DONNE IMPRESA – Assemblea 2022, la Presidente nazionale Biolatto: “Insieme più forti per valorizzare il ruolo delle imprenditrici”. Favero (Verona): “Coinvolgiamo le giovani donne, cariche di sogni e nuove idee”
Donne impresaL’associazionismo è l’arma più potente per valorizzare il ruolo economico e sociale delle imprenditrici e Donne Impresa Confartigianato rinnova e rilancia l’impegno a rappresentare i valori e le aspettative delle donne alla guida delle piccole aziende.
Lo ha sottolineato Daniela Biolatto, Presidente di Donne Impresa Confartigianato, in apertura dei lavori dell’assemblea del Movimento svoltasi oggi a Roma presso la sede Confederale e alla quale è intervenuto Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Presente a Roma anche la Presidente di Confartigianato Donne Impresa Verona, Elena Favero.
La Presidente Biolatto ha insistito sull’importanza del ruolo dei ‘corpi intermedi’ e delle associazioni quale ‘cerniera’ tra le imprese e le istituzioni. “Il nostro obiettivo consiste nel rafforzare l’interlocuzione con i decisori politici per rendere le donne protagoniste del mercato del lavoro. Sono tanti i fronti aperti: dalle politiche di conciliazione famiglia-lavoro agli interventi per sostenere gli investimenti e lo sviluppo delle imprese femminili. ‘Dal fare al dire’ è il motto che ci ispira per mostrare concretamente ciò di cui siamo capaci e rappresentare le nostre proposte per consentire alle donne di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Tutto questo è possibile facendo rete, facendo squadra. L’unione del nostro Movimento genera la forza necessaria per raggiungere i traguardi che ci siamo date”.
Proprio il ruolo dei corpi intermedi è stato l’argomento al centro dell’intervento del Presidente di Confartigianato Marco Granelli il quale, nel portare il saluto della Confederazione, ha fatto rilevare “l’importanza dell’associazionismo, la necessità di mettersi insieme per condividere obiettivi e conseguire risultati. Noi imprenditori – ha detto Granelli – dobbiamo essere consapevoli di quanto siamo bravi, della qualità dei prodotti e dei servizi che realizziamo. Ma, sia come imprenditori, sia come Associazioni, dobbiamo anche abbandonare l’eccesso di individualismo. Finora siamo stati dei bravi solisti, oggi dobbiamo imparare ad esprimerci in una coralità di intenti e di impegni condivisi”.
Argomenti, quelli della Presidente Biolatto e del Presidente Granelli, che sono stati approfonditi dal Professor Giorgio Vittadini il quale, nel presentare il suo libro ‘Una società di persone’, ha sottolineato l’importanza fondamentale dei ‘corpi intermedi’ per comprendere e rappresentare al meglio gli interessi della società e delle imprese nell’ambito della costruzione del bene comune. “I corpi intermedi – ha detto – sono fondamentali per lo sviluppo dell’Italia. Da soli non si va da nessuna parte. Le Associazioni come Confartigianato consentono agli imprenditori di semplificare il rapporto con lo Stato, di mettere a fattor comune gli strumenti necessari per fare innovazione, per aggredire i mercati internazionali, per abbattere i costi di produzione, per ottimizzare i rapporti con i fornitori e con altre imprese. Tutto questo è la forza dell’associazionismo che deve essere utilizzata per valorizzare il ruolo delle donne, puntando a sostenere le loro aziende e la propensione a fare impresa e a porre le politiche per la natalità e per la famiglia al centro degli interventi per rilanciare lo sviluppo del Paese”.
Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, ha analizzato il contesto nel quale si muovono le imprese, alle prese con le conseguenze del caro-energia. “La sfida alla quale è chiamato il nuovo Governo – ha detto – consiste nel garantire una politica fiscale prudente, ma non restrittiva, che offra la necessaria spinta alle piccole imprese”.
La Presidente provinciale, Elena Favero, condivide “le prospettive e le attività che dovranno, non domani, ma ora, subito – afferma – porre le donne al centro del mercato del lavoro e dello sviluppo imprenditoriale, soprattutto grazie al coinvolgimento delle giovani donne, cariche di sogni e nuove idee. Dobbiamo rafforzare la nostra propensione alla condivisione, proprio per avvicinare i giovani, le giovani, parlando la loro ‘lingua’, interessandoci ai loro progetti, comprendendo le loro richieste e i loro bisogni”.