DONNE IMPRESE / BANDI – Imprenditoria femminile, approvato bando regionale. Favero: “Ottimo strumento e confidiamo non preveda il click day”
Donne impresaSERVIZI IMPRESESportello Bandi“Dopo 2 anni, torna il bando della Regione del Veneto finalizzato all’erogazione di contributi in conto capitale alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile, con una novità importante: l’incremento della dotazione iniziale, passata da 1,5 a 2,3 milioni di euro”. Barbara Barbon Presidente del Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Imprese Veneto, commenta così l’annuncio anticipato dall’Assessore regionale Roberto Marcato.
“La componente di genere nell’artigianato veneto è di rilievo – spiega la Presidente Barbon –. La regione conta infatti 36.376 imprenditrici artigiane (sulle 88 mila imprese a conduzione femminile totali). Rappresentano il 22,2% del totale degli imprenditori artigiani; un’incidenza, questa, leggermente superiore al dato nazionale (21,5%)”.
In valori assoluti, la nostra è invece la seconda regione per numero di donne con cariche in imprese artigiane, dietro solo a Lombardia e davanti all’Emilia Romagna.
“Il bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto alle donne imprenditrici e alle imprese a prevalente partecipazione femminile nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi della Regione Veneto è un ottimo strumento – sottolinea Elena Favero, Presidente di Confartigianato Donne Impresa Verona –. Ora attendiamo di conoscere dettagli, soglie, tipologia di spese e requisiti di ammissibilità, e confidiamo che esso non preveda il click day. Già nella primavera del 2022, Confartigianato, a livello regionale, aveva inviato alla Regione le nostre considerazioni, che speriamo siano state accolte, dopo le apprezzabili modifiche già introdotte nell’ultima edizione. Ad esempio, avevamo rilevato che il limite minimo di spesa fissato a 20.000 euro è considerato dalle imprenditrici artigiane ancora troppo elevato. Abbiamo anche proposto l’inserimento di un meccanismo di premialità per tutte le imprese che si impegnano a realizzare un’imprenditorialità sostenibile, inclusiva e consapevole, alla luce della nuova legge regionale sulla parità retributiva (n.3 del 15 febbraio 2022). Essa favorisce appunto l’attribuzione di benefici economici e premialità per quelle imprese che adottano comportamenti virtuosi nell’ambito delle pari opportunità nel lavoro e in materia retributiva di genere. Tali disposizioni interessano anche la legge regionale 1/2000 riguardante gli interventi per la promozione di nuove imprese e di innovazione dell’imprenditoria femminile”.
Ad inizio 2022 la provincia di Verona contava 4.146 imprese artigiane femminili, ossia il 21,2% del totale delle imprese condotte da donne e il 16,8% del totale delle aziende artigiane (19.581).
Nel dettaglio del territorio veneto si rileva il maggior numero di donne con cariche nelle imprese artigiane in provincia di Padova (7.367); seguono Vicenza (7.239), Treviso (6.736) e Verona (6.676). In quest’ultima provincia, sono 3.499 le titolari artigiane – il numero più alto in regione –, 1.882 le socie e 1.112 hanno l’incarico di amministratore e 183 ricoprono altre cariche.