AUTOTRASPORTO – Carta tachigrafica: per il Ministero dell’Interno è possibile la guida in Italia in attesa del rilascio della nuova fino al 31 marzo 2022
Trasporti - Logistica - MobilitàCon propria circolare, il Ministero dell’Interno fornisce indicazioni in merito alla possibilità, per un soggetto che ha presentato richiesta di rilascio o di rinnovo della carta del conducente alla Camera di Commercio, di guidare un veicolo munito di tachigrafo digitale, nelle more del rilascio della carta stessa.
A causa dei ritardi riscontrati nei servizi di spedizione delle carte tachigrafiche ed al perdurare dell’emergenza sanitaria Covid-19, il Ministero conferma, peraltro come già fatto in precedente occasione, come non vi siano motivi ostativi, anche nel caso di rinnovo della carta, purché venga rispettato l’obbligo di documentare l’attività di guida utilizzando la procedura di registrazione manuale prevista dall’art. 35, paragrafo 2 del Regolamento 165/2014, che disciplina le ipotesi di danneggiamento, cattivo funzionamento, smarrimento o furto della carta del conducente.
La circolare precisa inoltre che il conducente potrà avvalersi di tale facoltà solamente sino al 31/03/2022 (data sino alla quale è stato prorogato lo stato di emergenza) e che in caso di controllo da parte di organi di polizia stradale dovrà esibire, oltre alle registrazioni manuali, anche una valida ricevuta della richiesta di rilascio o rinnovo della carta presentata alla Camera di Commercio.
Premesso che il conducente deve avere al seguito copia dell’istanza per la richiesta della card del tachigrafo, la compilazione manuale consiste nell’indicare a penna l’attività svolta sul retro della carta della stampante del tachigrafo.
La corretta procedura per la compilazione a mano indicata dall’articolo 35 citato è la seguente:
a) all’inizio del viaggio, stampare le indicazioni del veicolo guidato, inserendo su tale tabulato:
i) informazioni che consentono di identificare il conducente (nome, numero della carta del conducente o della patente di guida), compresa la firma;
ii) i periodi:
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- impegnati in «altre mansioni» [martelletti], vale a dire le attività diverse dalla guida (compreso quelle eventualmente relative alle altre attività per lo stesso o per un altro datore di lavoro, all’interno o al di fuori del settore dei trasporti);
- impegnati ne «i tempi di disponibilità» [quadrato barrato];
- impegnati nelle interruzioni di guida (pause) e i periodi di riposo giornaliero e/o settimanale [lettino].
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b) al termine del viaggio, stampare NUOVAMENTE le informazioni relative ai periodi di tempo registrati dal tachigrafo a bordo del veicolo, registrare i periodi di altre mansioni, disponibilità e riposo rispetto al tabulato predisposto all’inizio del viaggio, se non registrati dal tachigrafo, e riportare su tale documento gli elementi che consentono di identificare il conducente (nome, numero della carta del conducente o della patente di guida), compresa la firma del conducente.
NB: la norma non richiede di inserire i tempi di guida in quanto tali tempi sono registrati dall’unità di bordo e si possono desumere dalla seconda stampa, (quella indicata al punto b).
IMPORTANTE!
Quanto indicato dal Ministero dell’interno, con propria circolare è da intendersi sicuramente valido in Italia per poter circolare senza essere sanzionati a causa del ritardo nel rilascio o rinnovo delle Card.
Ci preme segnalare che il Regolamento (UE) 165/2014, all’articolo 35, contempla la procedura manuale solamente nel caso di “danneggiamento, cattivo funzionamento, smarrimento o furto della carta del conducente”. Non contempla il caso di ritardo di rilascio o consegna della Card rinnovata. Pertanto, non è garantito che sia accettata fuori dal territorio italiano la procedura manuale per il ritardo di emissione della Card per rinnovo anche se dovuto dall’autorità che emette la Card.
In altre parole, siamo in una situazione simile a quella della circolazione all’estero con un veicolo con revisione scaduta ma con prenotazione fatta prima della scadenza e data di revisione accordata successivamente al mese in cui è scaduta. Situazione non sempre accettata all’estero.