ARENA DI VERONA – L’evento di presentazione del progetto “67 Colonne per l’Arena”. Iraci Sareri: “Tutti i Veronesi sentono l’Arena un po’ loro e ne vanno fieri”
AttualitàSERVIZI IMPRESEVerona CentroAttrezzisti e calzolai, sarti e falegnami, carpentieri meccanici e del metallo, truccatori, costumisti, acconciatori, artisti del legno, del polistirolo e di qualsiasi materiale venga utilizzato per la realizzazione delle scenografie, decoratori, installatori elettrici ed elettronici, fonici e tecnici audio, programmatori ed informatici, pulitintori, video operatori e fotografi, liutai, costruttori e manutentori di strumenti musicali, autotrasportatori di merci e persone…
In 98 anni – tanti sono i festival lirici che hanno animato l’Arena di Verona fino all’edizione di quest’anno – sono senz’altro migliaia gli artigiani che hanno dato il loro insostituibile contributo per tenere in movimento una delle macchine per eventi, spettacolo, musica e cultura più apprezzata del mondo.
“Questa è una delle motivazioni che ci hanno spinti a dare il nostro contributo, come Associazione che rappresenta quegli stessi artigiani che animano l’anfiteatro romano in terra scaligera nel dietro le quinte, all’iniziativa di fundraising per contribuire a rilanciare le sue attività dopo il lungo stop causato della pandemia”, sono le parole di Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona, che ha simbolicamente adottato una delle 67 colonne delle quali era composto l’anello esterno dell’Arena, crollato a causa del drammatico terremoto del 1117, e del quale rimane solo la famosa “ala”.
“Tutti i Veronesi sentono l’Arena un po’ loro e ne vanno fieri quando sono chiamati ad esprimersi sulla loro città – continua Iraci Sareri –, e credo anche che tutti gli abitanti della provincia di Verona abbiano la chiara consapevolezza di quanto essa sia importante per tutta la comunità, l’economia e le imprese. Basti pensare alle ricadute di un indotto da circa 500 milioni di euro generate dall’arrivo a Verona di milioni di turisti, appassionati, spettatori del festival areniano, di concerti musicali pop e rock e altri eventi, senza contare il lavoro generato ogni anno per centinaia di persone”.
Il progetto “67 colonne per l’Arena”, ideato dalla Fondazione Arena per sostenere l’anfiteatro e il suo festival, ha raggiunto l’obiettivo del milione e mezzo di euro raccolti, ed è stato presentato nella serata di mercoledì 9 giugno, proprio dal palco dell’Arena, allestito con scenografie e schermi led per la prima dell’Aida in programma il 19 giugno, alla presenza di quanti vi hanno contribuito, aziende private e associazioni di categoria della provincia, tra le quali proprio Confartigianato Imprese Verona, rappresentata in platea dal Presidente Roberto Iraci Sareri e dal Segretario Valeria Bosco.
Una sorta di “anteprima” della ripartenza ufficiale del festival lirico, con interventi del sindaco Federico Sboarina; della sovrintendente della Fondazione Arena, Cecilia Gasdia; del direttore generale Gianfranco de Cesaris; di Carolina Botti, direttore di Ales Arte Lavoro e Servizi, società del Ministero della Cultura che gestisce i progetti come l’Art Bonus, sul quale si basa il contributo di tutti i “mecenati” partecipanti; di Matteo Montan, Amministratore delegato del gruppo editoriale Athesis che collabora al progetto, e di Sandro Veronesi e Gian Luca Rana, tra i primi promotori.
L’evento ha poi vissuto momenti di intrattenimento, con il tenore Murat Karahan che ha interpretato il “Nessun dorma” della Turandot, accompagnato al piano da Cecilia Gasdia, oppure con la sorpresa finale, che ha visto il vicedirettore artistico della Fondazione, Francesco Trespidi, organizzare i presenti sul palco, nel ruolo di comparse tra le scenografie, per la foto finale che ha richiesto anche una sorta di divertente interpretazione artistica con pose improvvisate e decisamente fuori dal protocollo.
Confartigianato Imprese Verona rilancia, infine, #iosonolarena, la stessa iniziativa di sostegno, rivolta però a tutti i cittadini veronesi, imprenditori associati compresi, che possono decidere di partecipare tramite un contributo economico volontario, libero e detraibile nell’ambito dell’Art Bonus, delle attività della Fondazione Arena e dell’anfiteatro più noto al mondo, l’Arena di Verona, con il suo impareggiabile festival lirico. Per la donazione libera, in regime di Art Bonus, è attiva la piattaforma raggiungibile dal sito arena.it/iosono.