AUTOTRASPORTO – Unatras: su caro carburanti governo indifferente. Risposte immediate per le imprese altrimenti sarà il collasso
Trasporti - Logistica - MobilitàIn data odierna si è riunita la Presidenza UNATRAS (l’Unione delle principali associazioni dell’autotrasporto italiane, della quali fa parte Confartigianato Trasporti) per analizzare la grave situazione che vive il settore dell’autotrasporto.
Al termine dell’incontro si è deciso di inviare una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, e al Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova, per rappresentare l’urgenza di risposte immediate di sostegno alle imprese, con provvedimenti specifici per contenere il caro carburanti ed affrontare le criticità impellenti.
“L’aumento dei prezzi del gasolio e dei carburanti in genere – la posizione di Amedeo Genedani, Presidente di UNATRAS e di Confartigianato Trasporti – è oramai un costo non più sostenibile (oltre il 22% di aumento), che si sommano al perdurare delle criticità che affliggono il comparto, per le quali già da tempo chiediamo risposte urgenti da parte del Governo. Quello che si è abbattuto sul mondo dell’Autotrasporto è un ciclone spaventoso per cui servono provvedimenti immediati al fine di controbilanciare gli effetti degli aumenti e dare ossigeno agli autotrasportatori”.
“Il settore è fondamentale per l’economia italiana: nel nostro Paese oltre l’80% delle merci viaggia su gomma, e i nostri mezzi nelle fasi peggiori della pandemia hanno continuato a viaggiare garantendo l’approvvigionamento dei beni primari”, ricorda Unatras.
“Migliaia di operatori sono da un anno e mezzo alle prese con il rincaro dei carburanti, che negli ultimi mesi ha viaggiato ‘a mille’ e non accenna a placarsi – spiegano le associazioni – Gli aumenti vertiginosi delle materie prime, di luce e gas, infatti riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il GNL (gas naturale liquefatto). Parliamo di aumenti generalizzati di oltre il 25% in un anno, con maggiori costi per oltre 535 milioni di euro che l’autotrasporto non riesce a ribaltare sui propri committenti e che finiscono per scaricarsi interamente sui già risicati margini di profitto delle aziende”.
Unatras chiede un intervento urgente che stemperi la tensione favorendo le condizioni per una soluzione dei problemi attraverso:
• i provvedimenti economici di sostegno alla categoria, quali crediti di imposta per i maggiori costi sostenuti per i carburanti, attingendo dal ‘tesoretto’ che ha incassato il Fisco sull’Iva pagata per le accise;
• la previsione di un meccanismo di adeguamento automatico per l’aumento del gasolio;
• la ripubblicazione aggiornata da parte del MIMS dei costi di esercizio che gravano sugli autotrasportatori;
• l’apertura del tavolo di lavoro permanente sulle regole di settore, per un’analisi approfondita che affronti in particolare l’impatto delle nuove norme comunitarie in tema di accesso al mercato, le semplificazioni burocratiche e la revisione degli onerosi obblighi formativi per contrastare la carenza di conducenti.
UNATRAS ha denunciato l’indifferenza del Governo e deliberato lo svolgimento nelle prossime settimane di una serie di manifestazioni unitarie di autotrasportatori su diverse aree del territorio nazionale che, nel perdurare di mancanza di impegni precisi da parte dell’Esecutivo, non potranno che essere propedeutiche ad azioni di autotutela della categoria, non esclusa la proclamazione di un fermo dei servizi.