TASSA RIFIUTI – Nuovo servizio VerificaTARI, per capire se la tua impresa paga "il giusto" e se puoi risparmiare. Gratuito per gli Associati
25 Ottobre 2021

TASSA RIFIUTI – Nuovo servizio VerificaTARI, per capire se la tua impresa paga “il giusto” e se puoi risparmiare. Gratuito per gli Associati

Ambiente

Confartigianato Imprese Verona ha strutturato un servizio di consulenza per la prima verifica della posizione TARI, Tassa sui Rifiuti, gratuita per le aziende Associate fino al 15 novembre, ma dedicata anche a tutte le imprese della provincia interessate, sulla base di una preventivazione, al fine di valutare la possibilità di accedere o avere diritto ad un eventuale risparmio sul tributo.

Qualora se ne verificassero i presupposti, potrà essere preventivata e successivamente attivata la fase di assistenza per l’aggiornamento degli importi corretti da corrispondere.

Prima di tutto si deve precisare che la TARI va a coprire non solo il servizio vero e proprio di raccolta e trattamento dei Rifiuti Urbani – le aziende non ne hanno più di tanti – ma anche quei servizi rivolti alla collettività (pulizia di strade/caditoie, sistemazione di parchi, svuotamento dei cestini, ecc.).

 

Perché, dunque, allestire un servizio in quest’ambito?

VerificaTARI è uno degli ultimi servizi che abbiamo proposto agli Associati, che ci hanno contattato in più riprese durante l’anno:

  • in primavera, a seguito di alcune pubblicazioni che prospettavano un po’ di “turbolenza” (uso il termine “turbolenza” perché la panoramica previsionale è stata più volte contrastante) in materia di tariffa TARI dovendo ipotizzare l’effetto di alcune modifiche apportate al Testo Unico Ambientale (tra queste, in primis, la definizione di Rifiuto Urbano);
  • più recentemente, in seguito ai vari comunicati in materia di TARI che sono usciti sui gionali locali – si tratta principalmente di aggiornamenti/anticipazioni/risposte da parte dei Comuni verso Cittadini e Imprese del loro territorio;
  • per ultimo, in seguito alla ricezione dell’avviso di pagamento – fattura – bolletta TARI, con la consapevolezza che spesso aumenta, più raramente diminuisce ma sempre bisogna pagarla. Il più delle volte si paga l’importo richiesto senza chiedersi quanto questo possa essere “giusto”!

 

Perché è bene verificare questi avvisi?

Principalmente perché contengono le informazioni dell’Utenza che sono note agli Enti Gestori (Comune – Gestore del Servizio, che può corrispondere o meno col Gestore del Tributo) che costituiscono il presupposto iniziale per la costruzione dell’importo della tariffa.

Le informazioni di interesse sono 3:

  • l’inquadramento nella categoria di destinazione d’uso delle superfici occupate – è una informazione legata alla propria attività economica e per le attività artigianali ce ne sono 5/6 d’interesse – un esempio … la differenza che c’è tra una pasticceria/gelateria (la classica che conosciamo con vendita al pubblico e magari qualche spazio adibito alla consumazione) ed un laboratorio artigianale di paste/gelati come può esserci una discreta differenza tra una autofficina e un autosalone (cioè un reparto adibito ad esposizione);
  • la superficie occupata – è una informazione che è giusto verificare perché possono essere intervenute delle modifiche anche di una certa sostanza – un esempio … la riduzione (come anche l’aumento) di occupazione di locali che non vengono più effettivamente occupati (questi devono essere privati delle principali utenze); la diversa distribuzione dell’attività all’interno dello stabile (nuovi uffici a discapito del reparto produttivo o viceversa – pensiamo anche al fenomeno smart-working);
  • il beneficio di eventuali esenzioni – queste sono imputabili alla produzione di rifiuti che non possono essere conferiti al servizio pubblico, perché tipici della produzione… si entra nel campo dei Rifiuti Speciali che devono essere smaltiti tramite le ditte autorizzate al loro trattamento, con una ulteriore spesa rispetto a quanto è coperto dalla TARI.

Queste informazioni posso variare negli anni e se non vengono opportunamente comunicate (il più delle volte l’aggiornamento è un compito dell’Utente, anche nel caso di benefici ottenuti per modifiche normative) si arriva all’applicazione di una TARI “iniqua” per l’attuale realtà.

