ALIMENTAZIONE – Dai panificatori appello al Ministro Urso: “Subito interventi contro i rincari di energia, materie prime, carburanti e l’inflazione”
AlimentazioneLa grave crisi energetica che sta attraversando il Paese sta mettendo in ginocchio il settore della panificazione artigiana. Di fronte ai gravi rincari e alla frammentazione delle proteste, Confartigianato Panificazione ha aderito ad un tavolo di coordinamento nazionale delle Associazioni dei panificatori maggiormente rappresentative a livello nazionale (Assipan Confcommercio, Assopanificatori Fiesa Confesercenti, Confartigianato Panificatori, Cna Dolciari e Panificatori) per dare più forza e sintesi alle richieste della categoria, che sta affrontando uno dei momenti più difficili della propria storia recente.
“Le imprese di panificazione – afferma Alessandro Cella, Presidente regionale dei panificatori di Confartigianato – producono beni di prima necessità, la cui distribuzione non può essere messa a repentaglio, pena il rischio di gravi ripercussioni sulla tenuta sociale; per questa ragione chiediamo interventi specifici per far fronte ai rincari di farina, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari. In regione ci sono 1.443 imprese, con oltre 6 mila 700 addetti, che da oltre due anni stanno affrontando una situazione di fortissima instabilità che ha messo a dura prova la tenuta delle produzioni e a rischio la qualità delle produzioni alimentari, simbolo del nostro Made in Italy. Senza interventi mirati ed immediati il pane artigianale, bene primario per eccellenza, potrebbe presto venire a mancare dalle tavole degli Italiani. Queste -conclude – le considerazioni che con il Tavolo di Coordinamento abbiamo rappresentato al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, unitamente ad una richiesta di incontro in cui discutere una serie di proposte mirate”.
Tra le principali richieste rientrano:
- L’incremento del credito di imposta previsto per le imprese ad alta intensità energetica, che per i panificatori artigiani dovrebbe essere elevato al 50%, con estensione a tutto il 1° quadrimestre 2023 ed applicazione dell’obbligo per i fornitori di uno sconto immediato in bolletta “ove richiesto” pari al credito d’imposta spettante a fronte di una automatica cessione dello stesso;
- L’intervento sulle norme relative al distacco delle forniture, individuando una moratoria che salvaguardi la continuità della produzione, stabilendo il pagamento di almeno il 20% della fattura che inibisca il distacco;
- L’intervento sul trattamento fiscale del lavoro notturno caratteristico nelle imprese di panificazione artigiana, al fine di contenere il costo del lavoro e contestualmente la capacità produttiva di pane fresco;
- Il riconoscimento alle imprese del settore della qualifica di operatori svolgenti lavoro usurante.
Per sostenere le ragioni delle richieste come sopra avanzate, le Associazioni de panificatori chiedono un Tavolo di confronto presso il Ministero, anche al fine di avviare un monitoraggio serrato dell’andamento dei costi energetici e delle materie prime, al fine di prevenire situazioni critiche che rischiano di creare notevoli tensioni sociali tra la popolazione.