PATENTE A CREDITI – Patente a crediti, click day: il portale dell’ispettorato del lavoro in tilt. Confartigianato: “Basta burocrazia, fateci lavorare!”
CostruzioniImpiantiLegno e ArredoMetalmeccanica di Produzione...Il giorno X è arrivato: tutti pronti per accedere al portale dell’Ispettorato del Lavoro, al fine di ottenere la famigerata “patente a crediti”, necessaria per poter lavorare nei cantieri, “ma come ampiamente previsto – spiega il Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Devis Zenari – il click day si è trasformato in un ‘tilt day’. I titolari delle imprese, non solo edili, ma del legno, della metalmeccanica, degli impianti, e di qualsiasi altra categoria coinvolta nel comparto costruzioni, si sono ritrovati a non sapere cosa fare, con il portale bloccato, costretti a riaggiornare la pagina ogni trenta secondi per evitare il blocco”.
Tutto molto prevedibile, considerato che solo in Veneto le sole imprese edili, a giugno 2024, sono 62.026, di cui artigiane 46.255.
“L’avevamo sempre detto che si sarebbe creata questa situazione – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto –. Non si possono mettere in queste condizioni imprenditori che devono lavorare, che hanno già molte scadenze da rispettare. Si continua a chiedere di assolvere a procedure burocratiche che non fanno altro che appesantire un sistema già complesso. Per tre mesi sono rimasti in stand by in attesa dell’emanazione del decreto e ora, in pochi giorni, prima si chiede un’autocertificazione e poi una registrazione ad un portale che non funziona perché non ancora messo a sistema per reggere migliaia di accessi.
“Dovevano accogliere la nostra richiesta di proroga – aggiunge il presidente scaligero di Confartigianato, Zenari – , invece di creare un caos annunciato. Non possiamo far altro che suggerire agli imprenditori di posticipare a domani la presentazione delle domande”.
In sostanza il rappresentante legale dell’impresa o il lavoratore autonomo deve autocertificare sul portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro il possesso di una serie di requisiti, tra cui l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’adempimento degli obblighi formativi e il possesso del DURC in corso di validità. Tutti requisiti peraltro già obbligatori in precedenza, ma che ora vanno certificati per ottenere una “patente” valida per operare.
La novità principale è che, sebbene non si possa lavorare nei cantieri mobili con meno di 15 crediti, al momento del rilascio della patente, ne vengono assegnati 30, ma ogni impresa può ottenere un punteggio complessivo aggiuntivo non superiore a 100 crediti, riconosciuti in varie categorie tra cui: la storicità dell’azienda, il possesso di specifiche certificazioni di qualità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, e soprattutto il possesso della qualifica di Mastro Formatore Artigiano. “Capiamo la ratio del legislatore – prosegue Zenari – che in questo modo vuole accertare la regolarità, attendibilità e qualità delle aziende, per evitare rischi sulla sicurezza, ma a nostro avviso bastava intensificare i controlli e destinare i fondi per la gestione del portale all’assunzione di nuovi ispettori. Si è scelto invece, come sempre, di scaricare sulle imprese ulteriori balzelli, senza considerare che la normativa sulla sicurezza era già severa e molto accurata. Attenzione però! Dopo che le imprese saranno riuscite a regolarizzare la propria posizione, non vorremmo che la patente a crediti diventasse uno strumento funzionale alla pubblica amministrazione per fare poi cassa con eventuali sanzioni. Ricordiamo che in ballo ci sono anche molti cantieri che stanno operando con investimenti del PNRR, con precise scadenze”.
CONFARTIGIANATO IMPRESE VERONA HA ATTIVATO UN NUOVO – SERVIZIO PATENTE A CREDITI