GIOVANI IMPRENDITORI – Il nuovo Presidente Fabio Girlanda si presenta: “Punteremo sulla formazione manageriale degli imprenditori e su una scuola vicina al mondo dell’impresa”
Giovani imprenditoriNuova squadra dirigenziale per i Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Verona. Fabio Girlanda, infatti, guiderà il movimento sociale dell’Associazione scaligera per i prossimi quattro anni, raccogliendo il testimone consegnatogli da Giorgia Speri.
Fabio Girlanda, 32 anni, è socio dell’azienda di famiglia che opera nel settore immobiliare. Fondata negli anni ’70 dal nonno Mario, l’Impresa Girlanda è proseguita con l’ingresso del padre Gianfranco nei primi anni ’90, anch’esso dirigente di Confartigianto Imprese Verona.
“Ringrazio chi mi ha preceduto – afferma Girlanda – e anche chi, negli anni, mi ha sempre più coinvolto nel mondo associativo dei giovani di Confartigianato Verona. Ho costruito la mia esperienza stando accanto a persone appassionate e sono certo che, assieme al nuovo gruppo di lavoro, ci impegneremo per dare concretezza ad un programma che punti sulla formazione degli imprenditori e su una scuola vicina al mondo dell’impresa. I giovani vanno sostenuti investendo su strumenti che li aiutino a partire, a crescere, a consolidarsi, ad entrare in azienda subentrando ai genitori fondatori, facendosi aiutare dall’innovazione ma senza dimenticare la potenza del made in Italy come base di tradizione dalla quale partire”.
Completano il consiglio del movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Verona: Michele Filippi, Marco Garonzi, Edoardo Gini e Matteo Molinaroli.
“Approfondendo alcuni aspetti programmatici – riprende il Presidente Girlanda –, ci proporremo di attrarre i giovani imprenditori verso il nostro gruppo, avvicinandoli anche attraverso attività di categoria e di territorio. Inoltre, punteremo a rafforzare il percorso di inserimento nel mondo della scuola, per proporci come testimonial di sbocchi lavorativi nell’universo imprenditoriale e come ‘in-formatori’ che riescano a seminare interesse tra i ragazzi in età scolastica. Continueremo, poi, a spingere lungo la strada della formazione manageriale per i giovani imprenditori, che non possono più permettersi di ‘lavorare e basta’, ma devono obbligatoriamente sviluppare competenze specifiche del ‘fare impresa’, che negli anni hanno subito profonde modificazioni e sviluppi”.
Il mondo delle imprese artigiane, in linea con l’andamento del Paese, sta progressivamente invecchiando. Tra il 2010 e il 2020 è cresciuta di circa l’8% la fascia di imprenditori artigiani con più di 60 anni e sono diminuiti di oltre 7 punti percentuali i giovani imprenditori con meno di 35 anni di età. E’ possibile che giochi a sfavore il fattore della complessità crescente che scoraggia gli imprenditori. “Il sistema tributario italiano è tra i più complicati nei Paesi Ocse – le parole di Girlanda – e costringe gli imprenditori a sprecare 238 ore l’anno per occuparsi degli adempimenti burocratici fiscali. Inoltre, è in atto in molte imprese artigiane – e questo è un aspetto positivo -, un cambiamento di modello di business più adatto a scenari di mercato sempre più complessi, tra inflazione, aumento dei tassi, difficoltà di pianificazione, ecc., che richiede, per essere affrontato, importanti capacità, sia imprenditoriali sia di gestione”.