MANOVRA ECONOMICA – Il Presidente Zenari: “In Legge di bilancio bene difesa conti pubblici. Ma su Transizione 5.0 deluse le attese”
AttualitàConfartigianato Imprese Verona, con il Presidente Devis Zenari, commenta la manovra economica approvata dal Senato. “Alcune misure sono importanti – afferma –, avvicinandosi alle aspettative delle imprese e recependo alcune delle sollecitazioni della nostra Confederazione. C’è consapevolezza in merito all’aver dovuto mantenere la linea del rigore e della responsabilità, finalizzate a salvaguardare i conti pubblici, riorganizzando risorse limitate. Ovviamente ci sono anche delle ombre che avremmo preferito evitare”.

«Una buona notizia – continua Zenari – è rappresentata dall’eliminazione dei limiti alla compensazione dei debiti previdenziali e contributivi con i crediti fiscali, così come la correzione di una norma che avrebbe penalizzato i contratti collettivi dell’artigianato, rinnovati puntualmente nel 2024 e con aumenti salariali previsti anche per il 2026. Evitare la detassazione di quegli aumenti sarebbe stato un messaggio sbagliato verso chi rispetta le regole e rinnova i contratti nei tempi corretti».
Positivo anche il rifinanziamento della Nuova Sabatini, considerata da Confartigianato «uno strumento essenziale per sostenere gli investimenti delle micro e piccole imprese», insieme alla rimodulazione delle aliquote IRPEF e alla proroga delle detrazioni fiscali per la riqualificazione edilizia. «Apprezzabili – aggiunge il Presidente di Confartigianato Verona – sono anche la previsione dell’iperammortamento come misura a sostegno degli investimenti, la proroga del credito per i campionari del settore moda e i contributi per completare le riqualificazioni legate al superbonus nelle aree del sisma, dove le imprese attendono risposte concrete».
«Delude, invece – avverte il presidente Zenari – la copertura parziale e insufficiente dell’overbooking di Transizione 5.0: è l’occasione mancata di questa manovra. Dopo le rassicurazioni del Governo, le imprese si aspettavano risposte ben diverse. Così si rischia di frenare investimenti già programmati». Critico il giudizio anche sull’introduzione di una ritenuta di acconto nelle transazioni tra imprese e sull’aumento delle accise sul gasolio. «Sono misure – afferma il Presidente degli artigiani scaligeri – che vanno nella direzione opposta rispetto al sostegno alla liquidità e alla riduzione dei costi di produzione».
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