MOBILITÀ – Dal 1° gennaio aumento dei pedaggi autostradali in alcune tratte italiane. “Per l’autotrasporto professionale, un impattante aumento dei costi”
AttualitàTrasporti - Logistica - MobilitàDal 1° gennaio 2025 sono scattati “adeguamenti”, ovviamente in crescita, per quanto riguarda i pedaggi autostradali in Italia, ma non per tutti i concessionari. Aumentano in particolare le tariffe di Autostrade per l’Italia, concessionario che gestisce circa 2.800 chilometri di rete.
L’aumento medio corrisponde ad un +1,8%.
Il provvedimento di aumento è differenziato e non lineare per tutte le tratte. Gli aumenti si applicano principalmente alle tratte gestite da AutoStrade per l’Italia – Aspi, con incrementi variabili ma in generale allineati con il tasso di inflazione programmato per il 2024.
Le tratte in aumento sono:
- A1 che collega Milano a Napoli aumento dell’1,8%;
- A3, che va da Napoli a Salerno, aumento dell’1,677%;
- A4 sul tratto Milano Fiorenza-Brescia Ovest, aumento dell’1,8%;
- A7 nel tratto Serravalle Scrivia-Genova Ovest, aumento dell’1,8%;
- A8 Milano-Laghi, tra Milano e Varese, aumento dell’1,8%;
- A8/A26 nella diramazione Gallarate-Gattico, aumento dell’1,8%;
- A9 Milano-Laghi, che collega Lainate al confine con la Svizzera, aumento dell’1,8%;
Aumento dell’1.8% per:
- A10 Autostrada dei Fiori, nel tratto Genova-Savona;
- A11, la Firenze-Mare, da Firenze a Pisa Nord;
- A12, sia nel tratto Genova-Sestri Levante sia in quello da Civitavecchia a Roma;
- A13 Bologna-Padova;
- A14 Adriatica, tratta Bologna a Taranto;
- A16, l’Autostrada dei Due Mari tratta Napoli Est e Canosa di Puglia;
- A23 Alpe-Adria, tratta Udine Nord al confine con l’Austria.
- A26, l’Autostrada dei Trafori, tra Genova Voltri e l’Innesto SS33;
- A26/A4 diramazioni Stroppiana-Santhià;
- A26/A7 Predosa-Bettole di Tortona;
- A27 nel tratto tra l’Innesto A57 e Pian di Vedoia;
- A30 Caserta-Salerno
Nonostante l’incremento medio dell’1.8%, il Ministero ha congelato le tariffe per 22 delle 23 concessionarie autostradali, lasciando invariati i pedaggi su importanti tratte come la A6 Torino-Savona e la A33 Asti-Cuneo.
Gli aumenti dei pedaggi sono motivati da diversi fattori: dall’inflazione programmata, agli investimenti, alle manutenzioni straordinarie. In ogni caso, per il trasporto professionale si tratterà di un importante ed impattante aumento dei costi. In particolare, le filiere del trasporto merci conto terzi e della logistica dovranno affrontare l’ennesima nuova sfida legata ad un aumento tariffario.
In termini di concessioni autostradali il Decreto Concorrenza introduce una riforma per ridisegnare il sistema delle NUOVE concessioni autostradali in Italia secondo le seguenti linee (misure che si applicheranno solamente alle nuove concessioni):
- durata massima delle concessioni 15 anni;
- obbligo di riassegnazione tramite gara al termine dei 15 anni
- le tratte saranno riorganizzate in segmenti di estensione compresa tra 180 e 315 chilometri per favorire una maggiore concorrenza;
- introduzione di criteri uniformi per la determinazione dei pedaggi.