PENSIONATI ANAP – Il Presidente Peruzzi: “No alle ipotesi di limitare la rivalutazione annuale delle pensioni e le risorse per il sistema socio-sanitario”
ANAP PensionatiPatronato INAPA”Confidiamo che il Governo Meloni, che in più occasioni ha dimostrato vicinanza al mondo degli anziani, non ultimo approvando in tempi rapidi la legge delega n. 33 di riforma della non-autosufficienza, sappia adottare le strategie e gli equilibri necessari per rilanciare il nostro Paese senza penalizzare settori della società, come quello degli anziani, che tanto hanno dato per lo sviluppo delle nostre comunità e del nostro Welfare”.
Questo il commento di Gianni Peruzzi, Presidente di ANAP Verona, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartiguanato, riguardo alle ipotesi che vengono prospettate dai media, ed anche in alcune dichiarazioni di esponenti del Governo, secondo le quali la prossima Legge di Bilancio interverrebbe ancora per limitare la rivalutazione annuale delle pensioni e destinerebbe risorse limitate al sistema socio-sanitario.
“Siamo consapevoli della difficile situazione economica e finanziaria del nostro Paese – continua Peruzzi –, che peraltro è analoga a quella di molti altri Paesi europei, e siamo anche preoccupati dell’evolvere della situazione internazionale; tuttavia siamo fermamente convinti che le risorse necessarie per rilanciare l’economia possano essere trovate senza gravare ulteriormente sulla parte debole della società, già stremata dall’aumento del costo della vita e dalla difficoltà ad avere cure efficaci in caso di bisogno”.
“Le pensioni rappresentano il giusto corrispettivo delle contribuzioni versate dopo una vita di lavoro e debbono poter mantenere il potere di acquisto nel tempo, ridurre ancora e permanentemente il loro valore, dopo i ripetuti interventi degli anni passati, costituirebbe un accanimento ingiustificabile su persone che non hanno altre fonti di reddito. Riguardo alla sanità – conclude il Presidente di ANAP Verona -, tutti ci confrontiamo con le difficoltà del nostro sistema dovute principalmente alla carenza di risorse e di personale medico e paramedico. Auspichiamo che il settore, già sotto-finanziato, non abbia a patire ulteriori penalizzazioni e confidiamo anche che le innovazioni degli emanandi decreti delegati di attuazione della legge 33 ricevano le necessarie coperture finanziarie, perché la riforma della non-autosufficienza, che è un fatto epocale, non diventi una scatola vuota”.