BONUS AUTO 2024 – A chi spetta e come richiederlo, a partire dal 3 giugno
28 Maggio 2024

BONUS AUTO 2024 – A chi spetta e come richiederlo, a partire dal 3 giugno

Attualità

Definita la data per l’apertura della piattaforma di richiesta per il cosiddetto bonus auto 2024. E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm sulla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Lo comunica il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) sottolineando che “la nuova piattaforma Ecobonus per il servizio di prenotazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, sarà attiva dalle ore 10 del 3 giugno”.

Sul sito, gestito da Invitalia per conto del Mimit

https://ecobonus.mise.gov.it/

saranno resi disponibili i moduli per chiedere il bonus e le tabelle che riportano i criteri di attribuzione dei contributi. Sono disponibili risorse per un totale di 1 miliardo di euro.

Per Ecobonus 2024, misura promossa dal ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato dal ministro Adolfo Urso, sono disponibili risorse pari a 950 milioni di euro a cui si aggiungono 50 milioni per i veicoli per l’anno in corso, stanziati dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, per un totale di un miliardo di euro.

Tra le novità, previsti contributi proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5. È agevolato l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km, nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.

Il prezzo di listino compresi optional (IVA esclusa) non deve essere superiore ai 35 mila euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (elettriche) e 61-135 gr/km (termiche) e ai 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).

Dei complessivi 950 milioni disponibili, fino a esaurimento, circa 240 saranno destinati ad incentivare l’acquisto di vetture che rientrano nella fascia di emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km, tipicamente le elettriche, con prezzo pari o inferiore a 35 mila euro, Iva esclusa. Senza rottamazione c’è un contributo di 6mila euro nella fascia 0-20 e di 4mila nella fascia 21-60. Rottamando un Euro 4 si potrà beneficiare di 9mila euro nella fascia 0-20, 5.500 nella 21-60 e 1.500 nella 61-135.

I 150 milioni destinati alle vetture ibride plug-in, tra 21 e 60 g/km, finanzieranno l’acquisto di vetture con prezzo pari o inferiore a 45mila euro Iva esclusa con un contributo di 4mila euro, a cui si aggiungeranno ulteriori 4mila se si rottama un veicolo da Euro 0 a Euro 2, o ancora 2 mila euro se Euro 3 o 1.500 se Euro 4. Cifre più esigue andranno per l’usato (20 milioni), i veicoli commerciali leggeri (53 milioni) e il noleggio (50 milioni).

Nel caso delle prime due fasce di emissione scatta la maggiorazione del 25% per singoli componenti di un nucleo familiare con Isee sotto 30mila euro: questo significa che per le auto elettriche il contributo potrà arrivare fino a 13.500 euro. 

Infine, il provvedimento introduce un contributo all’installazione di nuovi impianti bifuel (cioè GPL o metano) per autotrazione su autoveicoli di classe fino a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.

Il concessionario o rivenditore inoltrerà la domanda sulla piattaforma Ecobonus di Invitalia. Riceverà conferma in base alla disponibilità residua del fondo. Il rivenditore riconoscerà il contributo al cliente, tramite compensazione del prezzo d’acquisto. Il costruttore rimborserà al concessionario il contributo erogato e riceverà da quest’ultimo la documentazione per recuperare il contributo rimborsato come credito d’imposta.

IMPORTANTE

Sentita la Regione del Veneto, in riferimento alla cumulabilità tra contributi regionali e statali, è stato confermato che l’incentivo nazionale è cumulabile con quello regionale. Infatti Il testo del nuovo DPCM non menziona la cumulabilità, ma dice che per quanto non espressamente previsto dal decreto si rinvia al DPCM del 6/04/2022, che prevedeva la cumulabilità. SI VEDA QUI
Si riporta la FAQ del Ministero.
4. È possibile cumulare l’Ecobonus con altri incentivi erogati a livello regionale o provinciale?
La possibilità di cumulo con altri contributi nazionali è vietata per veicoli di categoria M1, N1 e N2, mentre non sono indicate restrizioni in merito alla cumulabilità con altri incentivi regionali e provinciali (si veda la nostra specifica notizia QUI). Sui veicoli di categoria Le (motocicli e i ciclomotori a due, tre o quattro appartenenti ad una delle categorie da L1e a L7e) non sono previste restrizioni di alcun tipo.