti di cura e prevenzione, tra cui anche pacchetti aggiuntivi per spese dentistiche, tra le più onerose per le famiglie. Grazie anche a queste novità, nel 1° trimestre 2023 abbiamo registrato 1321 nuove adesioni di imprenditori e di familiari di imprenditori e di lavoratori iscritti al Fondo, contro le 973 del 2022 (+35%). Importante anche l’avvio della collaborazione con l’ULSS 8 Berica che consentirà agli iscritti SANI.IN.VENETO di poter accedere a visite e check-up di prevenzione con l’8% di sconto. Infine, abbiamo avviato la convenzione diretta con le strutture sanitarie private: ad oggi abbiamo registrato 360 adesioni di sedi di strutture sanitarie che ci consentono di avviare un dialogo costruttivo a più livelli, per migliorare sempre più i servizi e prestazioni aumentando il legame con il territorio”.

“Quello che ci contraddistingue – ha sottolineato Tiziana Basso Segretaria Generale CGIL Veneto – è il fatto che SANI.IN.VENETO nasce da un lungo percorso di contrattazione e che, grazie a questa bilateralità, il Fondo è in grado di rispondere anche alle emergenze, come dimostrato nel periodo Covid-19. Oggi interveniamo su alcune criticità che i lavoratori dipendenti dell’artigianato e le loro famiglie hanno evidenziato, integrando tutta una serie di servizi extra Lea al fine di dare risposta immediata alle esigenze degli iscritti, perché i bisogni cambiano e crescono continuamente”.

“La Grande forza del Fondo è l’essere innovativo – ha evidenziato Tiziana Pettenuzzo Direttrice di Confartigianato Imprese Veneto – innovativo anche nel modello organizzativo, sviluppando un’attenzione particolare al tema della prevenzione. Questo grazie ad un altro punto di forza di SANI.IN.VENETO, ovvero la presenza, capillare sul territorio, di 200 sportelli al servizio dell’utenza”.

“Tutto quello che è stato evidenziato fino ad ora permette la realizzazione di obiettivi strategici – ha spiegato Gianfranco Refosco Segretario Generale CISL Veneto – soprattutto ora che la Sanità Pubblica vive un momento di stress, la scelta di SANI.IN.VENETO, che ha avviato la collaborazione con l’ULSS 8 Berica, consente di reimmettere fondi nel sistema nazionale, assicurando comunque ai nostri iscritti la massima tutela possibile”.

“SANI.IN.VENETO è soprattutto un esempio di come la bilateralità artigiana in Veneto non abbia eguali in Italia – ha proseguito Moreno De Col Presidente CNA Veneto – Le nuove tutele che presentiamo oggi aumentano ancora il valore di questo Fondo, che è valore aggiunto per tutto il territorio. Ci sono ancora margini di crescita e lavoreremo in questa direzione per rispondere sempre meglio alle richieste della nostra platea”.

“È da questa visione, dettata dalla bilateralità – ha fatto eco Gino Gregnanin Segretario Regionale UIL Veneto – che è nato un sistema che si integra perfettamente sia col sistema sanitario pubblico che con quello privato, dando risposte veloci ai lavoratori, alle loro famiglie e agli imprenditori artigiani. La scelta, compiuta 10 anni fa, di dare vita a questo Fondo si è dimostrata vincente, soprattutto per la capacità di essere sempre al passo coi tempi”.

“Una struttura che non ha uguali nel Paese – ha concluso Umberto D’Aliberti Responsabile Categorie Casartigiani Veneto – frutto di un lavoro significativo portato avanti dal Fondo, va riconosciuto merito all’impegno quotidiano del Direttore e dei suoi collaboratori, in continuità con le linee guida date dalle Parti Sociali Costituenti, che continueranno a dare attenzione a questo importante sistema a tutela degli artigiani veneti, dei familiari e dei loro collaboratori”.

