TRASPORTI – Cronotachigrafo: dal 2 febbraio obbligatorio indicare i passaggi di frontiera
14 Gennaio 2022

TRASPORTI – Cronotachigrafo: dal 2 febbraio obbligatorio indicare i passaggi di frontiera

Trasporti - Logistica - Mobilità

Dal 2 febbraio 2022 sarà pienamente operativo un importante provvedimento che interesserà il transito delle frontiere dei veicoli dotati di apparecchio cronotachigrafico, dunque riguardante il trasporto conto proprio e conto terzi di merci e persone.

Si tratta di un ulteriore passaggio dell’applicazione graduale per completare le misure del Primo Pacchetto Mobilità.

Quindi, dal 2 febbraio 2022 i conducenti di veicoli dotati di cronotachigrafo devono indicare ogni passaggio di frontiera, INDIPENDENTEMENTE SE COMUNITARIA O NON COMUNITARIA, utilizzando la specifica funzione presente sul cronotachigrafo digitale (oppure manualmente sul retro del foglio di registrazione nel caso che sia ancora analogico o nei casi di ammissibilità alla procedura manuale di emergenza sempre a mano sulla “strisciata” iniziale o sulla carta per la stampa).

Si ricorda che per i veicoli equipaggiati con un cronotachigrafo analogico tale obbligo è entrato in vigore dall’agosto 2020 e la registrazione del passaggio di Stato dovrà essere effettuata annotando l’ora del passaggio della frontiera e, più in generale, appena possibile in un punto di sosta il più vicino possibile al confine valicato. L’ultima generazione dei “crono” digitali, essendo dotati di posizionamento GPS, opera automaticamente.

Qualora il passaggio di frontiera sia effettuato con veicolo imbarcato su un treno o un traghetto, la registrazione manuale dovrà avvenire al terminal o al porto di arrivo.

L’importanza della registrazione del cambio di Stato al passaggio di frontiera è basilare: infatti, rientra tra le operazioni propedeutiche alle misure di contrasto del cabotaggio stradale illegale e dello sfruttamento degli autisti. La registrazione di ogni passaggio di frontiera serve infatti per consentire agli organi di controllo di verificare il rispetto del numero massimo di operazioni di cabotaggio.