SOSTENIBILITÀ – Transizione verde, ma senza personale qualificato: Veneto quinto in Italia per mancanza di competenze green nelle MPI
15 Ottobre 2025

SOSTENIBILITÀ – Transizione verde, ma senza personale qualificato: Veneto quinto in Italia per mancanza di competenze green nelle MPI

Attualità

Transizione verde? Sì, ma senza le persone per realizzarla. Lo scorso anno le piccole imprese italiane avevano messo in programma l’assunzione di 1,6 milioni di lavoratori con competenze green, ma più della metà – il 55,6%, pari a 899mila persone – è risultata di difficile reperimento.

Nel mondo artigiano la situazione è ancora più critica: su 235mila lavoratori green da inserire, oltre 148mila (il 62,9%) si sono rivelati introvabili.

Il Veneto non fa eccezione: sei lavoratori su dieci (60,1%) con competenze ambientali o energetiche risultano irreperibili, collocando la regione al quinto posto in Italia per difficoltà di reperimento nelle PMI. Ancora, secondo l’ultimo rapporto Competenze Green di Unioncamere Excelsior Anpal, in Veneto nel 2024 erano previste 176.870 entrate di green jobs,  di queste il 59% è risultato di difficile reperimento.

Un paradosso in piena transizione ecologica: mentre le imprese cercano di innovare e ridurre i consumi, mancano tecnici, installatori, progettisti e manutentori con competenze ambientali. E nel frattempo gli investimenti “green” rallentano: in Veneto solo un’impresa su quattro oggi investe in sostenibilità (25,2%), il 2024 segna ancora una flessione dello 0,5 % rispetto all’anno precedente.

“A pesare – spiega Devis Zenari, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – sono gli elevati oneri finanziari imposti dalla stretta monetaria e la scarsa efficacia del piano ‘Transizione 5.0’, che al 15 settembre lascia inutilizzati 4,2 miliardi di euro, pari al 68,1% delle risorse disponibili”.

“Un’occasione mancata – commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto – che va recuperata con un cambio di passo nella strategia pubblica di sostegno alla transizione ecologica. Il riordino annunciato degli incentivi nella prossima legge di bilancio dovrà rappresentare una svolta, liberando risorse inutilizzate e orientandole verso un modello che sostenga davvero le piccole imprese impegnate nella sostenibilità”.

Per Confartigianato, la sfida è tutta sulle competenze: servono figure tecniche preparate su efficienza energetica, energie rinnovabili, edilizia sostenibile, gestione dei rifiuti e digitalizzazione dei processi produttivi. Da qui la proposta di un Osservatorio regionale sulle competenze presente nel Position Paper, che metta in rete imprese, scuole e istituzioni formative per anticipare i fabbisogni del mercato.

“Serve un’alleanza stabile tra scuola, formazione tecnica e mondo del lavoro – rilanciano insieme Boschetto e Zenari– una riforma della formazione tecnica e professionale che metta l’ambiente e l’efficienza energetica al centro dei programmi, rafforzando l’istruzione duale e l’apprendistato”.