TRASPORTI – Anche la Commissione Europea si schiera al fianco dell’Italia nella causa contro limiti e divieti di circolazione imposti dall’Austria
Trasporti - Logistica - MobilitàCome si ricorderà, il 30 luglio 2024, l’Italia ha denunciato, con causa ufficiale davanti alla Corte di Giustizia Europea, l’Austria in merito all’emanazione di continui limiti e divieti di transito lungo l’asse del Brennero.
Ora, la Commissione Europea è diventata parte attiva in tale causa, esprimendosi come co-ricorrente, con una propria posizione in merito.
La Commissione aveva già preso posizione lo scorso maggio, presentando un parere motivato con il quale aveva riconosciuto le ragioni del nostro Paese, a proposito della violazione dell’articolo 259 del Tfue, in particolare per quattro tipologie di divieti introdotti in territorio tirolese. ossia:
- il divieto di circolazione notturno,
- il divieto settoriale di circolazione per alcune merci,
- il divieto invernale di circolazione nelle giornate di sabato
- il sistema che limita la circolazione dei veicoli industriali e del traffico merci a Kufstein, in direzione dell’Italia, in alcuni giorni dell’anno.
Il parere motivato della Commissione Europea è un passo necessario per consentire a uno Stato di ricorrere alla Corte Europa nei confronti di un altro Stato dell’Unione. Ad opinione della Commissione Europea, le quattro limitazioni austriache non sono giustificate e non sono coerenti con gli obiettivi addotti dal governo austriaco di voler tutelare l’ambiente, la sicurezza stradale, la fluidità del traffico e la sicurezza nell’approvvigionamento.
Bruxelles ha aggiunto, inoltre, che alcuni di questi provvedimenti vadano a discapito delle imprese straniere, piuttosto che di quelle austriache.
“Confartigianato Trasporti continuerà a supportare l’azione intrapresa dal Governo italiano, ora appoggiata anche dalla Commissione Europea – commenta Paolo Brandellero, Presidente di Confartigianato Trasporti Verona –, che finalmente ha compiuto il passo di schierarsi concretamente contro le sistematiche violazioni delle regole comunitarie, con divieti imposti unilateralmente. Siamo estremamente soddisfatti dell’intervento della Commissione Europea: adesso il nostro Paese potrà vedere rafforzata la propria azione di contrasto in sede giudiziaria delle iniziative austriache, per vedere tutelati i diritti, uguali per tutti, soprattutto all’interno di una cosiddetta unione, di libera circolazione e leale concorrenza. Sarebbe davvero importante creare un precedente in questo contesto, anche per disinnescare eventuali e future iniziative da parte di qualsiasi altro stato”.