ASSEMBLEA CONFARTIGIANATO – Artigianato cuore dell’economia. All’Assemblea nazionale i messaggi dal Papa, Mattarella, Governo e Ue
25 Novembre 2025

ASSEMBLEA CONFARTIGIANATO – Artigianato cuore dell’economia. All’Assemblea nazionale i messaggi dal Papa, Mattarella, Governo e Ue

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L’Assemblea 2025 di Confartigianato, organizzata oggi a Roma, si è svolta nel segno della partecipazione e della consapevolezza del ruolo strategico degli artigiani e delle micro e piccole imprese in una fase storica segnata da instabilità economica, tensioni internazionali e trasformazioni profonde del lavoro.

Presente a Roma anche la delegazione scaligera, capitanata dal Presidente Devis Zenari e composta da Fabio Girlanda, Presidente di Confartigianato Giovani Imprenditori Verona, Paola Gratton, Presidente del Movimento Donne Impresa Verona, e dalla Segretaria provinciale Giorgia Speri.

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Davanti a una platea gremita di artigiani, delegati territoriali e rappresentanti istituzionali, il Presidente Marco Granelli ha svolto una relazione densa di analisi e proposte, arricchita dai messaggi di Papa Leone XIV, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Raffaele Fitto. Per il Governo, è intervenuto dal palco il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Granelli ha ricordato la vicinanza del Presidente della Repubblica e di Papa Leone XIV, sottolineando come proprio dalle parole del Capo dello Stato all’Assemblea dello scorso anno precedente abbia preso forza il percorso per l’ammodernamento della legge-quadro sull’artigianato. Una riforma, afferma, che “racconta chi siamo oggi e chi vogliamo essere”, capace di unire tradizione e innovazione e di valorizzare la figura dell’imprenditore artigiano come soggetto creativo, tecnico, progettuale e non solo manuale. Il presidente ha richiamato con forza l’articolo 45 della Costituzione e la necessità di trasformare il riconoscimento culturale dell’artigianato in un riconoscimento pienamente giuridico, in grado di accompagnare le imprese nelle nuove sfide della transizione digitale, green e organizzativa.

Il Presidente di Confartigianato ha analizzato la complessità del contesto globale, segnato da crisi energetica, rincaro delle materie prime, riorganizzazione delle catene di approvvigionamento e nuove barriere commerciali. In Italia, osserva Granelli, persistono “ostacoli strutturali che frenano la competitività”, come burocrazia, difficoltà di accesso al credito e ritardi nella digitalizzazione. Emerge, tuttavia, una forte resilienza del tessuto produttivo: l’export cresce nei mercati più dinamici, le filiere locali restano vitali, il settore artigiano registra 20.000 imprese in più tra 2019 e 2024 nei comparti della doppia transizione.

Granelli ha rivendicato anche il valore sociale delle piccole imprese, presidio contro la desertificazione dei territori e leva di legalità, ricordando la recente firma del Protocollo con il ministro dell’Interno Piantedosi. Sul fronte europeo, ha posto l’accento sulla necessità di attuare  il “Think small first” come principio guida del nuovo bilancio dell’UE e di rafforzare il ruolo dell’artigianato italiano in SMEUnited.

Un passaggio cruciale è dedicato alla riforma del credito: i prestiti alle piccole imprese sono diminuiti del 5% in un anno e il divario nei costi energetici rispetto alla media UE pesa per 5,4 miliardi sulle aziende non energivore. Da qui l’importanza del progetto della “nuova Artigiancassa”, che – ha ricordato Granelli – “riporterà in un ambito di interesse pubblico l’accesso al credito delle piccole imprese”, insieme alla richiesta di rafforzamento del Fondo di Garanzia e dei Confidi. Il presidente Granelli ha legato questo disegno anche alla lotta alla fuga dei giovani: oltre 93.000 nel solo 2024, “un’emorragia di competenze che il Paese non può permettersi”. L’artigianato, sottolinea, è invece luogo di formazione, creatività e realizzazione, a condizione che venga rafforzato l’apprendistato, la formazione tecnica e una contrattazione collettiva di qualità.

Ampio lo spazio dedicato a fisco e burocrazia. Granelli ha osservato che il carico fiscale al 43,1% del PIL resta 1,9 punti sopra la media Eurozona, con un cuneo fiscale al 47,1%, e chiede un ulteriore sforzo nell’attuazione della riforma fiscale, puntando a una no tax area uniforme e al superamento dell’IRAP. La richiesta è netta: “Un fisco equo non è una richiesta di categoria, ma una richiesta di civiltà”.