LE NOVITÀ

Cambiano le tutele volontarie, ampliando le prestazioni e facendo nascere diversi gradi di tutela

Nel 2017 SANI.IN.VENETO ha introdotto le tutele volontarie, che hanno avuto sin dall’inizio un ottimo riscontro, dando la possibilità di adesione al Fondo ai familiari dei dipendenti (con la tutela Sani in Famiglia) nonché ai titolari delle aziende aderenti e ai loro familiari (con Sani in Azienda).

Da gennaio 2023 è stata innovata la modalità di adesione, introducendo anche per le tutele volontarie SANI IN FAMIGLIA e SANI IN AZIENDA (dedicate a familiari dei dipendenti, imprenditori e loro familiari) un’adesione simile a quella del lavoratore, con tacito rinnovo interrompibile dopo tre anni di anzianità o in caso di perdita delle condizioni (ad esempio, la chiusura dell’azienda artigiana).

A questo si aggiunge un incremento delle tutele previste dal nomenclatore, già tra le più ampie del settore (visite specialistiche, esami diagnostici, fisioterapia, lenti, interventi chirurgici, protesi, invalidità, prevenzione odontoiatrica, per citarne solo alcune) mantenendo costi veramente bassi (125 euro l’anno per l’imprenditore e 90 euro per familiare dell’imprenditore o del lavoratore) per rispondere alle esigenze di tutti iscritti.

Integrazioni che oggi permettono agli iscritti a SANI IN FAMIGLIA e SANI IN AZIENDA di poter contare su un

raddoppio del valore dei rimborsi per lenti e fisioterapia, oltre che in un potenziamento della categoria protesi a cui si aggiungono tutti gli altri punti di forza del Fondo, quali la rendita in caso di non autosufficienza (che dura anche dopo l’iscrizione al Fondo), o l’ampia gamma di visite specialistiche e servizi di diagnostica, utili per la prevenzione e la tutela della propria salute.

È anche possibile implementare le coperture sottoscrivendo, con un piccolo costo aggiuntivo, i pacchetti DENTAL (che, con 40 euro in più, rimborsa fino a 500 euro annui di cure odontoiatriche ricorrenti) e DENTALPLUS (100 euro in più per cure, ortodonzia, implantologia e protesi, con un massimale rimborsabile di 2.100 euro annui); novità che allinea le tutele offerte dal Fondo alle tutele dentarie previste per i lavoratori dipendenti che, statistiche alla mano, sono le spese mediche più frequenti.

Altra importante novità di SANI IN AZIENDA è l’integrazione gratuita per l’eventuale coniuge a carico e per i figli fino a 24 mesi di età, che ora possono usufruire delle stesse prestazioni, nei limiti dei massimali, dell’imprenditore o del lavoratore dipendente.

Una autogestione “su misura” per una vera integrazione di sistemi, strumenti e prestazioni

Dal 2018, il Fondo SANI.IN.VENETO ha avviato un percorso di autogestione, eliminando progressivamente intermediari e sviluppando strumenti di gestione su misura delle esigenze dei propri iscritti.

Dal 2020 ha abbandonato il modello assicurativo, affidando alle società specializzate AON e Previmedical la liquidazione delle domande di rimborso, su proprio rischio; con l’inizio del 2023 è stato avviato un cammino di crescente autonomia, iniziando anche a liquidare direttamente il 10% delle richieste.

Il cambio di passo è significativo in particolar modo per quanto riguarda le convenzioni: se fino al 31 dicembre 2022 il Fondo si appoggiava al network di ambulatori e medici di terzi, da gennaio 2023 ha attivato una propria rete di oltre 200 strutture qualificate, che garantisce a tutti gli iscritti una scontistica.

Le novità del convenzionamento non riguardano solo le strutture private. A dicembre 2022 è stato siglato un accordo di carattere sperimentale con l’ULSS 8 Berica che prevede l’erogazione di visite specialistiche e check-up, per puntare a realizzare una reale integrazione e convenzione diretta con il sistema sanitario regionale.

