SOSTEGNI BIS – 60 milioni a fondo perduto per imprese del settore eventi: wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering)
11 Gennaio 2022

SOSTEGNI BIS – 60 milioni a fondo perduto per imprese del settore eventi: wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering)

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Contributi a fondo perduto, con uno stanziamento di 60 milioni di euro, per le imprese del settore eventi – wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering) – duramente colpite dall’emergenza Covid. È quanto prevede il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che rende operativa la misura introdotta dal decreto Sostegni bis.

In particolare, si tratta di una misura destinata per:

  • 40 milioni al settore del wedding;
  • 10 milioni al settore – diverso dal wedding – dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie;
  • 10 milioni al settore dell’hotellerie-restaurant-catering (Ho.Re.Ca.).

Potranno richiedere il contributo le imprese che nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto a quello del 2019.

“Si tratta di un doveroso provvedimento di sostegno per tutte quelle imprese che svolgono attività, dalle cerimonie agli eventi, che sono state tra le più penalizzate durante l’emergenza Covid”, dichiara il ministro Giorgetti. “È giusto – aggiunge – che il Mise supporti con contributi a fondo perduto questi settori che negli anni hanno visto crescere nuove professionalità, in prevalenza tra le donne e i giovani, con un forte impatto sull’economia del territorio”.

Il decreto, firmato anche dal ministro dell’Economia e delle finanze, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Le imprese interessate potranno presentare domanda direttamente all’Agenzia delle entrate, con le modalità e nei termini che saranno stabiliti da un suo prossimo provvedimento.

contributi verranno accreditati direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente.

I NUMERI

Dai dati pubblicati nel maggio 2021, il comparto delle cerimonie e wedding comprende imprese che operano in differenti ambiti di attività: organizzazione, location, catering e intrattenimento; partecipazioni, fotografi e videomaker; acconciatura e trucco; cappelli, abiti, calzature, fedi, gioielli e accessori; fiori, bomboniere, lista nozze e viaggi di nozze, con un peso variabile delle attività relative a matrimoni e cerimonie sul fatturato totale. All’interno di questi 5 ambiti si individuano 30 settori economici di cui alcuni sono fortemente specializzati, con una più accentuata dipendenza dall’andamento di queste cerimonie ed eventi: agenzie matrimoniali e che organizzano feste e cerimonie, wedding planner, musicisti, cantanti e disc-jockey, imprese che realizzano bomboniere e fotografi.

Nel perimetro dei settori interessati dalla domanda di beni  e servizi per cerimonie e wedding, da un’analisi predisposta dall’Ufficio Studi Confederale, si contano in provincia 8.358 aziende, pari all’8,7% dell’intero sistema imprenditoriale scaligero (96.241 imprese). Quasi un’impresa su due del settore, 3.784 unità corrispondenti al 45,3%, appartiene all’artigianato.

Tra i settori in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana in provincia di Verona sono: Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (2.354), confezione di abbigliamento (280), gelaterie e pasticcerie (186), disegnatori grafici (168), attività video-fotografiche (161).

Nelle imprese, non solo artigiane, dei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding lavorano complessivamente 32.612 addetti e la dimensione media di tali attività è di 3,4 addetti per impresa, valore molto superiore a quello medio nazionale fermo a 2,4.