
EDILIZIA – Decreto antifrodi, le Associazioni e i Sindacati del Veneto: “Bene vincolare l’utilizzo dei bonus al rispetto dei contratti di settore”
CostruzioniImpiantiLegno e ArredoMetalmeccanica di Produzione...Le Associazioni Datoriali e Sindacali regionali delle costruzioni: Confartigianato, Ance, CNA, Casartigiani, FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, hanno diffuso un comunicato stampa unitario in merito al cosiddetto Decreto antifrodi, per esprimere posizione favorevole sui correttivi introdotti dal governo, anche a seguito della “sollevazione” critica del mondo imprenditoriale e lavorativo coinvolto, seguita alla prima stesura del provvedimento.
“Il decreto legge è un buon risultato, a cui siamo arrivati con una mobilitazione sia territoriale sia a livello nazionale – aggiunge Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona –. Il Governo ha recepito le nostre sollecitazioni per modificare la stretta sulla cessione dei crediti contenuta nell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, di fatto, ha paralizzato il mercato delle costruzioni. La nuova strada individuata dall’Esecutivo rappresenta una scelta equilibrata, anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese del settore costruzioni. In particolare, appoggiamo con convinzione l’introduzione dell’obbligo di rendere conto del contratto collettivo nazionale applicato dall’impresa affidataria dell’opera, se questa supera i 70.000 euro. Purché lo scopo sia effettivamente quello di garantire, o aumentare, gli standard di sicurezza applicati nei luoghi di lavoro”.
“Ci auguriamo, che tale requisito non si traduca in un nuovo balzello burocratico – conclude il Presidente Iraci Sareri –, diventando solo una nuova zavorra per l’agevolazione degli interventi e portando, alla fine, a disincentivare i lavori”.
Il comunicato unitario regionale
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