In un passaggio molto atteso, Granelli ha richiamato le parole di Papa Leone XIV, che invita a usare la tecnologia senza perdere il primato della persona: “Nel tempo dell’intelligenza artificiale, il Valore Artigiano ci ricorda che il progresso non è negli algoritmi, ma nella capacità umana di unire tecnica e cura”. E ha ricordato il progetto “Artigiani di Speranza”, che ha coinvolto migliaia di realtà nel percorso del Giubileo. Il Presidente di Confartigianato ha lanciato un messaggio che è anche una visione: il “Valore Artigiano” come chiave per interpretare il futuro, unire comunità, innovare senza smarrire la dimensione umana del lavoro. “Il futuro non arriva da solo, si lascia chiamare – conclude Granelli – e noi lo chiameremo come abbiamo sempre fatto”.

Il Rapporto dell’Ufficio Studi, presentato durante l’Assemblea, conferma i nodi strutturali: un tax gap di 42,9 miliardi rispetto alla media UE, energia più cara del 24,3%, credito più difficile, burocrazia percepita come ostacolo dal 74% degli imprenditori, qualità dei servizi pubblici tra le più basse del continente e il 53,5% di lavoratori digitali difficili da reperire.

Il messaggio di Papa Leone XIV all’Assemblea, trasmesso tramite il cardinale Parolin, invita Confartigianato a perseverare nella cultura della solidarietà e della giustizia, e richiama il dramma della mancanza di lavoro, assicurando la preghiera e la Benedizione Apostolica. Una visione spirituale che si inserisce perfettamente nel richiamo di Granelli alla responsabilità sociale delle imprese come “laboratori di futuro”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio fatto pervenire a Confartigianato, definisce l’artigianato “patrimonio di valori e competenze” da sostenere per il ruolo decisivo che ha nella coesione sociale e nella competitività delle filiere produttive. Gli artigiani, scrive, “sono catalizzatori nelle aree soggette a spopolamento” e rappresentano il primo banco di prova del Made in Italy.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel proprio messaggio, rimarca il legame profondo tra Governo e mondo artigiano, definendo gli imprenditori “beni culturali viventi” e sottolineando gli interventi messi in campo: dalla legge annuale sulle PMI alla riforma della legge-quadro sull’artigianato, dalla nuova Sabatini alla ZES Unica, fino alla reintroduzione di super e iper-ammortamento. Un forte accento è posto sulla nuova Artigiancassa, considerata strumento essenziale per colmare il divario dell’accesso al credito.

Il Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, in un videomessaggio all’Assemblea, ribadisce che l’artigianato “è il cuore produttivo dell’Italia” e illustra il percorso parlamentare del disegno di legge sulle PMI, destinato a diventare legge entro fine anno, definendolo “passo fondamentale” per la modernizzazione del comparto. Urso ricorda il successo del Piano Transizione 5.0, le nuove risorse stanziate e il lavoro congiunto con Confartigianato anche sul regolamento UE sulle indicazioni geografiche per i prodotti industriali e artigianali tipici.

Il Vicepresidente esecutivo della Commissione UE, Raffaele Fitto, in un videomessaggio, ha sottolineato la necessità di un’Europa più competitiva e coesa, ricordando il ruolo essenziale delle PMI nel mercato unico e i programmi di semplificazione avviati da Bruxelles, inclusi i pacchetti omnibus e la revisione della politica di coesione che permette di destinare più risorse agli investimenti produttivi. Fitto ha anche insistito sul legame tra competitività, sviluppo locale e coesione sociale.

L’intervento del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha dato una marcata impronta politica alla giornata. Ha riconosciuto agli artigiani di “aver tenuto in piedi l’Italia” negli anni più difficili e afferma che “lo Stato deve tornare ad essere alleato dell’impresa”. Ha difeso il valore delle piccole dimensioni come fattore di elasticità e competitività, mettendo in guardia da un approccio ideologico rispetto alla sostenibilità che rischia di penalizzare il sistema produttivo e ha sottolineato l’importanza del ruolo delle scuole tecniche e professionali come “eccellenze che garantiscono lavoro ben retribuito”. Ha annunciato inoltre il prossimo verdetto del 10 dicembre sulla candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco, definendola sintesi delle migliori qualità del Paese.

I lavori dell’Assemblea di Confartigianato sono proseguiti con un confronto sul tema del ‘Valore Artigiano’, che ha coinvolto, con la conduzione della giornalista Rai Annalisa Bruchi, il Presidente Granelli, lo chef Igles Corelli, l’attrice e produttrice cinematografica Maria Grazia Cucinotta la quale, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha portato la sua testimonianza di impegno per sostenere le donne vittime di violenza.