DONNE IMPRESA – Crescita, confronto, formazione… ed emozioni: il ritorno del Meeting formativo del Movimento Donne Impresa Confartigianato in Veneto e a Verona
Donne impresaSERVIZI IMPRESEOltre 140 dirigenti e delegate del Movimento Donne Impresa di Confartigianato provenienti da tutta Italia si sono date appuntamento, lo scorso week end, in provincia di Verona, per animare il ritorno in presenza del Meeting formativo nazionale. Un ritrovarsi che le protagoniste della due-giorni hanno vissuto con entusiasmo, partecipazione, interesse ed emozione.
Numeri importanti e interventi prestigiosi per il ritorno in Veneto, in particolare in terra scaligera ai piedi della Valpolicella: il Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA di Ospedaletto di Pescantina, tra domenica 8 e lunedì 9 maggio, ha ospitato “Donne, Impresa, Credito… Prospettive di crescita”, questo il titolo dell’evento organizzato da Confartigianato Imprese, voluto e gestito, a livello territoriale da Confartigianato Imprese Veneto e Verona, dedicato al tema dell’educazione finanziaria delle imprenditrici, nato dall’esigenza emersa dai territori e dalla consapevolezza che, nel perseguimento del rafforzamento del ruolo della donna nel mondo dell’impresa, tali competenze ricoprono un ruolo strategico.
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Le sessioni formative sono state organizzate in partnership con Banca d’Italia, che si è avvalsa di suoi esperti formatori, e con Global Thinking Foundation, con la straordinaria partecipazione della sua Presidente Claudia Segre, che da anni sostiene e promuove iniziative e progetti legati all’alfabetizzazione finanziaria in particolare delle donne.
“La soddisfazione per questo ‘ritrovarci’ dopo lungo tempo è immensa – ha affermato Daniela Biolatto, Presidente nazionale di Donne Impresa Confartigianato –, come quella di vedervi così numerose, per imparare, per confrontarci, per rafforzare non solo il ruolo dell’imprenditoria femminile, ma anche le fondamenta di valori sulle quali si basa l’azione del nostro movimento. Mi auguro che possiate trasmettere ciò che abbiamo appreso in questi giorni, sia sul piano tecnico, sia su quello dell’interazione come dirigenti di Confartigianato, donne e persone”.
“L’auspicio è che tutte assieme – le parole di Barbara Barbon, Presidente di Confartigianato Donne Impresa Veneto –, a partire da questa splendida occasione, possiamo tornare a raccogliere le forze per costruire qualcosa di nuovo, per il bene e il futuro delle nostre imprese, partendo dalle donne ma, in realtà, senza distinzioni di genere. Ci attende la continuazione di un cammino che ci porterà lontano, ne sono certa”.
“Il mio invito a tutte voi e alle vostre colleghe imprenditrici – ha sottolineato nel suo intervento l’Onorevole Alessia Rotta, componente della Commissione Ambiente Territori e Lavori Pubblici – è quello di farvi sentire, farvi vedere, soprattutto a vantaggio delle giovani che si affacciano al mondo del lavoro o dell’impresa, perché hanno bisogno di esempi positivi: fate della vostra esperienza un esempio di formazione continua”.
Apprezzata la metafora delle mura che cingono Verona per abbracciare e difendere i suoi abitanti, come le donne fanno con i figli ed il prossimo, nell’intervento di Elena Favero, Presidente di Confartigianato Donne Impresa Verona. “Siamo orgogliosi – ha detto – di aver avuto la possibilità di ospitare il Meeting della ripartenza sul nostro territorio e ringrazio la Presidente Biolatto e tutta la Giunta del Movimento per la fiducia e l’incarico”.
“Purtroppo, continua anche oggi la tendenza che vede una maggiore difficoltà di accesso al credito da parte delle micro e piccole imprese – ha sottolineato Tiziana Pettenuzzo, Segretario della Confartigianato regionale –. E, se alla dimensione dell’impresa sommiamo anche il ‘genere’, l’accesso al credito e la valutazione della rischiosità diventano criticità davvero importanti che dobbiamo a tutti i costi superare”. In sintonia Valeria Bosco, Direttore di Confartigianato Imprese Verona, che si è detta preoccupata che “il funding gap possa essere un fattore che ostacola la crescita delle imprese femminili. Per questo motivo è importante dialogare con gli istituti di credito”.
Dopo il benvenuto a Verona portato anche dal Vicepresidente della Camera di Commercio di Verona Paolo Tosi, l’apertura dei lavori, moderati e gestiti dalla Responsabile nazionale del Movimento, Roberta Gagliardi, è toccata a Claudia Segre, Presidente della Global Thinking Foundation, la quale ha basato il proprio intervento sull’importanza dell’educazione finanziaria per le Imprenditrici. “Implementare non solo la mole di competenze ma anche la loro qualità – ha affermato – è fondamentale per una vera uguaglianza di genere. L’educazione finanziaria delle donne, da questo punto di vista, è addirittura strategica nell’essere più consapevoli, ad esempio, nella gestione aziendale e imprenditoriale. Di pari passo devono andare le competenze digitali, colmando il divario che esiste anche in questo campo tra uomo e donna”.
