
AMBIENTE – Dalla Commissione Europea il “Clean Industrial Deal”, piano per protezione ambiente con crescita sostenibile economia europea
AmbienteCostruzioniLa Commissione Europea ha presentato un piano strategico per la protezione dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici con una crescita sostenibile e competitiva dell’economia europea.
Inoltre, punta a semplificare il conseguimento di questi obiettivi tramite l’eliminazione di oneri per l’80% delle imprese impegnate nel Green Deal. A tal fine la Commissione intende mobilitare 100 miliardi di euro, con una garanzia supplementare di un miliardo di euro da reperire nel bilancio comunitario. Il Clean Industrial Deal prevede le seguenti azioni chiave nel periodo 2025-2026.
1. Decarbonizzazione industriale (Industrial Decarbonisation Accelerator Act)
- etichetta di prodotto a basse emissioni per l’acciaio e il cemento;
- criteri di sostenibilità per promuovere un approvvigionamento europeo pulito per i settori ad alta intensità energetica.
2. Piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili.
L’obiettivo principale di questo piano è quello di abbattere le barriere economiche e tecniche che attualmente ostacolano l’adozione di tecnologie energetiche pulite e a basso costo, creando un ambiente favorevole per una transizione energetica che possa beneficiare non solo l’ambiente ma anche i consumatori e le imprese. Le linee d’azione del piano sono:
- transizione verso un’energia pulita e accessibile: promozione di fonti di energia rinnovabili a prezzi accessibili, rendendo più semplice per le imprese e i consumatori accedere all’energia verde senza subire aumenti eccessivi dei costi;
- riduzione dei costi dell’energia per l’industria: abbattimento dei costi energetici per le industrie, favorendo l’adozione di tecnologie che riducono il consumo energetico e incrementano l’efficienza. Ciò include l’implementazione di soluzioni innovative quale i sistemi di stoccaggio dell’energia e le reti intelligenti, che consentono una gestione più ottimizzata della produzione e distribuzione dell’energia;
- incentivare l’innovazione tecnologica: forte investimento in ricerca e sviluppo (R&S) nel settore delle energie rinnovabili e della digitalizzazione dei processi industriali;
- promozione dell’efficienza energetica: il piano incoraggia le industrie a rivedere e ottimizzare i propri processi produttivi e a utilizzare tecnologie che consentano di sfruttare al massimo le risorse energetiche.
3. Revisione della direttiva sugli appalti pubblici,
- applicazione di criteri di sostenibilità e preferenza europea negli appalti pubblici dell’UE per i settori strategici.
- estensione dei criteri gli appalti privati, attraverso standard di prestazione delle emissioni di CO2 basati sul ciclo di vita.
4. Un ulteriore finanziamento della transizione verde tramite le seguenti iniziative:
- modifica del quadro regolamentare degli aiuti di Stato volta ad accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili, la decarbonizzazione dell’industria nonché un alto livello produttivo di tecnologie pulite;
- costituzione della Banca per la decarbonizzazione industriale, con l’obiettivo di conseguire un finanziamento di 100 miliardi di euro, proveniente dalle risorse presenti nel Fondo per l’innovazione, dalle entrate supplementari derivanti dal sistema ETS e dalla revisione di InvestEU;
- modifica del regolamento InvestEU, volto ad aumentare le garanzie finanziarie fornite da questo programma a sostegno degli investimenti.
5. Nuova legge sull’economia circolare, (Circular Economy Act) che darà forma a un mercato unico per i rifiuti e i materiali riutilizzabili.
6. Sviluppo ulteriore degli accordi internazionali tramite:
- nuovi partenariati per il commercio e gli investimenti puliti al fine di diversificare in modo sostenibile le catene di approvvigionamento dell’Unione Europea;
- semplificazione e il consolidamento del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), volto a stabilire un prezzo per l’anidride carbonica emessa durante la produzione di alcune tipologie di beni ad alta intensità di CO2 al di fuori dell’UE.
7. Sviluppo delle competenze necessarie a realizzare la transizione verde tramite la costituzione dell’Unione Competenze (Union of Skills) per accelerare la formazione dei lavoratori, lo sviluppo delle competenze e la creazione di nuovi posti di lavoro di qualità.
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