TRASPORTI – Unatras: “Fare chiarezza su Accise e ART”. Richiesto incontro urgente al Ministro Giovannini
23 Marzo 2021

TRASPORTI – Unatras: “Fare chiarezza su Accise e ART”. Richiesto incontro urgente al Ministro Giovannini

Trasporti - Logistica - Mobilità

Unatras il coordinamento delle federazioni nazionali del trasporto, ha deciso di inviare una lettera a firma del Presidente Amedeo Genedani, che è anche Presidente di Confartigianato Trasporti, al Ministro Giovannini con cui, chiedendo un incontro urgente sulle problematiche dell’autotrasporto, esprime la necessità di fare chiarezza sul rimborso accise e sull’obbligo di pagamento del contributo all’Autorità Regolazione Trasporti (Art).

Pubblichiamo per esteso la lettera.

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Roma, 22 marzo 2021

Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

Prof. Enrico Giovannini

Egregio Sig. Ministro,

in premessa ci pregiamo di testimoniarLe l’apprezzamento rispetto al metodo che ha voluto dare durante il primo incontro sul tema PNRR con le parti sociali, assicurando il coinvolgimento costante delle organizzazioni di rappresentanza in tutte le fasi di attuazione del Piano.

Ciononostante, anche in considerazione dell’ampia pletora di soggetti presenti, le federazioni nazionali rappresentate dallo scrivente coordinamento unitario UNATRAS non hanno avuto modo di sottolineare le enormi difficoltà che vivono le imprese del settore Autotrasporto merci al quale, peraltro, pare di capire non sarà indirizzata alcuna misura di finanziamento specifica nel Recovery Plan, che l’Italia si appresta a consegnare alla Commissione europea nelle prossime settimane.

Ribadiamo invece che le misure da noi proposte ed auspicate, anche in sede di audizioni informali presso le competenti Commissioni parlamentari, di natura “sistemica” in quanto foriere di benefici tanto al macro comparto della logistica e della mobilità, quanto più in generale agli obiettivi ambiziosi del sistema Paese relativi alla sostenibilità ambientale ed alla riduzione delle emissioni inquinanti, siano assolutamente pertinenti e compatibili con le missioni del più imponente Piano di rilancio ed investimenti messo a punto dal dopoguerra ad oggi.

Gli obiettivi della transizione ecologica, dello spostamento di quote di traffico significative dal tutto strada all’intermodale con la nave ed il ferro per le lunghe distanze, del raggiungimento dei target per la decarbonizzazione, dell’abbattimento delle emissioni inquinanti, della rimodulazione dei SAD, ai quali la categoria dell’autotrasporto ha già ampiamente contribuito ed intende continuare a contribuire, o si costruiscono dal basso, con scelte partecipate o si rischia che rimangano lettera morta, per di più aggravando un settore che, pur scontando enormi criticità, ha mostrato ancora una volta durante la pandemia di tenere in piedi il Paese garantendo gli approvvigionamenti dei beni di prima necessità ed il rifornimento di ospedali, farmacie e generi alimentari.

Per queste ragioni, sig. Ministro, rimaniamo basiti dalla stucchevole discussione inerente l’eliminazione dei SAD che, sia nel settore dell’autotrasporto merci/persone che del trasporto pubblico locale, significa compensazioni sulle maggiori spese per le accise sul gasolio che gli operatori sostengono in quota più alta rispetto a tutti i Paesi dell’UE a 27.

Abbiamo già avuto modo di spiegare ai suoi predecessori gli effetti controproducenti di mettere mano al rimborso accise, in un momento di forte crisi sarebbe una mossa recessiva, perchè inevitabilmente costerebbe di più il trasporto, salirebbero i prezzi dei prodotti di largo consumo e quindi sarebbero penalizzati i consumatori finali e ne risentirebbe l’intero ciclo economico.

Senza voler ripercorrere la genesi della misura che diede vita al credito d’imposta per le accise, siamo a significare la grande preoccupazione su una misura di vitale importanza per la categoria che ha già subito negli ultimi la rimodulazione dei sussidi per le motorizzazioni più inquinanti fino all’Euro 4 e si è dovuta adattare con spirito di sacrificio a cambiare i veicoli nonostante la scarsa competitività sul mercato e la mancanza di redditività aziendale.

Oggi un ulteriore attacco al rimborso delle accise per l’autotrasporto, che colpirebbe tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto poderosi investimenti, sarebbe incomprensibile ed inaccettabile.

Anzi non nascondiamo la preoccupazione per proteste incontrollate che potrebbero sfociare in azioni forti e di difficile gestione per l’ordine pubblico, basti guardare a quanto avvenuto in Paesi limitrofi come la Francia con i gilet gialli.

Semmai riteniamo necessario continuare a perseguire una politica di transizione graduale ma completa tenendo al centro il driver della sostenibilità, declinato nelle tre dimensioni ambientale, sociale ed economica, come anche da Lei più volte enunciati.

Per far questo è essenziale continuare ad assicurare una dotazione finanziaria costante e duratura al Fondo per il rinnovo del parco veicolare istituito presso il MIMS che consenta, con contributi certi, agli autotrasportatori di cambiare e rottamare i veicoli più inquinanti ed obsoleti con i veicoli di ultima generazione che offre il mercato, a bassissime emissioni, sicuri e tecnologicamente avanzati.

Così come è essenziale attuare una vera politica dell’intermodalità, che a partire dalle misure già implementate dal MIMS quali Marebonus e Ferrobonus (finanziati fino al 2026), assicuri agli autotrasportatori attraverso dei voucher/buoni acquisto di scegliere la migliore e più conveniente combinazione di tragitto optando per le medie e lunghe distanze sull’utilizzazione della modalità marittima e ferroviaria, anziché compiere interamente quella stradale.

Infine, ribadendo l’urgenza di un incontro a breve con le organizzazioni aderenti alla scrivente UNATRAS dedicata ai temi dell’autotrasporto, non possiamo sottolineare la necessità di trovare un’immediata soluzione sulla questione dell’obbligo di contribuzione all’Autorità di Regolazione dei Trasporti che, a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato è stato richieste anche alle imprese del settore autotrasporto che non è mai stato direttamente coinvolto da alcun atto regolatorio dell’Authority e, men che meno, ne è stato mai beneficiario.

Certi che vorrà prestare la massima attenzione alle principali questioni suesposte, restiamo in attesa di una convocazione a stretto giro.

L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti.

Il Presidente UNATRAS

Amedeo Genedani