AMBIENTE – Pubblicato Decreto che obbliga a tagliare alcuni prodotti in plastica monouso: stop ad immissione in commercio dal 14 gennaio 2022 e pesanti sanzioni per inadempienze
AlimentazioneAmbienteMetalmeccanica di ProduzioneConfartigianato Imprese Verona informa che è stato pubblicato il Decreto Legislativo 196 del 8 novembre 2021 che recepisce la Direttiva Europea sull’uso delle plastiche monouso (c.d. Direttiva SUP – Single Use Plastics) inerente la riduzione dell’incidenza di determinati prodotti in plastica sull’ambiente (supplemento ordinario alla G.U. n. 285 del 30 novembre 2021).
Tra i criteri direttivi specifici si trova quello di garantire una riduzione duratura del consumo dei prodotti in plastica monouso, quali ad esempio tazze per bevande (con coperchi e tappi) o contenitori per alimenti, e promuovere la transizione verso un’economia circolare con prodotti e materiali innovativi. Inoltre, il Governo dovrà incoraggiare l’uso di prodotti sostenibili e riutilizzabili e, laddove non sia possibile, l’uso di alternative riutilizzabili ai prodotti in plastica monouso destinati ad entrare in contatto con alimenti; Il governo infine dovrà adottare misure volte a informare e sensibilizzare i consumatori e a incentivarli ad assumere un comportamento responsabile al fine di ridurre la dispersione di plastiche.
Questo decreto, in pratica, introduce importanti riduzioni del consumo/utilizzo di plastiche e restrizioni all’immissione sul mercato di plastiche, inoltre a partire dal 14 gennaio 2022 sarà vietato immettere sul mercato, salvo esaurimento delle scorte (vedasi parte finale della comunicazione), determinati
- bastoncini cotonati
- posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette);
- piatti;
- cannucce
- agitatori per bevande;
- aste da attaccare a sostegno dei palloncini, tranne i palloncini per uso industriale o altri usi e applicazioni professionali che non sono distribuiti ai consumatori, e relativi meccanismi;
- contenitori per alimenti in polistirene espanso, vale a dire recipienti quali scatole con o senza coperchio, usati per alimenti che soddisfano congiuntamente i seguenti criteri:
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- sono destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto;
- sono generalmente consumati direttamente dal recipiente;
- sono pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento, compresi i contenitori per alimenti tipo fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti;
- contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi;
- tazze o bicchieri per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.
Confartigianato ha seguito l’intero iter di approvazione del Decreto, presentando emendamenti e integrazioni in parte accolte nel testo finale in materia di esaurimento scorte e sanzioni. Pertanto al fine di consentire alle imprese interessate di esaurire le scorte di articoli non conformi già prodotti e/o acquistati alle disposizioni del decreto 196/2021, gli artt. 5, 6 e 7 stabiliscono che è consentita la messa a disposizione sul mercato dei prodotti in plastica elencati, fino all’esaurimento delle scorte, a condizione che possa esserne dimostrata l’immissione sul mercato in data antecedente all’effettiva decorrenza degli obblighi previsti nei medesimi articoli.
Le sanzioni, originariamente previste pari ad importi da € 5.000 a € 40.000, sono state pressoché dimezzate: il comma 1 dell’art. 14 sancisce quindi che “Salvo che il fatto costituisca reato, l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da € 2.500 a € 25.000”.