TRASPORTO PERSONE – Confartigianato Auto-Bus Operator dichiara lo stato di agitazione della categoria. Lettera aperta ai parlamentari veneti
Trasporti - Logistica - MobilitàConfartigianato Auto-Bus Operator dichiara lo stato di agitazione della categoria a seguito delle mancate risposte da parte del Governo alle proposte di modifica dei testi normativi, in particolare sul Foglio di Servizio Elettronico.
E dal Veneto è partita una lettera a tutti i parlamentari veneti, A firma del presidente di categoria di Confartigianato Imprese Veneto, Renzo Dalla Montà Ferdori, per chiedere un intervento urgente a sostegno delle imprese che offrono il servizio di noleggio con conducente che, essendo già sottoposto a innumerevoli oneri burocratici e fiscali, ritenendo che venga minata la competitività e la serenità nel lavoro degli operatori e del futuro di un settore essenziale per il trasporto pubblico non di linea, strategico per le dinamiche della mobilità e del turismo in Italia e in Veneto, da sempre erogato con grande qualità.
I vettori NCC di Confartigianato aderiscono quindi allo stato di agitazione, ma non alla serrata/sciopero od alle manifestazioni organizzate da altre sigle, anche a Venezia.
“La nostra Associazione ha sempre operato con senso di responsabilità e costante impegno, presentando proposte concrete, con l’obiettivo di costruire le migliori condizioni per la modernizzazione dell’offerta dei servizi di trasporto non di linea – afferma il presidente regionale Dalla Montà Ferdori – in armonia con l’evoluzione tecnologica e l’avvento delle piattaforme digitali, ma salvaguardando l’autonomia gestionale delle imprese, nel rispetto dei valori dell’artigianato. Deve essere chiaro che il problema dell’abusivismo è forse più presente in città come Roma e Milano, ma nel resto del Paese è meno evidente. In Veneto poi esiste da anni una legge, la numero 22 del 1996, che regola e tutela il nostro operato e che ci consente di lavorare in sintonia con gli altri operatori del trasporto, grazie anche ad una buona programmazione regionale”.
Nello specifico, sul RENT (il Registro informatico pubblico nazionale delle imprese titolari di licenza per il servizio taxi e di quelle di autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente NCC, istituito a luglio scorso) Confartigianato ha chiesto interventi per una regolamentazione equa e sostenibile e che possa essere utile per la programmazione dei contingenti per il rilascio di nuovi titoli abilitanti, ma in particolare per l’accesso alle Ztl delle varie città, tramite un unico portale web valido per tutte le città. Sul Foglio di servizio elettronico l’associazione ha suggerito soluzioni operative e tecnologiche per una gestione più efficiente e meno burocratica; anche in tema di sanzioni e di Codice della Strada Confartigianato ha sostenuto modifiche per combattere l’abusivismo e tutelare la legalità nel settore a vantaggio della sua responsabilizzazione senza comprometterne la continuità lavorativa.
Inoltre, Confartigianato ha chiesto un intervento risolutivo per contrastare la deregolamentazione del mercato, a cui si sta andando incontro a seguito dalla recente sentenza della Corte di cassazione sulle agenzie di viaggio. Una decisione che consentirà a queste ultime di effettuare trasporti per i propri clienti bypassando i requisiti professionali e tecnici necessari, mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri e violando, nei fatti, le norme di circolazione stradale.
“Confartigianato Auto-Bus Operator continuerà a livello veneto e nazionale la sua azione nel segno della salvaguardia della professionalità degli operatori del settore e della sicurezza degli utenti. Il settore – continua Dalla Montà – non può più essere gravato di ulteriori oneri che appesantiscono e penalizzano le imprese, senza offrire vantaggi in termini di una migliore organizzazione dei servizi offerti ai cittadini ed agli utenti”.
Di fronte a questa situazione, a pochi giorni dall’entrata in vigore della riforma del settore, in particolare con l’introduzione del foglio di servizio elettronico, Confartigianato ha chiesto un incontro urgente al Governo per affrontare e risolvere le criticità che rischiano di mettere in seria difficoltà l’intero comparto. In assenza di un riscontro immediato, l’associazione datoriale valuterà ulteriori azioni per tutelare gli interessi delle imprese e la sicurezza del sistema di trasporto pubblico non di linea.
La LETTERA APERTA inviata ai parlamentari veneti