Ampio, competente e disponibile al confronto lo staff della Banca d’Italia che ha portato avanti le diverse sessioni formative nell’arco dei due giorni di meeting: Alessandro Fabbrini, Amanda Carmignani, Sabrina Ferretti, Paolo Finaldi Russo e Olimpia Soldato, non si sono semplicemente impegnati ad illustrare ed insegnare, ma, come più volte affermato, “siamo qui per imparare a nostra volta – le loro parole – cogliendo i vostri suggerimenti e appunti”. L’evoluzione tecnologica nel mondo della finanza, l’impatto della pandemia sui settori produttivi, nuovi strumenti di supporto pubblico, il rialzo dei costi energetici: di fronte a questi rapidi e inattesi cambiamenti molte imprese di piccole dimensioni faticano a orientarsi, potrebbero non cogliere opportunità che si presentano o rischiano di fare scelte finanziarie sbagliate. “Ed è proprio partendo da questo appuntamento con Donne Impresa – ha spiegato Fabbrini – che proseguiremo con un programma di formazione innovativo, on demand, con percorsi didattici online, pensato proprio per accrescere la cultura finanziaria e migliorare i rapporti fra gli istituti di credito e le Imprese che la Confederazione rappresenta”.
Nella sua seconda giornata il Meenting formativo di Confartigianato Donne Impresa si è arricchito della presenza, in qualità di ospite, del Segretario Generale di Confartigianato, Vincenzo Mamoli, che ha riconosciuto nell’evento “un momento che mette assieme la crescita – le sue parole –, la scuola di sistema e un progetto più ampio di formazione dei dirigenti, che possa ridare linfa all’orgoglio associativo, alle competenze di chi ci rappresenta sui territori. Oggi, inoltre, abbiamo dato un segnale a Banca d’Italia per aver ripreso a concentrarsi sulle piccole imprese e le loro esigenze. Ci auguriamo che ciò si concretizzi davvero, con la nostra sicura collaborazione, come Confederazione di rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese artigiane”.
Il microfono è poi passato al Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri, che approfittando della presenza in sala anche di Davide Peli, Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori, ha esortato donne e giovani “a ‘metterci la faccia’ – ha affermato –, a coinvolgersi sempre di più, a far sentire il proprio ruolo di rappresentanza presso le istituzioni, la politica, il mondo economico. Ne ha bisogno la società civile, l’economia, il mondo imprenditoriale, ma ne hanno bisogno anche le nostre associazioni di rappresentanza, per avvicinare nuove leve”.
Non ha voluto mancare all’appuntamento anche Mario Pozza, Presidente di Unioncamere del Veneto, ed atteso è stato l’intervento di chiusura di Elena Donazzan, Assessore regionale all’Istruzione Formazione Lavoro Pari Opportunità. “Il Dna dell’imprenditoria italiana è tenuto assieme dai legami familiari e il mondo politico e amministrativo deve rendersene conto, pensando, assieme alle aziende e alle associazioni di categoria, ad un nuovo welfare su misura, che tenga conto anche del ruolo delle donne nel mondo del lavoro e della gestione aziendale”.
Un appuntamento che ha vissuto anche di momenti di relax, come la visita guidata all’azienda Monteci Viticoltori, per scoprire una delle eccellenze del territorio, ossia il vino e il racconto delle storie che lo accompagnano, dalla nascita alla degustazione.
Al termine, un commosso ricordo della prima presidente del Movimento Donne Impresa, Anna Panozzo, che partì proprio dal Veneto per dare vita a ciò che la due-giorni di Verona ha contribuito a rilanciare: la partecipazione attiva delle donne all’universo della rappresentanza artigiana.
La fotografia dell’imprenditoria femminile in Italia e in Veneto
In Italia si contano 1.342.703 imprese femminili, pari al 22,1% del totale imprese. Di queste, 219.198 sono imprese artigiane (pari al 17% del totale artigianato e al 16,3% del totale imprese femminili).
Se guardiamo alle donne con cariche in imprese artigiane, si contano 345.974 imprenditrici che ricoprono la carica di titolare, socio o amministratore. Un esercito che a livello nazionale rappresenta il 21,5% degli imprenditori artigiani.
Veneto. La nostra Regione rappresenta il 7,2% dell’universo nazionale delle imprese femminili: 97.293 in valori assoluti. Di queste, 20.449 sono artigiane.
Il Veneto conta 36.376 imprenditrici artigiane che rappresentano il 22,2% del totale degli imprenditori artigiani; un’incidenza, questa, leggermente superiore al dato nazionale (21,5%). In valori assoluti siamo la seconda regione per numero di donne con cariche in imprese artigiane.
L’imprenditoria femminile in provincia di Verona
In provincia di Verona il tasso di occupazione femminile (fra i 15 e i 64 anni), ha subito una diminuzione contenuta del -1,7% tra il 2019 (61,2%) e il 2020 (59,5%), fissando il nostro territorio in seconda posizione tra le province venete per percentuale positiva di occupate.
In totale, sono 19.581 le imprese femminili di qualsiasi settore, delle quali 2.166 sono riferite a giovani sotto i 40anni e 2.919 a conduzione straniera.
Per quanto riguarda il mondo dell’artigianato, a dicembre 2021, la provincia di Verona conta 4.146 imprese artigiane femminili, ossia il 21,2% del totale delle imprese condotte da donne e il 16,8% del totale delle aziende artigiane.
Nel dettaglio del territorio veneto si rileva il maggior numero di donne con cariche nelle imprese artigiane in provincia di Padova (7.367); seguono Vicenza (7.239), Treviso (6.736) e Verona (6.676). In quest’ultima provincia, sono 3.499 le titolari artigiane – il numero più alto in regione –, 1.882 le socie e 1.112 hanno l’incarico di amministratore e 183 ricoprono altre cariche.
Nella suddivisione per settori, delle 3.499 donne titolari di imprese individuali artigiane della provincia, 573 sono nel Manifatturiero, 147 nelle Costruzioni, 496 nei Servizi alle Imprese e ben 2.267 nei Servizi alla Persona.
IL VIDEO DI CONFARTIGIANATO IMPRESE VENETO