 

Altri esempi di ricevimento, da parte degli utenti, di “fatture pazze” per aumenti eccessivi…

Può essere che:

  • la Ditta beneficiasse di esenzioni per alcune superfici dove di norma vengono prodotti i rifiuti speciali e la Ditta si sia “dimenticata” di presentare la richiesta annuale di esenzione (cambia da Comune a Comune);
  • in alcuni casi queste superfici sono calcolate a forfait… percentuali che magari possono essere state modificate all’interno del regolamento (anche in questo caso cambia da Comune a Comune)
  • sia stato fatto un accertamento che ha portato ad un esito discordante con la dichiarazione originaria di occupazione delle superfici, o con l’attività effettivamente svolta;
  • può essere anche che l’intervento di agevolazioni (come quelle a copertura del periodo di chiusura COVID) ci abbia fatto dimenticare l’importo normalmente corrisposto negli anni precedenti – questo va un po’ ad appannaggio di quello che sono le reali spese (si nota anche su altri temi come ad esempio in quello energetico).

 

Quali sono gli strumenti per poter effettuare questa analisi?

Oltre alle 3 informazioni relative all’Utenza che abbiamo visto prima (per cui noi chiediamo alle ditte di mandarci copia di 1 o 2 bollette TARI – planimetria quotata – visura camerale + altre informazioni utili), sono di primaria importanza i Regolamenti Comunali e i relativi Piani Tariffari che, con una buona trasparenza, sono facilmente reperibili sui siti Comunali e sul portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Questi regolamenti, anche se ben diversi a livello Comunale, hanno una struttura abbastanza canonica ed è facile individuare, già dall’indice, quelli che sono gli articoli di interesse per l’Utenza.

È importante conoscere quello che il Regolamento del proprio Comune prevede (perché siamo abituati a pagare quello che è dovuto), ma dobbiamo conoscere anche quello che concede (perché spesso non siamo abituati a “sfruttate le agevolazioni”): con questa conoscenza, qualora ce ne sia bisogno, si faranno le giuste comunicazioni nelle corrette tempistiche, le informazioni verranno aggiornate e la tariffa ci risulterà “più equa”.

SCARICA LA SCHEDA TECNICA COMPILABILE

Riepiloghiamo i documenti da fornire all’associazione, inviandoli all’indirizzo

gestioneambientale@confartigianato.verona.it

  • scheda tecnica compilata e firmata
  • copia completa dell’avviso di pagamento TARI (sicuramente l’ultimo ed un altro pre-COVID, ossia ricevuto prima dell’esplosione dell’emergenza pandemica) da cui ricavare il ragionamento di calcolo del tributo e il relativo importo annuale
  • copia visura camerale
  • planimetria quotata dell’immobile con informazioni sull’occupazione e la destinazione d’uso dei locali
  • eventuali formulari di rifiuti recuperati/smaltiti tramite ditte autorizzate
  • eventuali comunicazioni TARI presentate al Comune o Ente Gestore
  • eventuali rapporti di visite di accertamento TARI

 

Altre considerazioni doverose nel momento in cui non si usufruisce del Servizio Pubblico

Abbiamo detto che le esenzioni/riduzioni della TARI sono principalmente dovute nel momento in cui non si utilizza il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti e questo può avvenire quando:

  • si producono i Rifiuti Speciali – rifiuti che derivano dall’attività produttiva; questi comportano una certa gestione anche a livello documentale (registri e formulari) e, come nel caso del trasporto, anche autorizzativo; i nostri servizi tradizionali del Settore Ambiente coprono le aziende anche verso questi adempimenti burocratici…
  • si producono rifiuti che sono oggi definiti come “simili agli urbani” (gli ex assimilabili) – si tratta di rifiuti che vengono prodotti maggiormente dai locali aziendali adibiti ad uffici/mense e a tutta la partita dei rifiuti di imballaggi; per questi è possibile scegliere tra le due gestioni (pubblica o privata) e quindi con le aziende che producono solo queste tipologie di rifiuto sarà doveroso fare anche un ragionamento di “convenienza” tra le due strade percorribili, cioè bisognerà trovare il giusto compromesso tra comodità/semplicità ed economicità di gestione del rifiuto.

In conclusione, invitiamo tutti gli imprenditori a rivolgersi a Confartigianato Imprese Verona per attivare il servizio VerificaTARI, così da poter avere il controllo su quanto viene speso per la tariffa rifiuti e se tale importo è effettivamente corretto.

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Per informazioni:

tel. 0459211555

info@confartigianato.verona.it