COVID-19 – Pubblicato il Decreto Aprile: Italia tra arancione e rosso fino al 30 aprile
AttualitàBenesserePubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 1 aprile 2021, cosiddetto “Decreto Aprile”, approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.
Dal ritorno a scuola in presenza ovunque fino alla prima media, fino al divieto di fare visite agli amici nelle regioni in zona rossa, ad eccezione del weekend di Pasqua. L’Italia viene divisa solo tra zone arancioni e zone rosse per tutto il mese di aprile (scompare la zona gialla), anche se saranno possibili eventuali deroghe a fronte di un decisivo calo di contagi e ad uno sviluppo in positivo delle somministrazioni del vaccino nei territori che presentino dati da zona gialla.
Riportiamo, per completezza di informazione, l’ottimismo del Presidente della Giunta della Regione del Veneto, Luca Zaia, il quale nel punto stampa di giovedì 1 aprile ha ipotizzato, sulla base dei dati in miglioramento, un ritorno in zona arancione per il Veneto. Nella giornata di oggi, venerdì 2 aprile, il Ministero della Salute dovrebbe emanare le ordinanze per la riassegnazione delle zone colore.
Nel frattempo, riassumiamo sinteticamente alcune delle misure più importanti previste dal Decreto Aprile, assieme ad alcune indicazioni di carattere generale su ciò che è permesso o meno, a partire dal 7 e fino al 30 aprile.
ATTIVITA’ ED ESERCIZI
- Nelle zone arancioni restano aperti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti), per i quali invece è stata confermata la chiusura nelle zone rosse.
- Nelle zone arancioni restano aperte le attività commerciali al dettaglio, a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.
- Nelle zone rosse sono chiuse le attività commerciali al dettaglio, eccetto quelle di vendita di generi alimentari e di prima necessità.
- Nelle giornate festive e prefestive, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali.
- In zona rossa sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
SCUOLA
- Si tornerà in presenza anche nelle zone rosse fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%.
- I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.
PASQUA IN ROSSO
- Dal 3 al 5 aprile, come già previsto, tutta Italia sarà in zona rossa, come a Natale.
- Non si potrà circolare neanche all’interno del proprio comune ma è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in ambito regionale in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi per andare a trovare parenti o amici.
- E’ inoltre sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale.
BAR E RISTORANTI
- Bar e ristoranti restano chiusi: possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti.
SPOSTAMENTI
- Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa.
- La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità.
- Sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
- Nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso.
- Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all’interno del comune di residenza.
COPRIFUOCO
- Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso, il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità con l’utilizzo dell’autocertificazione.
PALESTRE, PISCINE, CINEMA, TEATRI, MUSEI
- Niente aperture fino al 30 aprile. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Possibile riapertura anche per i musei.
SECONDE CASE
Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano ordinanze dei presidenti di Regione che impongano regole più restrittive. In Campania Puglia e Liguria, nei giorni di Pasqua vige il divieto non solo per i non residenti ma anche per i residenti. L’accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
OBBLIGO DI VACCINAZIONE PER SANITARI E FARMACISTI
- Chiunque lavori in una struttura sanitaria, medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati dovrà vaccinarsi. Per chi rifiuta è prevista la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all’andamento della pandemia. Quando si raggiungerà l’immunizzazione di massa o si registrerà un calo importante della diffusione del virus, la sanzione verrebbe revocata. La sospensione durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021.
- Previsto anche lo “scudo penale” per i somministratori che seguono le regole, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave.
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