MALTEMPO – Il Presidente Zenari richiama ad “azioni strutturali con coordinamento regionale e maggiore attenzione al consumo di suolo”. In provincia di Verona 1.600 unità produttive dismesse
22 Maggio 2024

MALTEMPO – Il Presidente Zenari richiama ad “azioni strutturali con coordinamento provinciale e regionale e maggiore attenzione al consumo di suolo”. In provincia di Verona 1.600 unità produttive dismesse

Attualità

“C’è l’oggettiva difficoltà di avere notizie aggiornate e tempestive da parte delle aziende artigiane eventualmente colpite dal maltempo e dalle sue conseguenze, come l’esondazione di torrenti e di corsi d’acqua, ma cautamente possiamo ritenerci relativamente fortunati, a differenza dei colleghi dell’agricoltura, ai quali rivolgiamo la nostra vicinanza e solidarietà”. Queste le parole di Devis Zenari, Presidente di Confartigianato Imprese Verona, dopo giorni di fenomeni temporaleschi improvvisi e intensi.

“Purtroppo – continua Zenari –, la certezza è che dovremo abituarci a queste situazioni di emergenza climatica e attrezzarci con azioni mirate atte ad evitare danni irreversibili. Il clima sta cambiando, lo sappiamo, e saranno sempre più frequenti precipitazioni di portata eccezionale, alluvioni e altri eventi calamitosi. Per questo è necessario effettuare al più presto un monitoraggio delle aree più a rischio dal punto di vista idraulico e idrogeologico ed agire di conseguenza con azioni strutturali e immediate da parte degli enti competenti, con un coordinamento provinciale e regionale”.

L’altro problema è quello relativo al consumo di suolo, che influenza l’effetto serra e sul quale Confartigianato, a livello veneto, ha già commissionato una ricerca affidata a Smart Land, dalla quale è emerso che la media veneta è quasi al 12% (11,9%) contro il 7,1% della media nazionale. “Non possiamo sottovalutare questo aspetto – mette in allerta il Presidente di Confartigianato Verona –, perché in passato abbiamo subìto un’urbanizzazione smodata e poco governata. È il momento di fare indagini approfondite su eventuali aree ancora disponibili ad accogliere nuove costruzioni e pensare di porre limiti e paletti, oltre a vigilare sulle opere di urbanizzazione e sulle autorizzazioni”.

La superficie media del patrimonio produttivo inutilizzato del Veneto ammonta a 1.880 mq, considerando anche i grandi complessivi produttivi. Per la provincia di Verona si contano quasi 1.600 unità produttive dismesse, pari a circa il 17% del totale Veneto e al 9% rispetto al totale dello stock produttivo provinciale. Si tratta di 3,30 metri quadrati per ogni abitante (3,74 in Veneto).

Delle circa 1.600 unità produttive inutilizzate sul territorio veronese, sono 650 quelle localizzate fuori dalle aree produttive, le cosiddette ZAI (Zona Artigianale Industriale), per un totale di quasi 920.000 metri quadrati.

“Per questa ragione, come Confartigianato, insistiamo da tempo – riprende il Presidente Zenari – sull’importanza di recuperare il patrimonio edilizio esistente, per ridurre l’impatto dell’attività umana nel nostro territorio e allo stesso tempo preservare l’ambiente naturale fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi. Dobbiamo inoltre considerare l’impatto economico di queste scelte, oltre agli aspetti ambientali e a quelli legati alla messa in sicurezza del territorio: dalla rilevazione di Confartigianato Veneto emerge infatti che gli investimenti attivabili a seguito degli interventi di demolizione/recupero del patrimonio produttivo inutilizzato del Veneto, secondo le stime effettuate, ammonterebbero a 7,51 miliardi di euro. Lavorare quindi sulla riqualificazione è un’operazione strategica per l’intero ecosistema produttivo della nostra Regione che porterebbe benefici anche all’attività delle nostre imprese”.

Confartigianato dunque sostiene che non si possa più rincorrere o temere l’emergenza ma che sia non più rinviabile un percorso di programmazione per una gestione integrata e sostenibile del territorio e per azioni mirate al ripristino degli ecosistemi, coinvolgendo sia enti pubblici che privati, in una pianificazione coordinata e concertata a livello provinciale e regionale.