AUTOTRASPORTO e AUTORIPARAZIONE – Legge di Bilancio: revisioni mezzi pesanti anche in officine private. “Svolta storica, se decreti attuativi saranno concertati e costruiti con criterio”
SERVIZI IMPRESETrasporti - Logistica - MobilitàPotrebbe essere in via di risoluzione – aprendo ulteriori prospettive di lavoro per i Centri di Revisione – un problema che da anni complica il lavoro degli autotrasportatori e delle Motorizzazioni: sarà estesa anche alle officine private la possibilità di effettuare revisioni sui mezzi pesanti. “Una svolta che per il momento ci limitiamo a dire che potrebbe essere storica, ma che ad oggi ancora non lo è”, commentano i presidenti di Confartigianato Verona della categoria Autotrasporto, Lucia Caregnato, e degli Autoriparatori, Massimo Speri.
La novità sta per arrivare a seguito di una modifica dell’art. 80 del Codice della Strada, inserita nella Legge di Bilancio 2019 con i commi 1049 e 1050. Anche i veicoli di massa superiore alle 3,5 tonnellate, infatti, potranno essere revisionati dalle officine private autorizzate, potendo così teoricamente superare le lungaggini burocratiche legate all’effettuazione delle revisioni presso i centri della Motorizzazione. Due sole le eccezioni, per i veicoli “destinati al trasporto di merci non pericolose o non deperibili in regime di temperatura controllata (ATP)” e per quelli che trasportano merci pericolose (ADR), che dovranno continuare ad utilizzare le consuete procedure di revisione presso l’ufficio provinciale della Motorizzazione.
“Da tempo – afferma la presidente di Confartigianato Trasporti Verona – la nostra Confederazione chiedeva un provvedimento che permettesse di risolvere le difficoltà collegate all’oggettiva difficoltà delle motorizzazioni nel garantite tempi adeguati per revisionare i ‘pesanti’, con concrete ricadute negative, in particolare per i lunghi tempi di attesa e per l’impossibilità di utilizzare i veicoli in attesa di revisione, pur regolarmente prenotata ma accordata oltre lo scadere dell’anno, per i trasporti fuori Italia. Con l’emendamento alla Legge di Bilancio, fortemente voluto da Confartigianato, si dovrebbero garantire procedure più rapide alle imprese di autotrasporto, incentivando al contempo il lavoro degli autoriparatori e migliorando la situazione in un campo essenziale come quello della sicurezza stradale”.
Una vera e propria rivoluzione che dovrebbe diventare realtà con la fine del mese di gennaio, quando il Ministero dei Trasporti pubblicherà le disposizioni attuative per il via definitivo.
“Siamo in attesa di quelle – spiega Massimo Speri, Presidente di Confartigianato Autoriparazione Verona –, perché al momento il testo risulta vago e lascia aperte troppe questioni, tra le quali le procedure e gli adempimenti a carico dei centri revisione che vorranno operare sui ‘pesanti’, oppure la nuova formazione delle figure di controllo che comunque dovranno verificare tali veicoli. Se tutto sarà predisposto con buonsenso e lungimiranza, si tratterebbe effettivamente di un altro passo verso l’avvicinamento dell’Italia alle prassi che negli altri paesi dell’Unione Europea sono utilizzate da anni. Staremo a vedere”.
Autoriparatori e Autotrasportatori, dunque, concordano sulla positività di un provvedimento da tempo invocato da Confartigianato, ma sono altresì concordi nel richiedere che le sue norme attuative vengano, fin da subito, concertate e costruite con criterio e attenzione, “magari anche tardando qualche settimana per la loro emanazione – aggiunge il Presidente di Confartigianato Verona, Andrea Bissoli –, altrimenti ci troveremo di fronte ad un finto passo avanti che non servirà alle imprese di autotrasporto, né agli autoriparatori e né per una maggiore efficacia dell’importante servizio offerto dalla Motorizzazione. Un semplice esempio per tutti, tralasciando aspetti più specifici: se i privati non potranno revisionare i rimorchi, un bilico come si dice dalle nostre parti, rimanendo in balia delle difficoltà di organico delle Motorizzazioni e delle conseguenti lungaggini, saremo di fronte ad una ‘riforma monca’. Rimarrà, di fatto, la situazione attuale con buona pace dell’efficienza ed anche della sicurezza dei mezzi”.