È importante ricordare che il ricorso alle strutture sanitarie convenzionate resta non obbligatorio (da sempre punto di forza del Fondo) ma tramite esse l’iscritto può trovare una ottima qualità e uno sconto a lui dedicato rispetto alla normale tariffa, chiedendo poi con il rimborso previsto via sportello o tramite area riservata del sito web.

In ultimo, il Fondo ha saputo gestire e ampliare i servizi per gli iscritti, con un proprio centralino autonomo e numerose iniziative di informazione e comunicazione, per mantenere e consolidare quella preziosa relazione che si è creata negli anni con il territorio e con i propri iscritti.

Il Nomenclatore innovativo consolidato negli anni

Il Nomenclatore del Fondo è oggi di tutto rispetto ed è tra i più ampi e innovativi del settore della sanità integrativa. Con quote minime di adesione, garantisce a dipendenti, titolari e familiari più di 3.600 prestazioni sanitarie: interventi chirurgici, analisi di laboratorio, diagnostica, odontoiatria, lenti, protesi, fisioterapia, disabilità e altre prestazioni straordinarie in caso di necessità. Lo ha ampiamente dimostrato con la pandemia COVID19, per la quale il Fondo, nel biennio 2020-21, ha scelto di erogare in Veneto più di 4 milioni di euro per l’emergenza, oltre alle normali prestazioni previste dal proprio Nomenclatore.

Forte della ricerca continua di una coerenza con le necessità espresse del territorio, il Fondo cerca di costruire sempre nuove prestazioni per aiutare gli iscritti. Ne sono ottimi esempi le ultime tutele introdotte nel 2021 e 2022 in caso di comparsa di NON AUTOSUFFICIENZA, sia essa di tipo fisico che cognitivo, garantendo una rendita di più di 1.000 euro al mese, e la tutela COSTRUIAMO BUONI PENSIERI per il benessere psicologico degli iscritti, con un ciclo di 4 incontri totalmente a carico del Fondo.

Ora, con il 2023, continuano i miglioramenti per tutte le tutele presenti: sono state raddoppiate le quote di rimborso e i massimali per la categoria LENTI e FISIOTERAPIA, rafforzando così il ruolo extra-lea di integrazione al sistema pubblico. Nascono anche nuove categorie di rimborsi, con copertura dei ticket sulle vaccinazioni a pagamento e sulle iniezioni a domicilio, un indennizzo per i bimbi fino a 3 anni a cui sia stata diagnosticata la sindrome di Down e nuovi rimborsi, come quelli sulle prestazioni legate a spirale, diaframma e trattamenti sclerosanti.

Il dettaglio delle prestazioni è disponibile su www.saninveneto.it

Il Fondo SANI.IN.VENETO

Costituito da Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, CGIL, CISL e UIL del Veneto, è una realtà consolidata sin dal 2013. Le parti sociali datoriali e sindacali lo hanno fortemente voluto, secondo un’idea di assistenza sanitaria territoriale capace di rispondere ai principi solidali e intervenire anche in situazioni di straordinarietà, integrandosi e restando coerente con le necessità del proprio territorio.

Ai 135 mila lavoratori iscritti e alle 40 mila imprese artigiane aderenti, SANI.IN.VENETO garantisce rimborsi e indennizzi su oltre 3.600 prestazioni sanitarie, dando anche la possibilità di avvalersi di strutture sanitarie private convenzionate direttamente col Fondo, senza intermediari, sperimentando allo stesso tempo forme di convenzionamento diretto con il sistema pubblico.

Il Fondo riesce ad essere presente anche grazie ad una rete consolidata di oltre 200 sportelli a disposizione degli iscritti, dislocati in tutto il Veneto, che forniscono assistenza gratuita per agevolare la conoscenza delle tutele e la richiesta delle prestazioni previste.