TRASPORTI e GREEN PASS – Unatras scrive a Draghi: 'Sciogliere i nodi irrisolti e chiarire l'applicazione anche alle imprese straniere'
7 Ottobre 2021

TRASPORTI e GREEN PASS – Unatras scrive a Draghi: ‘Sciogliere i nodi irrisolti e chiarire l’applicazione anche alle imprese straniere’

AttualitàTrasporti - Logistica - Mobilità

Unatras, l’Unione delle principali associazioni dell’autotrasporto italiane, ha diffuso un comunicato a seguito della lettera inviata a firma del Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, sull’obbligo del Green Pass dal prossimo 15 ottobre.

Comunicato stampa
GREEN PASS OBBLIGATORIO IN AZIENDA DAL 15 OTTOBRE

LE ASSOCIAZIONI DELL’AUTOTRASPORTO (UNATRAS) SCRIVONO A DRAGHI E GIOVANNINI: “SCIOGLIERE I NODI IRRISOLTI E CHIARIRE L’APPLICAZIONE ANCHE ALLE IMPRESE STRANIERE”

Green pass in azienda: il 15 ottobre è alle porte e le associazioni dei trasporti e della logistica scrivono al Governo. Chiedono di sciogliere i nodi che preoccupano le imprese, e di farlo prima che l’obbligo del ‘passaporto verde’ entri in vigore.

La lettera è di Unatras, l’Unione delle principali associazioni dell’autotrasporto italiane (Fai-Conftrasporto, Confartigianato Trasporti, Cna-Fita, Assotir, Unitai, Fiap, e Sna-Casartigiani) presieduta da Amedeo Genedani. Destinatari, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, e il capo di Gabinetto del Mims Alberto Stancanelli. Tra i firmatari, anche la Fai Conftrasporto-Confcommercio.

“Ci preme sottolineare la necessità di garantire l’omogena applicazione della norma su tutto il territorio nazionale a chiunque assicurandone il rispetto agli operatori nazionali e a quelli stranieri”, scrivono le associazioni. Condizione necessaria, questa, per scongiurare fenomeni di dumping e alterazione del mercato che favorirebbero i vettori esteri. I quali, in caso di corretta applicazione della legge, sarebbero di fatto esentati dall’obbligo.

“Siamo convinti – prosegue la lettera – che debba continuare il confronto avviato in tema di aggiornamento del ‘Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID -19 nel settore del trasporto e della logistica’, e riteniamo opportuno coniugare le disposizioni del Decreto del 21 settembre con le linee guida, promuovendone un aggiornamento”.

L’auspicio delle associazioni è che si possano chiarire anche i dubbi sull’applicazione del decreto per arrivare a un risultato definitivo che possa garantire sicurezza per la salute nei luoghi di lavoro, ma anche procedure compatibili con i diversi modelli organizzativi dell’attività lavorativa dell’autotrasporto.

Unatras chiede anche un intervento sulla normativa in materia di privacy, che a oggi limita in maniera determinante la possibilità per i datori di lavoro dell’autotrasporto di adempiere correttamente e nei tempi previsti agli obblighi di verifica.

“Riteniamo che l’impresa – conclude Unatras – debba poter conoscere la validità del green pass dei suoi dipendenti, in modo da agevolare la programmazione di lavori, sostituzioni, trasferte, compatibili con gli obblighi di sicurezza, e poter individuare più agevolmente le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, che sono demandate ai datori di lavoro a partire dal 15 ottobre”.