REVISIONI – Caos nei centri di controllo: il MIMS sospende la fornitura dei tagliandi per la revisione. Confartigianato chiede l’abolizione dell’adempimento
AutoriparazioneSenza alcun preavviso, il Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha disposto, a partire dal 17 febbraio 2022, la cessazione della fornitura delle etichette adesive che si applicano sulla carta di circolazione per confermare l’esito della revisione e il contestuale approvvigionamento dei nuovi tagliandi a totale carico delle officine private.
Lo denunciano, in una lettera inviata al Direttore Generale Motorizzazione, Pasquale D’Anzi, Confartigianato ANARA e le altre due principali sigle dell’autoriparazione. “Il provvedimento – è scritto nella lettera – ha colto di sorpresa le aziende del settore, sia per le modalità con cui è stato introdotto, senza alcun preavviso per gli operatori direttamente interessati, sia sul piano sostanziale, in quanto trasferisce impropriamente ai centri di controllo un onere che spetta alla Motorizzazione”. Infatti, “nell’ambito delle voci di spesa che compongono la tariffa revisioni, l’importo di euro 10,20, a titolo di diritti dovuti alla Motorizzazione, ricomprende anche i costi legati alla fornitura delle etichette da parte della Motorizzazione stessa, costi che ora non possono essere riversati ingiustamente sui centri di controllo, andando ad assorbire e vanificare, di fatto, il beneficio del recente adeguamento tariffario atteso da tempo dal settore e indispensabile per la sostenibilità economica delle imprese”.
Ma i problemi causati dal MIMS alle imprese del settore, con il cambio in corsa di una procedura consolidata, non si fermano al piano economico, ma impattano direttamente sull’operatività dei centri di controllo, che dall’oggi al domani devono trovare canali alternativi per dotarsi delle etichette ormai non più in consegna da parte degli Uffici della Motorizzazione. Una tegola pesantissima, che “sta pregiudicando – si legge nel documento – l’operatività dei centri di controllo e la continuità del servizio revisioni, con gravi ripercussioni non solo sulle imprese del comparto, ma anche per l’utenza e la sicurezza della circolazione stradale”.
Le tre organizzazioni non si limitano alla denuncia, ma propongono una semplificazione delle procedure che passa attraverso l’abolizione dell’obbligo di apposizione delle etichette per l’aggiornamento della carta di circolazione. Un adempimento antistorico e ridondante se si considera che “per certificare l’esito della revisione del veicolo” basterebbe “la sola emissione del certificato di revisione, documento in sé già completo ed esaustivo che contiene tutti i dati necessari e corretti, tra cui il codice dell’azienda e il codice antifalsificazione. Ciò in analogia a quanto disposto in campo assicurativo, con il superamento dell’attestato sostituito dal certificato di assicurazione dei veicoli quale unico documento”.