CARO-ENERGIA – Incontro con Assessore Marcato. Boschetto: “Impossibile programmare attività d’impresa. Misure Governo incideranno tra il 9 ed il 15%. Non basta!”
AttualitàSportello Energia“Oggi ci troviamo nella situazione in cui stanno arrivando a cittadini e imprese le bollette relative agli ultimi due mesi dell’anno caratterizzate dagli aumenti di cui si parla dall’ottobre scorso. Le imprese stanno toccando con mano il reale problema e stanno seriamente valutando se continuare a produrre o se sia più conveniente sospendere le attività. Il peso che devono sostenere infatti non è solo quello delle bollette ma si aggiungono l’aumento inevitabile dell’inflazione, quello delle materie prime, la situazione pandemica ancora presente, l’incertezza dei mercati internazionali oltre che la riduzione dei consumi”. Il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto, ha iniziato con queste parole il suo intervento all’incontro promosso, oggi pomeriggio, dall’Assessore Regionale Roberto Marcato. “Tutti i settori sono coinvolti – ha precisato –. Ci sono comparti fortemente energivori che subiranno un impatto economico maggiore, come plastica, metalmeccanica, alimentare, ceramica, vetro, ma in proporzione tutti stanno vedendo aumenti che sono in media del 200%”.
L’Ufficio Studi di Confartigianato ha certificato che per le commodities energetiche il 2021 si è chiuso con un aumento, valutato in dollari, dell’82% su base annua, il tasso più alto degli ultimi 42 anni, il terzo dopo quelli degli shock petroliferi del 1974 e 1979. Le tensioni maggiori provengono dal gas, prima fonte di produzione di elettricità, la cui bolla sta pesantemente spingendo al rialzo i prezzi dell’energia elettrica: a dicembre 2021 il prezzo del gas europeo (TTF) registra un impressionante +709% rispetto a dicembre 2019, mentre il prezzo dell’energia elettrica di riferimento per la borsa elettrica a gennaio 2022 è 3,5 volte quello di un anno prima.
“Grazie al Consorzio Caem del sistema Confartigianato Veneto – ha proseguito Boschetto – riusciamo ad avere i dati reali dalle fatture delle aziende associate, i dati inseriti nella tabella sono quindi reali e le proiezioni sull’aumento dei prezzi sono basate appunto su dati reali”.
Da una prima proiezione fatta sul PUN, prezzo unico nazionale dell’energia elettrica, avuto ad inizio gennaio, corrispondente a 220 euro MW/h, si è visto un calo delle tariffe energetiche che faceva ben sperare; dai dati di queste ultime ore, legati purtroppo alla forte situazione di instabilità tra Russia e Ucraina e quindi anche dei rapporti con gli USA, si vede come il PUN sia immediatamente risalito a 260 euro MW/h come a dicembre.
“Con queste variazioni schizofreniche – si è chiesto il Presidente – come può un’impresa programmare la propria attività? Il Governo ha approvato un nuovo Decreto che prevede lo stanziamento di risorse per l’azzeramento degli oneri sulle bollette di utenti con più di 16.5 KW/h di potenza, in precedenza era intervenuto per quelle con potenza inferiore, ma sapete quanto andrà ad incidere tutto questo? Tra un 9% ed un 15% sul totale della bolletta! E’ un segnale ma, purtroppo, non è sufficiente a risolvere il grave problema. Auspichiamo un intervento importante da parte della Regione a difesa di tutto il mondo produttivo con interventi forti di sostegno ad azioni verso il Governo centrale per ulteriori misure. Noi siamo pronti a fornire dati a supporto di ogni azione che si renda necessaria”.
La risposta dell’Assessore regionale Roberto Marcato
“Ho raccolto la forte preoccupazione per nostro sistema economico – spiega Marcato -. Il rischio è quello di perdere la possibilità della ripresa a causa dello spropositato aumento del costo dell’energia, come quello delle materie prime, dell’inflazione e dello stato di incertezza generale prodotto dalla pandemia. Non ultimo il peso che stanno sostenendo oggi le aziende con le assenze dovute al covid”.
“Per quanto riguarda le risposte a brevissimo il credito d’imposta sembra non essere sufficiente, perché poco attuabile visto l’andamento economico delle nostre imprese – indica l’assessore regionale allo sviluppo economico -. Serve una politica di aiuti che ristori per l’aumento dei costi delle materie prime e bisogna intervenire sugli oneri fiscali e parafiscali. Naturalmente si tratta di concentrare gli aiuti sui settori energivori dove le imprese hanno i maggiori costi energetici, cercando soluzioni come quelle legate alla termovalorizzazione dei rifiuti, ad incentivare il fotovoltaico a servizio delle imprese, ad esempio offrendo agevolazioni e aiuti perché le aziende si costruiscano il proprio impianto fotovoltaico per sostenersi dal punto di vista energetico. Altra proposta è usare Cassa Depositi e Prestiti per sostenere le imprese energivore”.
“Chiederò con urgenza la convocazione della commissione per attività produttive e sviluppo economico in sede di Conferenza Stato Regioni – conclude Roberto Marcato -. L’obiettivo è condividere un documento unico da inviare al Governo. Il Veneto, assieme a Emilia Romagna e Lombardia, è la locomotiva d’Italia e se queste regioni perdono il trend positivo di rimbalzo economico il Paese intero rischia di collassare”.